抖阴社区

                                    

"Ok ho capito, ora arrivo"

Detto questo, entro nella porta affianco del gabinetto, la chiudo, metto un piede sopra al water e poi sullo sciacquone senza fare peso altrimenti verrebbe giù tutto, e mi sporgo in avanti.

Vedo Harry, accucciato per terra con le braccia che gli coprono il viso.

Mi si spezza il cuore nel vederlo così.

"Harry.." richiamo la sua attenzione dall"alto" e lui alza il viso, non prima di aversi passato le mani e tolto le lacrime.

"Non stavi scherzando allora" riesce a dire.

Strano, mi sarei aspettato un 'vaffanculo' come al suo solito, evidentemente non è nello stato di comportarsi così.

"Cos' è successo?" chiedo, appoggiando i gomiti nell'estremitá del muro.

"Niente" risponde riaffondando il viso nelle braccia.

Dire che mente è poco.

"Andiamo, non puoi non avere niente, si vede chiaramente" insisto.

"Ma a te cosa importa?" riesce a dire.

"Mi importa eccome, che tu ci creda o no." con tono comprensivo, solo questo.

"Ma se mi tratti sempre come fossi una marionetta, dai scendi di li e va in classe"

"Ora sono diverse le cose e no, non sei e non ti tratto come una marionetta."

"Ma cosa stai.." dice, vedendomi scavalcare quel muro raggiungendolo.

Mi ritrovo sopra al water per poi scendere subito.

Harry si alza e per un attimo avevo dimenticato di quanti fosse alto.

"Dimmi cosa ti è successo, tanto non esco di qua" dico, prendendogli il mentro tra l'indice e il pollice constringendolo a guardarmi.

Sbianco nel vederlo così.

I suoi occhi rossi e gonfi di lacrime, non splendono più, non hanno più quella lucentezza di sempre, il verde acceso di sempre è trasparente.

Sono tristi e questo mi crea un dolore dentro me.
Il suo viso è pieno di lacrime ormai secche.

Le labbra umide e delle fossette neanche l'ombra.

Non avevo mai visto un Harry così.

Non avevo mai visto Harry in quello stato e mai avrei pensato di vederlo.

Nonostante lo infastidisca sempre, provo un lieve dolore dentro al petto, non sono capace si spiegarmene il motivo, o meglio, non riesco a capire il perchè di quella mia strana sensazione amara.

"Allora esco io" dice, voltando il viso verso la porta.

Prima che metta la mano nella maniglia lo blocco e mi metto davanti in modo da impedirgli di uscire.

"Spostati" controbatte.

"No, te l'ho detto, non esco e, aggiungo, non uscirai di quì finchè non mi dirai cosa è successo" speranzoso che mi rivela tutto, incrocio le braccia e lo penetro con lo sguardo.

Si siede ormai rassegnato portandosi di nuovo le mani nel viso

Di nuovo, provo una bruttissima sensazione nel vederlo così.

"Sto aspettando" lo incito.

"Non mi sembra il caso di parlarne con te" senza guardarmi.

"Senti, so che tu mi odi probabilmente, e capisco. So che io per te sono l'ultima persona a cui rivelare quello che hai. Ma per favore, non sopporto vedere gli altri stare male, in questo caso tu, non voglio che tu stia male"

《You are my only exception.》- Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora