HARRY POV
"Non fare il ruffiano. Ora devi andare a lavarti che sei sudato fradicio, poi devi mangiare." disse, spostandosi da me costringendomi a scollarmi da lui.
Ci pensai su: non sono in grado di fare la doccia, non ne ho le forze.
"Non riesco da solo." mi lamentai, ben consapevole che si sarebbe lasciato fregare.
"Chiamo tua mamma" affermò, ma prima di lasciarlo alzare lo bloccai per il polso e lo feci avvicinare al mio viso "Non voglio lei, voglio te."
Potei notare l'imbarazzo trapassargli il volto e le pupille dilatarsi per quella mia richiesta.
"Quindi, dovrei aiutarti a fare la doccia?" chiese con un sorriso ben evidente agli angoli della bocca.
Annuii sbattendo le palpebre più volte per poi "Si."
Sbuffò, ma non si infastidì e ne si arrabbiò.
"E va bene! Ma non credere che succederá qualcosa!" alzó la voce per colpire nel segno e guardarmi malamente, ma ero giá in piedi di fronte a lui dall altra parte nel letto.
"Però ce la fai a camminare"
Sorrisi, ignorando la sua protesta e andai verso il bagno, seguito da lui.
Entrai nella porta e Louis si sbrigò subito a chiuderla girando la serratura per poi aprire il rubinetto dell'acqua, passandoci sotto la mano misurando la temperatura più adatta.
Lo guardai intento nel suo lavoro e quando si girò a guardarmi mi feci scoprire.
"Cosa c'è?" chiese ignaro, solo per eliminare quel fastidioso silenzio.
"Devi aiutarmi a spogliarmi." lo informai, appoggiandomi alla porta con le braccia incrociate dietro la schiena.
"Harry. Hai solo una maglia e le mutande, sul serio mi hai chiesto di aiutarti?" chiese stupito forse.
Annuii e avvicinandomi alla doccia lo scoprii a guardarmi dalle gambe in su, esaminando quasi ogni particolare gli si presentasse davanti.
"Non riesco a togliermi la maglia, mi fanno male le braccia" mi lamentai, portando le mani nell orlo della maglietta con l'intento di toglierla.
Si avvicinò e vedendo la mia espressione dolorante mi tolse le mani e pian piano sollevò la maglia. "Alza le braccia" ordinò.
Così feci, mi tolse la maglia e lo vidi arrossire di poco non appena la stoffa cadde a terra.
"Beh?" lo risvegliai.
"Cristo..solo perchè hai la febbre...altrimenti..ah, lasciamo perdere. Togli quei cosi ed entra!" si mangiò mezze parole, facendomi comunque capire cosa volesse dirmi. Alzai un sopraciglio quando cambiò argomento, ma non feci domande e eseguii ciò che mi aveva detto.
Tenne gli occhi fissi su di me mentre mi lasciai cadere pian piano i boxer nelle gambe.
"Ora entra" si sbrigò a dire, girandosi subito in quella specie di cabina da cui proveniva ormai vapore acqueo.
Obbedii, sorpassandolo per gettarmi sotto il flusso d'acqua calda che mi stava letteralmente facendo venire la pelle d'oca.
"Mi aiuti?" chiesi, vedendolo di un'immobilitá assoluta mentre percorreva con gli occhi ogni centimetro del mio torace, senza mai scendere più in giù.
Scosse la testa, come risvegliato da un deja vu "Cosa..cosa dovrei fare?"
"Entra anche tu." suggerii.
"Scherzi?" esclamò sorpreso.
Annuii, sorridendo perchè sapevo che avrebbe ceduto.
"No, perchè? Dai, non sarebbe la prima volta." gli ricordai, facendolo arrossire.
Dopo un minuto di sguardo perso nel vuoto si tolse i calzini, la maglia e lasciò la cintura e i pantaloni cadergli lungo le cortr gambe.
"Anche quelli" indicai con lo sguardo i boxer.
Alzò gli occhi al cielo e prima di portarci le mano "Guai a te se sbirci"
Chiusi gli occhi e inclinai la testa all insù, permettendogli di spogliarsi definitivamente.
Lo sentii poi entrare nella doccia e chiudere quella porticina che separò il dentro dal fuori.
Abbassai gli occhi e lo trovai in tutta la sua bellezza.LOUIS POV
Guardai altrove, per non sentirmi il imbarazzo, ma servì a ben poco, si avvicinò col bacino al mio, sfiorando la mia erezione con la sua appositamente, sospirai per cercare di trattenere un gemito.
Se ne accorse e gli apparve un sorrisetto malizioso ben evidente, scostandosi all'indietro.
Cercai di ignorarlo e cominciai a passargli il sapone ovunque.
Non mi sentii fuori luogo, solo un po imbarazzato per esserci in doccia assieme dopo poco dall inizio della nostra relaziond.
Presi lo shampoo e gle lo spalmai nei capelli col volto concentrato.
Per quanto mi riuscisse possibile, insaponai il suo corpo, facendo attenzione a non sfiorsrgli zone intime, poco dopo lo spinsi lentamente sotto il getto d'acqua e gli risciaquai delicatamente i capelli, con la scusa gli massaggiai i capelli.
Non disse una parola, tenne gli occhi chiusi tutto il tempo, in special modo quando gli strofinai i capelli con lo shampoo.
Non lo vidi barcollare o comunque affaticarsi a rimanere in piedi, pensavo che fosse veramente stanco e privo di forse, o forse è una mia impressione che non lo è.
"Grazie" farfugliò mentre gli strizzai la fine dei capelli per togliere l'acqua in eccesso.
Annuii solamente, aprendo poi subito dopo la porta per uscire.
Non mi impedì però di mettere un piede fuori che con una velocitá assurda mi prese i polsi e mi bloccò al muro.
Rimasi impassibile, aspettando una sua mossa.
Mossa che arrivò subito dopo, quando la famigliare presenza delle sue labbra presero il soppravento nelle mie.
Le sue labbra scottavano e il calore emanato dalla sua bocca era ben evidente, ma questo non mi impedì di approfondire quel bacio, avvicinandolo a me, commettendo l'errore più grande quando sfregò per poco il suo bacino al mio, facendo entrare in contatto le nostre erezioni.
Sospirai nella sua bocca, incrociando le mani dietro al suo collo, mentre le sue finirono nei miei fianchi.
Quel bacio sarebbe potuto diventare solo un anticipo di ciò che sarebbe potuto accadere, ma mi sentii costretto a respingerlo un pò indietro per tenere a freno quella voglia di averlo completamente addosso.
Si staccò con dolcezza e posò la fronte nella mia, sussurrando un "Grazie, veramente."
Stetti a fissarlo, incapace di dire una parola ragionevole.
Alla fine mi limitai ad un "Non ringraziarmi" per poi spingerlo indietro, facendolo uscire dalla doccia.
Lo raggiunsi subito dopo e lo vidi afferrare un asciugamano che aveva preparato prima di entrare, sopra al freddo marmo del lavandino.
Me lo passò, me lo strinsi in vita e se ne prese uno anche per lui, ma non gle lo feci usare perchè gle lo presi dalla mano e cominciai a strofinarlo su tutto il corpo, come le mamme con i loro bambini.
Guardai intondo e ne presi uno ancora più piccolo, strofinandogli subito la testa, tamponandogli i capelli.E mai avevo visto Harry in questo stato. Anzi, si, ma mai ne ero stato partecipe come ora.
Lo asciugai e lui non disse nulla per tutto il tempo, si lasciò fare e non oppose resistenza a nulla.

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《You are my only exception.》- Larry Stylinson
FanfictionLouis è attratto da Harry, da sempre. Ama vederlo tremare di paura quando si avvicina a lui per provocarlo e ama il fatto che in realtá ad Harry piace questo comportamento, anche se non lo ammetterá mai. Harry dice di essere etero, ma in realtá ha...