抖阴社区

                                    

Aiutai mia madre e preparai la tavola, distratto da un messaggio che non attesi a leggere, per bene mi aveva salvato da quella situazione.

Lessi;
Da: Louis

Amore mio, tu, tua madre e Gemma siete liberi sabato sera? :)

Ci pensai un pò, prima di chiedere a mia madre conferma, per poi rispondergli:

A: Louis
Certo! Come mai?
P.S
Mi manchi di già. xx

Da: Louis
Mia madre vuole conoscervi, è una buona idea?
P.S
Mi manchi anche tu. x

A: Louis
È giusto così, siamo una coppia, e poi tu hai giá conosciuto mia madre e hai visto che tipo è.

Da; Louis
Hai ragione, allora le confermo, spero vadi tutto bene!
A dopo, ti amo.

A:Louis
Andrà tutto bene e saremo felici fin quando lo vorrai.
A dopo, ti amo.

Riposi il cellulare in tasca e continuai il mio lavoro in tavola, parlando del più e del meno con Gemma che stranamente non mi infastidì più dopo quella figuraccia che mi aveva fatto fare di fronte a mamma.

Mangiai in silenzio e dopo mezz'ora fui sotto la doccia, ciò che mi voleva dopo quella balorda giornata.
Inutile accennare a ciò che pensai mentre il getto d'acqua calda mi colpiva, scorrendo l'acqua in tutto il corpo.
Mi insaponai ovunque, risciaquandomi nel modo più veloce possibile, non vedendo l'ora di infilarmi sotto le coperte.
Per quanto alle 21.30 andai a letto, preso il sonno verso le 23.00, mi ero trattenuto a parlare con Louis al cellulare, ciò che mi mancava in quel momento era la sua voce a risuonare ovunque.
Ebbi l'mprovvisa mancanza di Louis, più delle altre volte, sebbene non fosse la prima volta, avevo bisogno di stringerlo a me e di dirgli quanto fosse importante per mie la sua presenza nella mia vita, senza scordare di ringraziarlo per tutti i bei momenti che abbiamo trascorso insieme, e che ancora trascorreremo.
Ho bisogno di ripetergli che finchè noi saremo uniti, niente e nessuno ci potrà separare, e se Dio vuole, nemmeno quelle liti da ragazzini che però avranno un grande incisione tra noi.
Ho bisogno di stringerlo, di abbracciarlo, di respirare il suo profumo, di accarezzargli le guancie, di sussurrargli quei semplici ma significativi "Ti amo" alle orecchie.
Ho bisogno di sentire la sua voce angelica, sottile e squillante quando serve, ma profondamente seducente quando vuole.
Ha colmato il vuoto che sentivo, che pensavo che non ne sarei mai uscito.
Mi ha aperto un nuovo mondo e mi ha fatto capire il significato della parola "amore", quello vero.
Quello che è in grado di farmi tamburellare il petto non appena sento il suo nome.
Quello che è capace di farmi tremare le ginocchia non appena lo vedo.
Quello capace di farmi dimenticare tutti i ricordi negativi legati alla mia infanzia e attuale adolescenza.
Quello che si colloca benissimo nelle parole "Ti amo."
Amore.

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Di mattina passai a prendere Lou per andare in quel buco di scuola, ripetendogli più volte di non avermi creato disturbo, e nonostante la sua premura, la mia determinatezza prevalse e alla fine entrammo in classe mano nella mano, senza rendere conto alle occhiate eventuali che potevamo aver ricevuto.
Mani strette e dita intrecciate, sorrisi nelle labbra ben evidenti e una gran voglia di dimostrare a tutti il nostro rapporto.
Salutai di slancio gli altri, ma solo per cortesia e per assecondare Lou, che in quel momento aveva stretto maggiormente la presa nelle dita.
Raggiungemmo i posti, senza mai smettere di lanciarci occhiate fantastiche o senza lasciarci la mano, almeno non finchè ci sedemmo.
Tirai fuori l'occorrente e subito dopo il suono della campana, mi appoggiai con i gomiti al banco, poggiandomi con la guancia sinistra, in modo da poter guardare Louis e seguire i suoi movimenti.
Ed era bellissimo anche mentre farfugliava dentro lo zaino, alla ricerca di chissá cosa.
Entró la professoressa e l'unica cosa che disse fù, a parte il saluto formale, "Continuate il lavoro dell'altra volta." ciò si riferiva ad un racconto inventanto inizialmente, poi passo ad una specie di tema, cosa che stranamente avevo obbedito di fare, nonostante la mia scarsa voglia.
Sbadigliai e mi stiracchiai, tirandomi su con la schiena e con la scusa misi per un nano secondo il braccio dietro a Lou, che sembró non importargliene, avevamo fatto qualcosa di più grande sicuramente.
"Sta attento" sussurró ridacchiando subito dopo, senza apparire infastidito, come se l'avesse detto per dimostrare l'inevitabile.
"Scusa!" mi avvicinai al suo orecchio, facendo attenzione a non essere visto per poi aggiungere un semplice "Amore."
Lo vidi sorridere ma irrigidirsi allo stesso tempo, ma non ci feci caso.
Per lui deve essere nuovo sentirsi dire queste cose in mezzo alla gente, sebbene sussurrate, in luoghi non appropriati, e gli darò tutto il tempo che vuole a costo che prima o poi possa chiamarlo Amore o dirgli Ti amo di fronte a tutti.
So che anche lui vuole farlo, so che non vede l'ora di far sapere a tutti che io appartengo a lui, ma so anche che è molto timido e gli vorrá in po di tempo, e io non faró nulla per accelerare i tempi.
Voglio che per lui sia una cosa naturale, che non si senta obbligato, sarebbe l'unica cosa vorrei evitasse.

《You are my only exception.》- Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora