Uno specchio non è un semplice ritratto, ma bensì un realistico riflesso di una distorsione cerebrale che gli occhi vedono
In uno specchio, si è in grado di osservare la coscienza, la paura, la rabbia
Le confidenze più maledette
Le gioie più segrete
Jude si osserva senza cercare di vedere al di là di ciò che non vorrebbe vedere
Ha le palpebre segnate, laddove il teschio è vuoto
Le palpebre sono leggermente gonfie ed arrossate
Si aprono e si chiudono delineando una forma affilata
Gli occhi sono imprigionati e non si muovono da ciò che stanno guardando
Sono rossi, ovviamente
Ma sono diversi
Sono privi di umanità
Sono secchi e con le vene in evidenza
La pupilla è piccola e glaciale
Persino il contorno delle labbra, così invitanti e piene, resta immobile in una gelida posa di disapprovazione
La mandibola serrata accentua ancora di più la severità dello sguardo
Forse ci sarebbe da essere spaventati
La luce artificiale del bagno non riflette mai una buona carnagione
Eppure Jude sa che quella è la realtà più pura
Le rughe sulla fronte alzano la fine delle sopracciglia in una specie di arcata che va ad unirsi in cima al ponte del naso
Lì c'è un solco di cattiveria che si è forgiato con gli anni
Il giovane sbuffa rassegnato ed arrabbiato allo stesso tempo
Distoglie il capo e si chiude la porta alle spalle una volta uscito
La sua casa aveva la caratteristica di avere stanze molto piene, o stanze quasi vuote
La camera da letto era molto minimale ma seguita e costruita nel minimo dettaglio
Apre l'armadio, e tutta una serie di camicie, cravatte e completi molto simili fra loro, lo salutano dentro quel raffinato legno giapponese
Uomini come lui forse verrebbero considerati pazzi
Depravati
Jude in fondo, si sente un depravato
La casa aveva anche la peculiarità, di avere stanze chiuse a chiave e stanze no
Si vedeva che non era tipico ospitare persone
Tutta quell'abitazione, girava attorno alle paturnie e manie di quell'uomo
Le poche volte in cui faceva ricevere David a casa, stavano a discutere ed a riflettere nella stanza dei computer
La preferita dell'amico, dal momento che come lui, rasentava così poca traccia di calore umano
Di solito si sedeva dinanzi uno dei tanti monitor
Lo accendeva e si metteva ad annotare tutto quello che Sharp, seduto vicino all'apparecchio sul tavolo, diceva
Allora, anche gli altri schermi si illuminavano, e come un infinito elenco, ogni singola parola che David scriveva, veniva esposta e scorreva assieme alle altre quasi fossero infinite
Quella era una delle stanze più affollate, sebbene da una cosa sola, di vari tipi
Ma era senza chiave

STAI LEGGENDO
???? ?? ?????????? ?? ???????
Fanfiction"Non guardarmi in quel modo, se no sembro io il cattivo" "Rassegnati, sarà così per sempre" //smut// (Tw: Kageki content ) (tematiche delicate)