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Jude non aveva mai riposto molte speranze in se stesso

Non si era mai fantasticato troppo sul proprio essere

Non voleva darci peso

Non voleva discutere illusioni

Forse per il meglio

Ha per tutta la vita, rincorso un vuoto incolmabile che ha deciso solo in seguito, di lasciar stare

Non era per lui

Non faceva per lui

Le luci di Tokyo scivolano e si allungano sul vetro anteriore dell'auto, e si espandono in macchie di colore dentro l'auto

Jude guida e si sente sommerso in una bolla d'acqua

I rumori della strada sono rimbombi lontani e soffusi

I pensieri sono una foggia che non si distende e non si articola

Ha bisogno di un pò d'aria

Abbassa il tettuccio della decapottabile e la brezza serale gli bacia subito la pelle con furiosa avventatezza

Chiude gli occhi solo per un istante ed appoggia meglio la testa sul sedile

È un'aria salina, che proviene dal mare

È una malinconica nota d'estate passata

Stringe il volante e riprende a lottare con la propria mente

Nemmeno lui saprebbe giustificarsi un gesto simile

Perché

Perché andare proprio da quell'uomo

L'uomo che gli ha marchiato il destino come se egli non fosse altro se non un lingotto d'oro, plasmabile

Davvero, non ha ipotesi né pareri

Ha solo bisogno di un riscontro

Uno specchio

Una coscienza fuori dalla propria

Tutto qui

Tutto qui?

Tutto qui

Stringe i denti e sopporta la boriosa attesa del viaggio che gli logora i nervi e gli attanaglia lo stomaco

È nervoso

Che può aspettarsi?

No, meglio non pensarci

Chissà se poi indovina

Sarebbe tremendo

No, anzi, sarebbe imbarazzante

Ma questo per dopo

Uscito dalle districate vie del traffico urbano, imbocca una strada secondaria, che da sulla tangenziale

Scorge in lontananza, i campi di riso ma ancora di più,  i verdeggianti e scuri pini

Severi nella loro maestosità eppure tanto miti ed innocui da vicino

Li guarda ricordandosi bene il loro profumo

I loro rami quando corri dentro essi

Quando scappi da qualcosa

O qualcuno

I suoi occhi sono incollati dinanzi quello sfuggente paesaggio ermetistico

Una nostalgia lo sbarella dalle proprie linee mentali e lo porta a desiderare di non arrivare mai a destinazione

Ma la cosa è inevitabile

Il grande castello in stile occidentale inizia a farsi strada come lui imbocca il lungo sentiero alberato che lo preannuncia