抖阴社区

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⚠️ATTENZIONE⚠️

Prima di continuare con la storia, vorrei chiederti gentilmente di lasciare una valutazione con la stellina in basso.
So che molti lettori non ci fanno caso, e spesso restano in silenzio. Anche io, in passato, non davo molta importanza alle valutazioni e ai commenti.

Tuttavia, le stelline e i commenti sono molto utili per far capire a noi scrittori se la storia sia stata apprezzata o meno. Inoltre, ci aiutano a capire quanti di voi siano davvero interessati a seguire il racconto.

Grazie per il supporto!

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☾︎???☽︎

Il fumo scivola dalle mie labbra mentre osservo la gente intorno a me. La musica è troppo alta, le risate sembrano rimbalzare contro le pareti, ma tutto sembra distante, ovattato. Appoggiato contro il muro, lascio che la sigaretta si consumi tra le dita, ignorando il bicchiere che qualcuno ha messo nella mia mano. Non bevo; non ne ho bisogno. Il sapore amaro del tabacco mi basta.

Sasha Parker si avvicina con due bicchieri in mano. Non ho toccato il primo, e lei pensa che io tocchi un secondo.
«Ti ho visto qui, solo, e avevo un bicchiere di troppo,» si giustifica, sedendosi accanto a me.
Posa il bicchiere sul gradino davanti a noi, e il suo sguardo vaga per la stanza.

Thomas Carpenter è sul divano, circondato da ragazze; è già fatto, si vede. I suoi occhi vagano, persi in chissà quale trip, mentre ride senza motivo. La scena ha qualcosa di tristemente comico, come una parodia che continua all'infinito.

Sasha sospira, giocherellando con il bordo del suo bicchiere. «Non riesco a capire cosa ci trovi in queste feste,» mormora, come parlando a se stessa.

"Nemmeno io," penso, ma lascio che le parole restino in sospeso, dissolvendosi insieme al fumo che si alza piano. Forse è questa la realtà per noi: un posto pieno di suoni che non ci appartengono, dove cerchiamo qualcosa senza sapere esattamente cosa.

Sasha rimane lì, in silenzio, i suoi occhi che vagano per la stanza come se cercassero di afferrare qualcosa che le sfugge. Le sue dita tamburellano sul bicchiere, ma non beve. Come se, in fondo, nemmeno lei avesse davvero voglia di essere qui.

«Lo sai, vero? Che queste feste non fanno per me,» dice all'improvviso, rompendo quel silenzio sospeso tra noi.

La guardo, senza dire niente, facendo un lento tiro dalla sigaretta che ormai è quasi finita. È curiosa, Sasha. È qui, come me, pur sapendo che tutto questo non ci appartiene. Lasciamo che la musica e il caos ci scivolino addosso, ma non ne facciamo veramente parte.

«Allora perché sei venuta?» chiedo, spegnendo la sigaretta contro il pavimento.
Lei alza le spalle, con un sorriso amaro. «Mi hai invitata tu, devo ricordartelo? Ora sono qui, a farti compagnia.»

Le parole cadono tra noi, pesanti. Non rispondo subito, lascio che quel silenzio si allunghi, come il fumo che si dissolve nell'aria. Mi sembra che mi stia osservando davvero, oltre la facciata. Come se stesse cercando di capire chi sono.

Accendo un'altra sigaretta.

«Sai che non sono una buona compagnia,» rispondo alla fine, mantenendo lo sguardo fisso davanti a me.
Sasha sorride, un sorriso incerto, ma sincero.
Non risponde.

«Hai sentito del ritorno di Cassandra Jones?» chiedo per l'ennesima volta, voltandomi verso di lei.

«Non hai fatto altro che parlare di lei,» sbuffa, alzando gli occhi al cielo.

??? ?????? ?????? ??????? ?? -La Verità Proibita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora