⚠️ATTENZIONE⚠️
Prima di continuare con la storia, vorrei chiederti gentilmente di lasciare una valutazione con la stellina in basso.
So che molti lettori non ci fanno caso, e spesso restano in silenzio. Anche io, in passato, non davo molta importanza alle valutazioni e ai commenti.Tuttavia, le stelline e i commenti sono molto utili per far capire a noi scrittori se la storia sia stata apprezzata o meno. Inoltre, ci aiutano a capire quanti di voi siano davvero interessati a seguire il racconto.
Grazie per il supporto!
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𓅓𝚂𝚊𝚜𝚑𝚊𓅓
Trascinai Thomas lungo tutto il corridoio di casa, stringendo la presa sul suo braccio. Presi il mio giubbotto e lo chiusi bene, mentre lui si divincolava come un bambino capriccioso.
«Cazzo, Sasha, non posso restare a casa?» sbuffò, tentando inutilmente di rimettersi in piedi.
«Elia ci vuole tutti insieme. E soprattutto te,» risposi secca, trascinandolo verso la macchina senza mollare la presa. Con un movimento deciso lo buttai sui sedili posteriori, ignorando i suoi borbottii.
Accesi il motore con un gesto rapido e mi avviai verso il locale di Max, il cuore già accelerato all'idea di quello che ci aspettava. Parcheggiai accanto alla macchina di Elia, rendendomi conto che eravamo in ritardo di soli due minuti. Per lui, però, sarebbe stato abbastanza per lamentarsi.
Thomas, nel frattempo, sembrava essersi ripreso. Finalmente si alzò in piedi con un'aria strafottente, seguendomi verso l'ingresso.
Dentro, il locale era immerso in luci soffuse e un sottofondo musicale che vibrava nelle pareti. Max era al bancone, ma i miei occhi trovarono subito Elia, seduto al nostro solito tavolo. Con lui non c’era Enea, come mi aspettavo, ma Riven e Kevin.
Elia alzò lo sguardo, sollevando il bicchiere di whisky che stava si scolando con calma. «Pensavo foste morti,» commentò, lanciandoci uno sguardo tagliente.
«No, eccoci qua,» risposi, cercando di mantenere il tono neutro.
Thomas mi precedette, notando Riven e Kevin. «Non pensavo ci fossero anche loro due,» mormorò sottovoce.
Riven mi fece un occhiolino, un gesto che ignorai ostentatamente, anche se sentii un brivido percorrermi la schiena.
«Thomas,» lo richiamò Elia con quel tono autoritario che non lasciava spazio a repliche.
«Salve, amico,» rispose Thomas, cercando di stemperare la tensione con un sorriso forzato.
Elia non si lasciò distrarre. «Dove sono i soldi che devi a Frederik?»
Thomas fece una smorfia. «I soldi? Sì, ecco,» borbottò, tirando fuori alcune banconote stropicciate dal taschino. «Cento dollari.»
Kevin sbarrò gli occhi, incredulo. «Cosa? Gliene devi altri quattrocento, cazzo!» esclamò, fissandolo come se fosse un idiota.
Prima che Thomas potesse rispondere, Riven si alzò dal tavolo, la sua figura alta e imponente che proiettava un’ombra minacciosa. «La scadenza è domani,» dichiarò con un tono glaciale, «e dei restanti me ne occupo io.»
«No,» intervenni subito, scuotendo la testa. Sapevo bene che la situazione economica della famiglia di Riven non era delle migliori. Non potevo permettere che si prendesse anche questo peso.
«Ho dei soldi da parte. Posso pagare io il restante,» dissi, con un filo di esitazione nella voce.

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??? ?????? ?????? ??????? ?? -La Verità Proibita-
ChickLitCassandra Jones, ragazza stronza, fredda e arrogante, fa il suo ritorno in California dopo un anno trascorso dai suoi zii in Florida. Vive con la madre, una donna elegante e riservata, il fratello maggiore, un appassionato di sport, e con Ziggy, il...