NOAH
Forse era meglio se rimanevo a casa.
Si, era decisamente meglio.
《Cosa c'è?》chiesi a Carl, deviando il mio sguardo su di lui.
《Andiamo in un posto》disse lui con un sorrisino sul viso.
《Di nuovo?》gli chiesi io inclinando la testa di lato.
《Andiamo solamente a casa mia, la mia nuova casa》disse lui e io annuì.
《Perchè hai voglia di portarmi a casa tua e non di rimanere alla festa?》gli chiesi io inclinando la testa di lato confuso.
Lui alzò le spalle, e ritornò a guardare dinanzi a se la strada nel mentre che guidava.
Io deviai il mio sguardo, guardai fuori dal finestrino come sempre, in realtà non eravamo proprio a Boston, era una zona più appartata, dopotutto avevo capito che quel bar non era molto legale come invece si credeva.
《Che guardi?》mi chiese Carl e io deviai il mio sguardo, incontrando i suoi occhi oceano.
《Niente》risposi io prendendomi una guancia in una mano, e poggiando il gomito all'estremità del finestrino, ritornando a guardare fuori.
《Io invece sto guardando a qualcosa eccome》disse lui sogghignando, io voltai il capo e lo vidi farmi delle foto.
《Smettila Carl!》dissi io cercando di prendergli il telefono.
《Noah stai fermo sto guidando》disse lui mettendosi il telefono in tasca, lontano dalle mie grinfie, e io mi sedetti composto sul sedile incrociando le braccia al petto.
《Cosa c'è Ciliegina?》mi chiese lui sbeffeggiandomi e a me venne voglia di prenderlo a schiaffi.
《Cancella quella foto, anzi tutte le foto che hai Carl, non voglio che tu le abbia》dissi io sbuffando sonoramente.
《E perchè mai Giulietto?》mi chiese lui guardandomi di sfuggita.
Io circondai le braccia attorno ai fianchi, il più lentamente possibile per farlo sembrare quasi un movimento innocuo.
《Toglile e basta》risposi io adesso serio.
《Ti vedi brutto?》mi chiese in seguito Carl e io mi irrigidì sul posto.
Ve l'avevo detto, anche lui lo pensa, tutti lo pensano, perchè è la verità.
La pura verità.
E ci devo convivere, devo convinvere ad essere brutto, e ad essere disprezzato dalle persone.
Ad essere considerato diverso.
Perchè oltre ad essere brutto sono anche omosessuale, e per molte persone è un difetto, quindi io sono semplicemente spazzatura.
Anzi, sono un difetto vivente.
《Sei un'opera d'arte Noah Shackespear》rispose lui, e io alzai lo sguardo scioccato, guardandolo.
《Il tuo cognome è Shackespear, e qualsiasi cosa lui ha scritto è un'opera d'arte, e tu sei una di quelle Giulietto》rispose lui e a me venne istantaneo sorridere.
《Opere letterarie non d'arte》risposi io guardandolo di nascosto.
《Facciamo anche i saputelli adesso?》mi chiese Carl sbeffeggiandomi e solleticandomi i fianchi e io iniziai a ridere.
《Il mio cognome è Shackespear per un motivo》dissi io sorridendogli e lui ricambiò.
《Allora dimmi qualcosa sul famosissimo William Shackespear Ciliegina》disse lui guardandomi e io annuì, iniziando a parlare.

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The only certain thing is death
ChickLitNoah Shackespear, ragazzo diciassettenne, si è traferito da poco nella città di Boston, assieme alla sua famiglia adottiva, per allontanarsi e dimenticare il passato dietro alle sue spalle... Frequenterà una delle superiori più prestigiose di Boston...