Harold x)
E' il mio album preferito, Lou!
Gems 2
Lo so bene, stupido Harold. Come potrei dimenticarlo? E in ogni caso, sono sicuro che la copia della tua discografia sia decisamente migliore. Prima edizione, non è vero? Non che mi sorprenderebbe, poi.
Harold x)
Uhm. Non ho nessuna discografia.
Gems 2
Mi prendi per il culo?
Harold x)
Il mio ragazzo non approverebbe. Pensa sia solo un'inutile spreco di denaro.
Gems 2
Il tuo fidanzato è uno stupido.
Gems 2
Anzi, sai cosa ti dico? Ti regalo il tuo album preferito al tuo compleanno.Harry sospirò, scuotendo appena il capo. Non poté ricacciare indietro il sorriso sempre più grande che gli pervase le labbra. Ed ecco che spuntava il lato dolce di Louis. Quel ragazzo l'avrebbe fatto impazzire, prima o poi.
Harold x)
Lou non devi farlo.
Gems 2
Non puoi impedirmelo, Harold. :)
Harold x)
Stupido.
Gems 2
Mi ami lo stesso però. C:
Harold x)
Si, certo. Come no :)
Gems 2
Sappi che sto palesemente ignorando il tuo sarcasmo. Comunque, per quanto mi piacerebbe continuare questa conversazione, ho anche io dei doveri, purtroppo. Devo aprire il negozio, ci sentiamo più tardi?
Harold x)
Come al solito.
Gems 2
A dopo, love. X
Harold x)
A dopo, Lou. Buon lavoro. XHarry mise nuovamente via il cellulare e riprese a guardarsi allo specchio. Con le goti arrossate e il sorriso che raggiungeva anche gli occhi grandi, non sembrava essere poi così male. Per un solo attimo si ritrovò a pensare persino che fosse Louis a renderlo più bello. Allontanò via quello scomodo pensiero e respirò a fondo. Tentò di rendersi quanto mento presentabile per poi infilare i primi vestiti che gli capitarono davanti, recuperare le chiavi e il telefono e lasciare frettolosamente l'appartamento.
La Road House quel martedì mattina era particolarmente affollata. Il riccio non credeva nemmeno che potesse essere possibile, ma Allyson gli aveva spiegato con un certo orgoglio che i clienti erano aumentati moltissimo nel giro di quegli ultimi due anni e, nonostante i peggiori pasticcini di Londra, le persone si recavano ugualmente lì, anche se probabilmente per altri motivi.
Una sala da thè avrebbe dovuto servire unicamente thè e pasticcini, ma Ally aveva apportato dei cambiamenti al menù, aggiungendo bevande e dolciumi differenti, rendendo alternativa quella sala. O, più semplicemente, trasformandola in una sorta di bar parecchio strano, quasi quanto lo era l'intera faccenda a partire della proprietaria stessa d'altronde, ma.
Allyson preferiva definire tutto quello eccentrico, utilizzando quell'aggettivo anche per se stessa.
Harry aveva sempre scelto di non ribattere. Anche perché adorava quel posto e non poteva farci niente, davvero.
Seduto in un piccolo angolo dietro al bancone, osservava con un accenno di divertimento la venticinquenne destreggiarsi tra le richieste dei tavoli e quelle dei clienti al banco, i capelli raccolti in una crocchia completamente disordinata e il sorriso di circostanza stampato sulle labbra a nascondere la fatica. Erano più di una ventina di minuti che la situazione andava avanti in quel modo ed Ally pareva essere sempre più disperata.
V'era un viavai di persone che entravano e uscivano, facendo tintinnare il campanellino sulla porta di continuo, mentre il chiacchiericcio di sottofondo riusciva quasi a coprire la voce graffiante di Brian Johnson che cantava di un'autostrada per l'inferno dalle casse del vecchio impianto stereo.
- Cristo. - sbottò la giovane avvicinandosi improvvisamente ad Harry. - Harry ho bisogno di te.
Ed era così che era iniziata, più o meno.
Allyson gli aveva mollato un grembiule nelle mani e l'aveva costretto a restare dietro il bancone ad occuparsi delle bevande, per poi mandarlo in cucina a preparare degli altri muffin.
Quella storia, poi, aveva cominciato a ripetersi quasi tutti i giorni da quel martedì ed Harry s'era ritrovato ad essere stato assunto senza nemmeno rendersene conto. La ragazza gli rendeva persino più della metà delle mance alla chiusura, ringraziandolo profusamente con un sorriso sollevato ogni volta. Non ne avevano ancora discusso, ma probabilmente lei aveva intenzione di assumerlo già da un po'.
Ad Harry faceva piacere aiutarla. Adorava starsene in cucina a sfornare dolciumi - proprio come sua madre Anne gli aveva insegnato da piccolo - e servendo i clienti con un sorriso cortese in viso. Era davvero piacevole avere nuovamente un lavoro dopo così tanto tempo.
L'unico problema rimaneva Ben. Quest'ultimo non sarebbe stato affatto contento di quell'idea ed Harry era fin troppo spaventato per potergliene parlare. Avrebbe dovuto semplicemente dire ad Allyson di assumere qualcun altro, ma.
Lei avrebbe cominciato a fare domande, lui non sarebbe stato capace di mentirle per davvero e tutto sarebbe potuto andare a puttane.
Per cui era arrivato ad un'unica conclusione possibile.
Si sarebbe tenuto stretto quel lavoro, mantenendo Ben all'oscuro di tutto. Proprio come la faccenda di Louis. Quella, per il momento, era la soluzione più soddisfacente a cui fosse riuscito a pensare. Certo, era fottutamente rischioso continuare in quel modo, ma.
Così com'era stato per la storia di Louis, anche per quella volta decise di rischiare.
Era fin troppo tempo che non aveva voce in capitolo nella sua vita e quello era un modo - seppur minuscolo - di ribellarsi. Anche perché non sarebbe mai riuscito ad andare oltre, o peggio, a chiedere aiuto. Non l'avrebbe mai fatto. Questo, ormai, era un dato di fatto ed Harry era davvero terrorizzato dalla prospettiva di restarci secco a causa del suo fidanzato.
- Dunque, Harry, credo sia arrivato il momento di parlare di questa situazione. - annunciò Allyson il lunedì sera di una settimana più tardi, dopo la chiusura della sala da thè. - Avevo intenzione di chiedertelo, ma ultimamente ci sono stati così tanti clienti e non c'ho nemmeno pensato quando t'ho chiesto aiuto la settimana scorsa.
- Non preoccuparti, Ally. Lo faccio con piacere. - replicò con fare apparentemente tranquillo il riccio.
- Lo so. - la giovane proprietaria si schiarì la gola, scostandosi una ciocca verde dal viso. - Voglio assumerti. Probabilmente più in là avrò bisogno di altro personale se dovessimo continuare in questo modo, ma per il momento vorrei che tu lavorassi qui per un po'.
Harry prese un grosso respiro e abbozzò un piccolo sorriso.
- Mi piacerebbe moltissimo. Solo...non facciamolo sapere troppo in giro, okay?
Allyson annuì automaticamente, dandogli una stretta rassicurante sulla spalla.
- Perfetto, allora. Per quanto riguarda la parte del contratto...
Un paio d'ore più tardi, dopo esattamente tre anni, Harry poteva dichiarare ufficialmente di avere un fottuto lavoro e quella sensazione di gratificazione fu una delle più belle che avesse mai provato in quell'ultimo periodo.

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Don't let me go
Teen Fiction[Harry/Louis, accenni Niall/OC] [Abused!Harry, Musician!Louis] [Minimal Text!AU] [Abusive Relationship, Sexual/Physical Abuse, Emotional/Psychological Abuse, Panic Attacks] [Avvertenze: Angst, Hurt/Comfort] [Note: Scene di sesso tra M/M, Louis!Top]...
Chapter 2
Comincia dall'inizio