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In tutta sincerità Harry non sapeva come diavolo fosse riuscito a trovarsi lì. Neanche ci credeva che Ben gli avesse dato il permesso di recarsi all'appartamento dei suoi migliori amici. Non sapeva esattamente perchè, ma l'uomo doveva essere davvero di buonumore per aver acconsentito ad una cosa simile. Certo, il riccio gli aveva deliberatamente omesso il fatto che non avrebbe trascorso la serata solamente con Zayn e Niall, ma.
Era sempre meglio che mentirgli completamente, giusto?
Ben gli aveva detto che sarebbe andato a dormire da sua madre con un sorriso che, negli ultimi anni, aveva visto raramente sulle sue labbra, suggerendogli persino di rimanere a casa dei suoi migliori amici per la notte in modo che non rimanesse da solo. Il riccio aveva cominciato a sospettare che vi fosse dell'altro dietro tutto quello - ignorò la sensazione di fastidio al pensiero che Ben avesse potuto recarsi da Gwendolyn e non da sua madre, come invece gli aveva detto - ma respinse il pensiero in un angolino del suo cervello e afferrò quell'occasione al volo.
In realtà s'erano riuniti tutti nel salotto dell'appartamento di Eleanor - erano soliti vedersi lì perché era il più grande rispetto a quello di tutti gli altri - da più di qualche ora, ormai. Avevano cenato assieme - Harry s'era limitato ad affermare di non avere fame, sotto gli sguardi confusi dei presenti, i quali preferirono non forzarlo - mentre guardavano un paio di episodi di The Big Bang Theory che stavano dando alla tv.
Il riccio era rimasto tutto il tempo seduto sul sofà accanto al liscio, il quale continuava a giocare distrattamente con i suoi ricci perché, ormai, quella era divenuta una loro abitudine e stava rischiando sul serio di addormentarsi con la testa posata mollemente sulla sua spalla. Era felice quella sera. Si stava divertendo come non accadeva da un po' di tempo e il tutto gli sembrava terribilmente surreale.
- Hazza sei sicuro di non avere fame? - gli chiese Louis in un mormorio, pressando le labbra sottili sulla sua tempia.
Il più piccolo annuì, rannicchiandosi maggiormente contro di lui. Quest'ultimo ridacchiò, ritornando a prestare attenzione al discorso dei loro amici.
- Mi sto annoiando. - sbottò l'irlandese ad un certo punto. - Giochiamo a "Obbligo o Verità"?
- E' un da ragazzini. - fece Eleanor roteando appena gli occhi.
- El ha ragione, Nì. Non abbiamo più sedici anni. - esclamò Louis, un sorrisetto divertito sulle labbra.
- Parla quello con la sindrome di Peter Pan. - borbottò Niall, scocciato.
- Ho un'idea migliore. - dichiarò Allyson dopo qualche istante di silenzio. S'alzò di scatto con un'espressione furba e, trascinandosi dietro El, sparì oltre il corridoio sotto le occhiate interrogative dei presenti. Le due ragazze ritornarono qualche minuto più tardi con sette bicchierini trasparenti nelle mani e due bottiglie di quella che avrebbe dovuto essere vodka liscia. Un moto di protesta si sollevò nella stanza non appena compresero le intenzioni della venticinquenne.
- Questo è ancora più infantile. - si lamentò Liam con un piccolo sbuffo.
- Oh, andiamo. Piantatela di rompere il cazzo. Sarà divertente.
- Con l'alcool è ancora meglio. Ben fatto, socia. - commentò il biondo dando il cinque ad Ally, per poi scompigliarle i capelli viola e trascinarsela al suo fianco sul pavimento. - Che cosa state aspettando voi? Coraggio!
- Che cosa volete fare? - chiese Harry, incerto, mentre si sedeva con Louis sul pavimento, andando a completare il cerchio in cui s'erano disposti tutti gli altri.
- Conosci bene le regole di questo gioco, Hazza.
Zayn ammiccò con fare divertito verso di lui, per poi scambiare un'occhiata d'intesa con Niall e scoppiare in una risata fragorosa mentre lui faceva il verso ad entrambi.
I ricordi di un'adolescenza lontana fecero capolino nella sua testa. Sapeva perfettamente a cosa si stessero riferendo quei due. Aveva già fatto quel tipo d'esperienza al party a sorpresa per i suoi sedici anni che il pachistano e l'irlandese gli avevano organizzato assieme a sua sorella. V'erano solo ricordi vaghi di quella serata in realtà, ma.
Il suo primo vero bacio, dato ad una ragazzina di cui a stento rammentava il nome e il volto, era la cosa che ricordava di più, purtroppo. Non era stato piacevole, ma almeno l'aveva aiutato a capire quanto fosse attratto dagli uomini. In ogni caso, quella era una delle cose che preferiva tenere rinchiuse in un cassettino polveroso della sua mente. Per non parlare del post-sbornia, poi.
Una giornata decisamente da dimenticare.
- Non credo sia una buona idea. - biascicò il riccio, mordicchiandosi nervosamente il proprio labbro inferiore.
Erano secoli che non beveva e lui non era mai stato in grado di reggere alcun tipo di alcool. Riusciva a diventare brillo con un'unica birra e aveva una relazione alquanto complicata con la vodka. E l'alcool in generale. Per cui, davvero, partecipare a quel gioco era una pessima idea. Sbronzarsi non era per niente appropriato. Per non parlare del fatto che, con la mente offuscata, avrebbe potuto rivelare cose di cui si sarebbe sicuramente pentito di aver svelato, poi, e lui non poteva permettersi alcun passo falso.
- Solo un paio di giri, okay? Per favore, Harry. Ti divertirai! E' una promessa. - lo pregò la venticinquenne con un tono quasi del tutto petulante.
- Ally non puoi costringerlo. - fece Liam, ammonendola con lo sguardo.
- Puoi fermarti quando vuoi. - sussurrò invece Louis all'orecchio del più piccolo, passandogli un braccio attorno alle spalle come a volerlo rassicurare. Lui si limitò ad annuire, rassegnandosi completamente all'idea, sebbene non fosse per niente convinto.
- Bene! Comincio io! - fece Niall non appena Allyson ebbe finito di distribuire i bicchierini colmi fino all'orlo. - Non ho mai baciato un uomo!
Un mormorio contrariato e qualche imprecazione si sollevò dai presenti, i quali furono costretti a bere di colpo il primo shot. La vodka ustionò la gola del riccio, mentre piccole lacrime nascevano agli angoli dei suoi occhi già notevolmente lucidi. Non era affatto abituato e si sentiva già terribilmente brillo. Tossicchiò un paio di volte, coprendosi la bocca con la mano stretta in un pugno.
- Non sei costretto a giocare, piccolo. Puoi anche solo guardare e prendere in giro Niall. - Louis lo stava guardando a metà tra il divertito e il preoccupato.
- Ehi!
- No, un altro paio di giri andranno bene. - borbottò il più piccolo con il tono di voce leggermente strascicato.
Louis ridacchiò ancora una volta quando notò che Harry stesse tentando di farglisi più vicino, abbandonando la fronte sulla sua spalla. Il secondo successivo lo trascinò facilmente tra le sue gambe, notando quanto leggero fosse. Lui arrossì e si sistemò meglio, poggiando la schiena sul suo petto e rannicchiandosi leggermente con un piccolo e inconsapevole sospiro contento. Non appena gli circondò la vita con il braccio libero per tenerlo più vicino a sé, il più grande si rese conto, ancora una volta, di quanto magro fosse Harry. S'accigliò quasi subito poiché si, il cambiamento in quelle ultime settimane l'aveva notato eccome, ma non pensava che il riccio avesse perso così tanto peso. Si segnò mentalmente che avrebbe dovuto accennargli la cosa poiché aveva decisamente bisogno di mangiare di più se non voleva finire pelle e ossa.
- Uhm. - il pachistano si passò distrattamente una mano sull'accenno di barbetta scura sul mento. - Non ho mai fatto sesso con il mio migliore amico.
- Ew. - Niall lo guardò con una smorfia disgustata. - Per fortuna, aggiungerei.
- Cos'è non sono abbastanza sexy per te?
- Probabilmente non sei abbastanza donna per lui, Zay. - esclamò Louis, provocando l'ilarità generale.
- Nessuno beve o avete qualche oscuro segreto da rivelare?
Allyson si schiarì leggermente la gola, guardando di sbieco la sua migliore amica - la quale continuava a ridacchiare come un'idiota scambiando sguardi puramente divertiti con Liam - per poi lanciare un'occhiata imbarazzata al liscio prima di bere il suo secondo shot tutto d'un fiato. Quest'ultimo la imitò con una scrollata di spalle.
- Tu ed Louis avete scopato? - fu la domanda sorpresa di Niall.
Harry lanciò un'occhiata sorpresa alla ragazza, ignorando la morsa fastidiosa che gli artigliò inaspettatamente lo stomaco. Non era geloso. Non era affatto geloso di Louis.
Ally sembrò aver intuito qualcosa poiché s'affrettò a chiarire la situazione, gli occhi sbarrati e il nervosismo nel tono.
- Avevamo sedici anni, okay? Io pensavo di avere una cotta per Louis e lui non sapeva ancora di essere gay. Ci siamo imbucati con El e Liam in un club di cui non ricordo neanche il nome. Ci siamo ubriacati e poi è successo quel che è successo.
Il più piccolo si rilassò involontariamente a quelle parole, arrossendo leggermente mentre evitava lo sguardo carico di divertimento di Zayn, il quale era stato probabilmente l'unico a notare il suo repentino cambiamento d'umore.
- Una delle nottate peggiori della mia vita, se devo essere sincero. - commentò il liscio, divertito, mentre la ragazza gli faceva una smorfia indispettita.
- Beh sei gay, Louis, altrimenti non parleresti così. - constatò lei, ferita nell'orgoglio.
- Se questo ti aiuta a dormire la notte.
- Okay. Turno mio. - li interruppe Liam, ridendo. - Vediamo...oh! Non mi sono mai innamorato per davvero.
Louis gli lanciò uno sguardo quasi scocciato, prima di mordicchiarsi l'interno guancia e bere il suo shot. Allyson, Eleanor, Niall ed Harry lo imitarono subito dopo.
- Non ho mai avuto una relazione seria. - cominciò il liscio mentre la modella s'occupava di riempire i bicchierini per l'ennesima volta.
- Tommo confidavo in te per qualcosa di più divertente! - si lamentò l'irlandese con uno sbuffo.
- Questo è solo il riscaldamento, Nialler. 'Sta tranquillo.
Gli unici a bere quella volta furono Zayn e il riccio. Quest'ultimo strizzò gli occhi e si lasciò cadere fiaccamente sul petto del più grande, ormai completamente andato.
- Non ho mai...- Harry ci pensò su per qualche istante, prima di biascicare. - ...non sono mai andato ad un concerto.
- Dici sul serio? - esclamò Liam, stupito.
- A Ben non piace andarci. - borbottò il riccio, stringendosi nelle spalle.
- Okay, okay. Tocca a me. - Eleanor attirò l'attenzione degli altri, il solito sorriso serafico sulle labbra, scegliendo di cambiare argomento per evitare al più piccolo domande scomode.
- Ti ci porto io ad un concerto, Hazza. - Louis glielo sussurrò all'orecchio, prima di scompigliargli i ricci con una mano. Harry rimase in silenzio, annuendo leggermente, mentre il rossore sulle goti provocato dalla vodka sembrò assumere una sfumatura più intensa.
- Non ho mai finto un orgasmo.
- Di che vuoi farmi sbronzare, El. - si lamentò il liscio, per poi bere l'ennesimo bicchierino in un solo colpo, imitato da Zayn e Liam.
- Uh. Questa mi è nuova! - esclamò l'irlandese, squadrando il pachistano con uno sguardo malizioso.
- Prima che io e Perrie ci lasciassimo... - fece per spiegare Zayn con una certa tranquillità, prima di essere interrotto.
- Niente dettagli, grazie! - esclamò Allyson mentre la modella al suo fianco s'accingeva a riempire nuovamente i bicchierini di tutti. La venticinquenne aveva la mente quasi del tutto annebbiata dall'alcool, mentre la solita euforia la pervadeva completamente. Erano sempre state delle sbronze allegre, le sue. Prese un grosso respiro e poi, senza rendersi effettivamente conto di ciò che stesse per dire, si schiarì rumorosamente la gola e continuò. - Non ho mai avuto un fidanzato violento.
Una strana tensione calò su di loro, avvolgendoli lentamente. Il riccio s'irrigidì improvvisamente, spalancando gli occhi lucidi e guardando la ragazza, quasi spaventato, mentre quest'ultima gli lanciava un'occhiata significativa senza farsi notare dagli altri.
Lo sapeva. Lei lo sapeva, cazzo. L'aveva capito.
Tentò di non farsi prendere dal panico, respirando a fondo e deglutendo a secco.
- Ma che diavolo dici, Ally? - Liam la guardò con fare stranito, lasciandosi scappare una risata.
- Devi essere già parecchio andata. - fece Eleanor, tentando di richiamare l'attenzione dell'amica che continuava a guardare il riccio con una certa intensità. La modella aveva capito che fosse ubriaca, ma.
Che diavolo le saltava in testa?
- E' la prima cosa che mi è venuta in mente! - si giustificò lei, imbronciandosi.
- Beh era una pessima idea. - la canzonò Louis, scuotendo appena il capo.
Il più piccolo si mosse con fare irrequieto, la venticinquenne che continuava a lanciargli occhiate che gridavano "la prossima volta non mi scappi".Solo Zayn in quel momento s'accorse della strana reazione del migliore amico, captando gli sguardi che Allyson continuava a dedicargli.
C'è qualcosa che non va, si disse con fare pensoso.
- Io credo di dover vomitare. Continuate pure senza di me.
Harry scattò all'in piedi, mollò il proprio bicchierino al liscio e si diresse in bagno senza attendere alcuna risposta da parte degli amici. E in quell'istante Allyson si rese conto, con orrore, che le sue supposizioni potessero davvero rispecchiare la realtà. Scambiò uno sguardo terrorizzato con l'amica, la quale continuava a massaggiarle la schiena nel tentativo di tranquillizzarla. Zayn s'insospettì maggiormente e guardò l'irlandese che non riusciva a comprendere cosa fosse appena successo.
- Cosa...- iniziò Liam, totalmente confuso, ma fu interrotto dal mormorio preoccupato del liscio che s'alzò e seguì Harry in bagno senza alcuna esitazione.
Si fermò dinanzi alla porta e bussò lievemente.
- Posso entrare, piccolo?
- E' aperto.
Louis aprì lentamente la porta e la richiuse silenziosamente dietro di sé. S'avvicinò cautamente al riccio, rannicchiato accanto al water, e poi s'accovacciò anche lui per capire quale fosse il problema.
- Non mi sento molto bene. - fece lui, la voce roca e lo sguardo che continuava a scappare dagli occhi azzurri dell'altro.
- Vuoi tornare a casa?
- Possiamo solo dormire, Lou?
Il più grande annuì, sorridendogli dolcemente mentre l'aiutava a tirarsi su. Gli passò un braccio attorno alla vita e lo tenne stretto a sé mentre l'accompagnava nella stanza degli ospiti - conosceva quella casa come le sue tasche, per tutte le volte in cui c'era stato con i suoi amici - che El teneva sempre a portata di mano. Harry si disfò degli stivaletti consunti con qualche difficoltà poi, barcollando appena, si mise sotto il grosso piumone del letto presente in quell'anonima stanza.
- Torno di là, va bene? Chiama se hai bisogno di qualcosa.
- Puoi restare fino a quando non mi addormento?
- Certo, piccolo.
Gli posò un bacio leggero sulla fronte e attese pazientemente che il riccio s'addormentasse seduto sul bordo del letto, continuando a tenergli stretta una mano. Dopo essersi assicurato che Harry si fosse addormentato, lasciò silenziosamente la camera per ritornare dagli amici in salotto che, intanto, erano andati avanti con il gioco.
- Cos'ha?
- Non si sentiva molto bene. - li informò sedendosi nuovamente sul pavimento.
- Harry non è mai stato bravo a reggere l'alcool. Penso che quel paio di shot l'abbiano steso. - commentò l'irlandese con una voce più strascicata del solito.
- Già.
Eppure né Louis, né Zayn riuscirono a togliersi di dosso la sensazione che vi fosse qualcosa di decisamente strano in tutto quello.L'Angolo di Hono
Salve a tutti! Eccomi qui con l'ottavo capitolo! Inizio col dire che è solamente un capitolo di passaggio e che presto le cose si complicheranno ancora di più, probabilmente.
In ogni caso spero davvero che vi piaccia! Ringrazio tutti coloro che leggono e seguono la mia storia. Ve ne sono davvero grata e vi adoro tutti, davvero!
Fatemi sapere cosa ne pensate con un piccolo commento, sempre se vi va! Mi farebbe davvero piacere.
E con questo mi fermo qui. Al prossimo capitolo! Un saluto C:
Hono

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Don't let me go
Teen Fiction[Harry/Louis, accenni Niall/OC] [Abused!Harry, Musician!Louis] [Minimal Text!AU] [Abusive Relationship, Sexual/Physical Abuse, Emotional/Psychological Abuse, Panic Attacks] [Avvertenze: Angst, Hurt/Comfort] [Note: Scene di sesso tra M/M, Louis!Top]...
Chapter 8
Comincia dall'inizio