Don't let me go

Chapter 19

**

Louis osservò ancora per qualche istante Harry - rannicchiato sul divano del salotto con una coperta sulle spalle, lo sguardo fisso sull'episodio di How I Met Your Mother che stavano mandando in onda in quel momento e un mezzo sorriso divertito sulle labbra - prima di sprofondare sul divano accanto a lui con una certa nonchalance, in silenzio.
Non trascorse molto tempo prima che il riccio s'accorgesse della sua presenza e gli sorridesse, invitandolo a condividere la coperta. Il più grande rispose a quell'invito e accolse il riccio tra le braccia, pressando poi le labbra sulla sua tempia per qualche momento. Rimasero in silenzio, ridacchiando di tanto in tanto, fino alla fine dell'episodio. Poi Louis si decise a parlare.
- Harry...ricordi quando ti confessai di essermi innamorato di te? - il più piccolo annuì contro il suo petto, troppo imbarazzato per riuscire ad alzare lo sguardo. Louis sorrise internamente e continuò il proprio discorso. - Beh voglio solo farti sapere che i miei sentimenti non sono cambiati per niente e che non ho alcuna intenzione di metterti fretta per....
- Oh. - lo interruppe Harry, alzando il viso e incontrando gli occhi cerulei dell'altro. - Io penso di provare qualcosa per te.
- Cosa? - fece Louis, incredulo.
- Lou non sono più sicuro di niente, però so che m'importa di te e credo di avere una cotta per te sin dal primo momento in cui ti ho visto alla Road House...forse addirittura sin dalla prima volta in cui abbiamo parlato e tu sei riuscito a calmarmi. - confessò lui, le guance arrossate a causa dell'imbarazzo. Il liscio continuava a guardarlo con un'espressione del tutto incredula. - Solo che...non sono sicuro di poter stare con qualcuno adesso. Non dopo tutto quello che è successo. Ho bisogno...ho bisogno di tempo.
- Non ti avrei mai chiesto una cosa simile, Hazza. - Louis gli prese gentilmente il viso tra le mani, assumendo un'espressione seriosa. - In questo momento devi concentrarti solo ed esclusivamente su te stesso. Io...volevo solo farti sapere che sarò qui, proprio accanto a te per tutto il tempo che ne avrai bisogno.
- Non posso chiederti di aspettare, Louis. Non sarebbe giusto.
- Ma voglio farlo, H. Sarei capace di aspettare una vita intera per te. - il liscio gli sorrise in modo dolce, sfiorandogli le labbra con la punta del pollice.
- Davvero?
- Quando sarai pronto, se mi vorrai ancora, sarò qui ad aspettarti. E' una promessa.

- Oh. - Allyson addentò un biscotto al cioccolato con un'espressione trasognata, prima di rivolgere la propria attenzione nuovamente sul riccio. - Ero sicura del fatto che avrebbe rispettato i tuoi tempi, Harry, ma non ero certamente a conoscenza dei dettagli.
Harry alzò gli occhi al cielo per poi scuotere il capo con fare divertito, nascondendo il proprio imbarazzo. Non sapeva se fosse stata propriamente una buona idea raccontare ad Allyson della sua decisione, ma aveva decisamente bisogno di tutto l'aiuto possibile.
- Quindi è arrivato il momento?
- Già. - confermò lui. - E non ho la più pallida idea di come agire.
Allyson assunse un'espressione pensosa, prendendo a far dondolare lievemente le gambe, seduta sul banco da lavoro della cucina della sua sala da thè.
- Chiedigli di uscire. - suggerì lei, rubando l'ennesimo biscotto dal vassoio che Harry aveva sfornato qualche minuto prima. - Organizza una cenetta a lume di candela, non so. Qualche stronzata romantica che di sicuro apprezzerebbe!
- E poi?
- E poi diglielo e basta. - la ragazza si strinse nelle spalle. - Sii conciso e non perderti in chiacchiere. Prima risolvete la situazione, prima potrete cominciare a scopare.
- Ally. - sbottò lui, coprendosi il viso in fiamme con entrambe le mani.
- Chi deve scopare chi? - fu l'entrata di Niall, il quale, poggiato allo stipite della porta, guardava la scena con fare divertito.
- Harry e Louis.
L'irlandese inarcò un sopracciglio, avvicinandosi alla ragazza e posandole un bacio sulle labbra prima di affiancarla e accettare uno dei biscotti al cioccolato che gli aveva appena porto.
- Finalmente ti sei deciso, eh?
- Si. - sbottò il riccio, mordicchiando il labbro inferiore con fare distratto. - Qualche aiuto?
- Perché? La cena romantica non ti sembra abbastanza buona come idea? - fece la mora, il capo poggiato fiaccamente sulla spalla del proprio ragazzo.
- Perché non glielo dici e basta? - propose Niall, prendendo un altro biscotto. - A Louis non importerà di nient'altro che non sia tu e quello che hai da dire.
- Non ha tutti i torti, sai?
Harry sembrò pensarci per qualche istante, prima di annuire in accordo con il ragazzo. In fondo la cosa importante era riuscire a risolvere quella situazione, giusto? Per cui avrebbe potuto anche dirglielo quella sera stessa, magari dopo aver cenato e guardato uno dei loro film preferiti.
- In ogni caso, H, sta tranquillo. Puoi farcela, okay? - fece Allyson, saltando giù dall'isola e scompigliando leggermente i ricci all'amico. S'alzò sulle punte dei piedi, poi, e pressò le labbra leggermente sporche di cioccolato su quelle Niall, il quale la strinse a sé per qualche istante e chiuse gli occhi.
- Pausa pranzo finita! - annunciò non appena si staccarono l'uno dall'altra, rilegandosi il grembiule nero in vita e raggiungendo nuovamente la sala per girare il cartello appeso alla porta d'entrata da chiuso ad aperto.
- Allora dov'è l'anello, Nì?
Niall si voltò verso l'amico, un sorriso sereno sulle labbra. Estrasse dalla tasca una scatolina di velluto nera e la porse al riccio. Quest'ultimo l'aprì e osservò con meraviglia l'anello al suo interno. Era semplice, senza troppi fronzoli, con un piccolo diamante nel centro e un'aria elegante.
- Sono sicuro che le piacerà.
- Lo spero. - fece l'irlandese, rimettendo la scatolina in tasca e sospirando leggermente. - Devo solo organizzare tutto il resto e ho decisamente bisogno di aiuto.
- Sai benissimo che puoi contare su di me. - Harry gli sorrise, raggiante. Era davvero molto felice per i suoi amici e sperava che tutto andasse per il meglio. Niall lo abbracciò di slancio, il viso premuto contro la sua spalla.
- Sono davvero grato che tu sia qui per vedere tutto questo.
- Anche io, Nì. Non sai quanto.