This is the swindle with you,
because when you do me good,
you make me more than anyone else.
When you hurt me, too.
Capitolo diciannove.
Una settimana dopo.
Oggi è Domenica, e come ogni giorno di festa me ne sto seduta sul letto, col computer sulle gambe a navigare su Tumblr. Mi sto annoiando a morte e non faccio altro che lottare contro la voglia di scrivere ad Ashton. È una settimana che non lo sento e non riesco nemmeno a incrociarlo a scuola. È come sparito. Luke, Michael e Calum sono persino andati a casa sua, ma nessuno ha risposto al campanello, nonostante mi abbiano assicurato che Ashton fosse lì. Non vuole farsi trovare, questa è la verità.
Dopo la chiacchierata poco amichevole che ho avuto con Lucy, fortunatamente non mi ha più parlato. Seppur la becchi spesso nei corridoi della scuola, lei non mi degna nemmeno di uno sguardo e io ne sono più che felice. Forse ha finalmente capito che deve lasciarci in pace.
Non ho nemmeno minimamente accennato ai ragazzi la conversazione avuta con lei; non voglio metterli in imbarazzo in nessun modo, anche se si tratta di cose accadute molto tempo fa.
Apro la pagina di Youtube sul computer e clicco su una canzone a caso, poi torno su Tumblr.
Afferro il cellulare posto sul comodino per controllare se ci sia qualche notifica, quando mi arriva una chiamata da Luke. Clicco sulla cornetta verde e avvicino il telefono all'orecchio.
«Lukey.»
«Hey, bimba. Scommetto che ti stai annoiando e non sai cosa fare.»
«Come fai a saperlo?» Rido.
«Perché è lo stesso per me, ma per fortuna ho un rimedio alla nostra noia.»
«Ah sì? E quale sarebbe?»
«Stasera ho saputo che uno studente della scuola darà una festa a casa sua e ci ha invitati tutti; sarebbe scortese non andare, non credi?»
Ci penso su. Voglio andarci? Ma sì, almeno terrò la mente occupata e penserò ad Ashton il meno possibile, così mi affretto a rispondere: «D'accordo, ci sto.»
«Bene! Passo a prenderti alle nove.» Aggancia.
🎉 🎉 🎉
Quando ho finito di prepararmi mi piazzo davanti allo specchio per ammirare il risultato finale, che, devo ammettere, mi piace parecchio. Ho deciso di non truccarmi molto, solo un filo di mascara, dell'eyeliner e un rossetto nude. Per quanto riguarda i capelli, ho pensato che arricciarli un po' non sarebbe stato male, e in effetti avevo ragione. Indosso, invece, ho optato per un vestito a tubino nero, con uno spacco che lascia scoperta una parte della gamba sinistra, mentre ai piedi ho scelto degli stivali del medesimo colore, alti circa fin sopra al ginocchio.
Qualcuno forse avrà da ridire sul mio outfit, ma c'è una motivazione ben precisa riguardo al perché ho scelto di vestirmi proprio così. Mentre mi stavo truccando mi è arrivato un messaggio di Luke, nel quale mi avvisava che alla festa è stato invitato anche Ashton, quindi molto probabilmente lo vedrò e dovrò essere il più bella possibile.
Scendo al piano di sotto nello stesso momento in cui Luke bussa al campanello. Guardo l'orario sul cellulare e mi meraviglio nello scoprire che è stato puntuale come un orologio svizzero. Mio padre va ad aprire prima che riesca a farlo io, e Luke non perde tempo nel presentarsi, per poi avvisarlo che è venuto a prendermi per portarmi ad una festa. Non sembra per niente in imbarazzo e a un tratto mi appare tutto come un déjà-vu. Mi torna alla mente il giorno del ballo, quando Ashton venne a prendermi e iniziò a parlare con i miei genitori, e pensai che prima di lui solo Sam era stato così simpatico a mio padre. Mia madre ci scattò persino delle foto prima di andare via. Quella notte mi portò a guardare le stelle e dormii persino con lui. Quanto mi manca.
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OBSESSION | ASHTON IRWIN. [COMPLETA]
FanfictionAmber e Ashton sono due facce della stessa medaglia. Acidi, freddi, strafottenti e con la paura di affezionarsi di nuovo a qualcuno. Ma quando due persone sono destinate a stare insieme, niente e nessuno può ostacolare il destino. Tratto dalla stor...
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