抖阴社区

                                    

Mi trascino dietro una valigia che penso che pesi più di me. Ho salutato Link a casa e mi ha accompagnato in aeroporto solo mia madre.
"Non mi far preoccupare troppo...divertiti e evita di metterti nei guai con tua cugina,te l'ho già detto di divertirti?"domanda con un leggero tono di sarcasmo, mi scocca un bacio sulla guancia e mi strapazza un po'.
"Ti voglio bene"mormoro rassicurandola prima di separarmi dal suo profumo dolce di miele che sa di casa,il suo profumo è impresso sulla mia anima come qualcosa di indelebile.
"Io di più piccola pulce. Vai non vorrai mica perdere l'aereo! Chiamami quando sarai arrivata"abbozza un sorriso tirato che sembra quasi chiedermi di non andare via, ma ho bisogno di andare via.
"Si, mamma non perdere d'occhio Link ,sai che tende a cacciarsi nei guai" ammicco nella direzione di mia madre.
"Certo,vai Grace!" mia madre mi spintona invitandomi ad allontanarmi dal punto in cui sono. Mi incammino con sicurezza verso il mio terminal mi volto per salutare mia madre, ma è sparita,probabilmente si sarà rintanata in macchina per piangere come una fontana, la conosco come le mie tasche.

Entro dentro l'aereo e perlustro i vari posti alla ricerca del mio che è il numero 8 lettera A. Fortunatamente lo trovo ed è il posto accanto al finestrino. Non c'è ancora nessuno nei posti accanto che spero vivamente che restino vuoti, mi posiziono sulla mia seduta e mi poggio la borsa sulle gambe. Nel frattempo che l'aereo parta armeggio con i due lembi delle cinture nel vano tentativo di unirli .
"Deve allargare la fibbia"una voce  bassa e roca attira la mia attenzione, un signore sulla quarantina dell'abbigliamento elegante mi osserva divertito. Ha dei grandi occhi verdi molto espressivi, i capelli sono castani e tirati indietro da una fitta patina di gel. Nessuno ha chiesto il suo aiuto ne il suo parere ma devo comportarmi da persona normale ed educata.
"Oh grazie"rispondo leggermente irritata,allungo la fibbia e finalmente collego i due lembi disgiunti
"È il suo primo volo?"prosegue tentando di continuare una conversazione. Si siede accanto a me e allaccia la cintura, perfetto quindi il mio compagno di viaggio è uno strano signore che sembra aver un gran voglia di chiacchierare mentre io preferisco un religioso silenzio da passare ad immergermi nei miei pensieri o magari zittire i miei pensieri con delle cuffie e la musica a tutto volume,con la voce di Sam Tiennesz che copre i miei pensieri o magari con gli Imagine Dragons.
"Si..."rispondo secca , più passano i minuti e più mi sento nervosa. Non sono molto a mio agio con gli uomini. Mio padre ha deciso di scappare prima ancora che mia madre mi partorisse,ha deciso di fare il padre per qualche anno a mio fratello e appena ha saputo del mio arrivo e delle ulteriori responsabilità che avrebbe dovuto sopportare è svanito come fumo che si dissolve e a fortificare la mia sfiducia verso il mondo maschile c'è quel maledetto evento. Un evento in cui le immagini si perpetuano nella mia mente come una melodia infinita che ti entra nella testa.
"La sto importunando?"domanda cauto ,mi sorride dolcemente. Mi trattano tutti come se fossi un bicchiere di porcellana che rischia di rompersi in ogni momento , ma dopo quello che ho vissuto se fossi di porcellana mi sarei già disintegrata , ma sono di ferro devo solo farlo capire al mondo!
"No, non mi sta importunando sono solo decisamente nervosa per il volo" ammetto con voce tremolante,la mia voce doveva uscire più sicura non in questa maniera, ma cavolo è il mio primo volo,sono agitata dannazione!
"Non si preoccupi gli incidenti aerei sono rarissimi,ha maggiori possibilità di essere colpita da un fulmine che di morire su questo aereo"ridacchia divertito, non so se le sue parole mi rassicurano oppure no,sorrido debolmente e osservo fuori. Sono lontana dalla mia campagna, sto osservo un paesaggio completamente diverso abbiamo raggiunto Nashville per poter prendere l'aereo non ci sono altri aeroporti vicini .
"È di queste parti oppure sta tornando a casa?"domanda incuriosito
"Sono di queste parti,ma sto andando a trovare mia zia,lei invece?"domando per tentare di avere un dialogo civile fra due estranei che si scambiano informazioni senza un motivo ben preciso,forse per perdere tempo.
"Sto tornando a casa" asserisce con un volto adornato da un velo di stanchezza. Bene ora cosa dovrei dire,fa bene a tornare a casa?! Mi sistemo sul sedile e osservo le hostess che mostrano i vari modi per evacuare in caso di emergenza e come comportarsi in caso di emergenza,questo non fa altro che mettermi maggiormente in ansia.
"Vuole?"domanda porgendomi una gomma
"No...grazie.."mi sta per caso facendo capire che ho un cattivo alito?inarco un sopracciglio
"Non le sto proponendo una gomma per il suo alito..."ridacchia "ma perché quando l'aereo sta per decollare si tappano le orecchie"continua a sorridermi in maniera rassicurante,sembra che mi abbia letto nel pensiero ,che vergogna!
"Ah...oh non lo avevo pensato,mi dispiace,anzi grazie..." allungo il palmo e me la posa su.
"Cosa fai nella vita?"domanda incuriosito
"Sono un artista squattrinata"ribatto divertita,di tutta risposta l'uomo tutto compito accanto a me mi guarda con un cipiglio "scherzo,in realtà gestisco con la mia famiglia una piccola attività per la produzione di prodotti biologici. Abbiamo una campagna di nostra proprietà..."dove sono nata e ho passato la mia vita fino ad ora aggiungerei "lei invece?"domando incuriosita.
"Sono un manager..."asserisce sicuro di sé mentre continua a scrutarmi incuriosito, cosa vuole scoprire
"Bei bracciali" asserisce facendo cenno con il capo verso il mio polso,sistemo i bracciali per evitare che si vedano i segni sui miei polsi.
"Grazie" mormoro
"Da quando?"continua ad osservarvi come se dovesse essere comprensibile la sua domanda,incrocia le gambe, incrocia le mani e se le poggia sul ginocchio .
"Come scusi?"domando sorpresa non riesco a capire cosa voglio dire
"Da quando lavora?"prosegue come se fosse ovvio,giusto ho perso leggermente il filo del discorso
"Da sempre, ho sempre aiutato in qualche modo,così come mio fratello, non si tratta di sfruttamento minorile..."chiarisco subito "aiutavamo nelle piccole cose, ciò che potevamo fare, ed era divertente. Ora invece è un lavoro vero e proprio"asserisco con un sorriso divertito
"Deve essere bello lavorare in famiglia..."afferma con sguardo assorto
"Già"mormoro mentre riprendo ad osservare fuori dal finestrino. A presto casa

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