抖阴社区

                                    

Adrian

Quelle iridi azzurre che sono come diamanti attraggono lo sguardo di chiunque. Sono delle trappole che ti illudono di ricevere un premio con facilità ma in realtà ti chiudono nella loro intensità e ti mostrano il caos che celano dentro. Ti incantano mostrandosi come fiaba ma in realtà nascondono una tragedia che nessuno riesce a vedere perché troppo attratto dal luccichio. Cosa ti ha ferito così Grace? Mi schizza nuovamente e si allontana. Seguo con lo sguardo il suo corpo dalle forme prorompenti e sinuose che si muove nell'acqua. E' una sirena,i capelli castani,gli occhi azzurri e la sua pelle candida che sembra porcellana è risaltata ancora di più con il chiarore della luna. E' una dea, lei è la Venere di Botticelli, un essere che trasuda perfezione in ogni suo dettaglio,generata da divinità.
"Dovremmo uscire"sorride mentre nuota verso la sponda. Man mano il livello dell'acqua si abbassa. Si alza in piedi rilevando la sua figura in tutta la sua bellezza. Il suo slip nero si è infilato nelle natiche mostrando il suo culo pronunciato ,che ad ogni passo oscilla come un pendolo e il mio sguardo si concentra su quella zona del suo corpo,anche il suo culo ipnotizza come i suoi occhi ,ma la seduttrice più astuta è la sua mente. un'abile giocatrice retorica che sa perfettamente come usare le parole a proprio vantaggio.
Si distende sulla sabbia incurante che i granelli di sabbia attecchiscano al suo corpo bagnato e imperlato dalle goccioline d'acqua. Sostiene il peso sugli avambracci e mantiene la testa sollevata.
"Hai lasciato la tua amica tutta sola alla festa. Sei davvero cattiva Grace"la schernisco. Le sposto una ciocca di capelli e la posiziono dietro il suo orecchio. -Ammiro il suo profilo perfetto, naso all'insù,occhi grandi e azzurri,labbra pronunciate e rosse  che sono un invito alla perdizione, per non parlare della sua pelle candida che attende solo di prendere vita ed essere adornata dai colori. Io la colorerei di rosso con i baci e il tocco della passione .
"Non era sola ma in buona compagnia,non faccio del male alla persone come credi"ribatte aspra. Le sfioro un braccio con l'indice e la sua pelle viene percossa dai brividi "desideri che non ti tocchi, il tuo corpo mi reclama. Dovrei resistergli?"sussurro suadente. Il mio fiato caldo si abbatte contro la pelle umida del suo orecchio, il suo collo viene percosso dalla pelle d'oca,è talmente sensibile.
"Non voglio che mi tocchi"ripete con voce incerta.
"Sei sicura?"sussurro sfiorando il suo orecchio con il mio labbro.
"Sono certa"asserisce sollevandosi improvvisamente in piedi e mettendo distanza fra i nostri corpi.
"Non sembravi così sicura"proseguo alzandomi in piedi e torreggiando sulla sua figura. La sabbia aderisce al suo corpo come se fosse un vestito.
"Ogni parola potrebbe celare qualcosa rispetto al suo mero significato"oscilla come un ubriaca. Mi dà le spalle e si incammina verso il suo vestito. Si nota perfettamente la zona volgarmente rigonfia nei mie boxer non l'ho nemmeno toccata e sono evidentemente eccitato. Scendo con la mano e mi tasto la zona per darmi un po' di sollievo. Si blocca improvvisante e sollevo lo sguardo verso l'alto. E' ammaliata dalla bellezza degli astri. Lei è come le stelle si rivela solo con l'oscurità. Lei è infinito ed è orribile non poter toccare l'infinito ora che è davanti ai miei occhi. Mi avvicino cauto e sono preso dalla smaniante voglia di toccare la sua pelle candida. Sfioro con l'indice la spina dorsale e percepisco per qualche secondo la morbidezza della sua pelle.
"Non sei spaventato dalle mie ombre?"domanda improvvisamente.
"Ognuno di noi ha delle ombre del passato dentro di sé" rivelo. Mi avvicino alle sue labbra carnose. Potrei baciarla e assaporare la sua follia,potrei provare cosa significa toccare un'opera d'arte,ma non la toccherò non prima che lei mi abbia dato il suo consenso. Non rubo ma una volta che ho preso qualcosa non la restituisco più. Il suo seno si solleva e abbassa al ritmo del suo respiro concitato. I suoi occhi dicono altro rispetto al suo corpo. Il suo corpo parla di sicurezza e sensualità ma nei suoi occhi vedo solo paura,ha paura della mia vicinanza.
"Allontanati"mi spinge con le mani.
"Perché hai così tanta paura che qualcuno possa toccarti?" domando.
"Nessuno può toccarmi senza il mio consenso"scandisce ogni parola della frase "non chiedermi il perché ma accontentati di quello che sai perché altro non saprai"prosegue prende i suoi sandali e se li infila velocemente.
"Dove scappi Grace? Hai sempre voglia di andar via quando qualcuno si avvicina più del dovuto? Oppure lo fai solo con me" abbaio alle sue spalle.
"Non urlare con me. Non mi intimidisci e non cambia il fatto che io abbia deciso di andar via"ribatte aspra, afferra la sua tuta e se la infila frettolosamente privandomi della possibilità di potermi beare del suo corpo.
"Come sei arrivata qui?"proseguo prendo il cellulare dal mio pantalone e noto che sono le quattro. Non posso lasciarla andar via sola a quest'ora , soprattutto in questa zona.
"Sono arrivata in macchina..."asserisce "con Kristin" aggiunge e prende il suo cellulare "cavolo è tardissimo"si porta una mano sulla fronte con fare esasperato. Si incammina sulla sabbia.
"Dove vai piccola Grace?"domando ancora
"Torno a casa" ribatte.
"Come?"non ci sono pullman e a meno che la sua amica non l'abbia aspettata l'unica possibilità che ha è di tornare a piedi.
"A piedi"immaginavo,scuoto la testa divertito e afferro la mia camicia dopo essermi messo i pantaloni e le scarpe.
"Vieni con me senza fare storie"ribatto
"Non verrò con te..."asserisce con fare nervoso
"Oh si che lo farai e anche in fretta
"No"risponde puntando i piedi sulla sabbia
"Mi autorizzi a toccarti?"domando con un ghigno stampato sulla faccio
"Come scusa?"Mi osserva perplessa non le do il tempo di reagire che mi abbasso all'altezza delle sue ginocchia e la carico in spalla.
"Lasciami immediatamente troglodita!giuro che mi metto ad urlare"mi minaccia scalciando l'aria con le gambe.
"Fa quello che vuoi ma qui non ti sentirà nessuno quindi sprecheresti solo fiato"le rivelo con franchezza.
"Se sposti quelle mani giuro che te lo taglio"afferma con rabbia.
"Mi piacerebbe che poggiassi quelle belle mani proprio lì"la schernisco.
"Depravato smettila,giuro che appena mi avrai messo a terra me la pagherai"urla e si dimena.
"Non vedo l'ora principessa"sorrido divertito e trascino il suo corpo a come un sacco di patate.

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