Apro lo sportello della mia macchina e con poco garbo la getto sul sedile e le chiudo lo sportello. Mi siedo sul sedile del guidatore. Entro dentro la macchina mi sferra una gomitata sullo sterno ben assestata. La guardo in cagnesco e mi mordo il labbro per evitare di reagire a modo mio,cazzo!
"Sei impazzita?"urlo nell'abitacolo .
"Ti ho detto di non toccarmi!"mi urla contro con fare isterico .
"Ti ho chiesto il permesso infatti"ridacchio divertito.
"Non ti ho dato una risposta!"ribatte incrocia le braccia al petto e fissa la strada "non farlo mai più"aggiunge guardandomi male.
"Grace smettila di fare i capricci. Ti sto offrendo un passaggio a casa,ho trasportato il tuo bel culo bianco fin qui e ti lamenti?"borbotto girando gli occhi al cielo. Infilo la chiave nel quadro e avvio la macchina.
"Nessuno ti ha chiesto di farlo"ammette con sguardo serio e duro.
"Volevi andartene in giro alle quattro di notte,sola,mezza nuda,per una strada poco frequentata. A meno che tu non volessi essere rapinata o ancora peggio violentata era la scelta giusta da fare. Di sabato sera in questa zone ci sono in giro solo ragazzi ubriachi che non si fermano davanti a un no"abbaio facendo rimbombare la mia voce all'interno dell'abitacolo della macchina. Schiude gli occhi in due fessure e poggia la testa contro il finestrino come segno di resa.
"Non sono una tua responsabilità"mormora con aria affranta.
"Ma tu non sei molto responsabile"ribatto scuotendo la testa infervorito.
"Non è vero, non ti conosco e per le tue battute potresti essere anche un maniaco chi mi assicura che tu mi stia realmente portando a casa?o che non mi farai del male?"ribatte con un sorriso tirato e voce carica di rabbia.
"Non puoi saperlo. Devi fidarti di una maschera"sorrido divertito tentando di far funzionare quei due neuroni ancora reattivi anche se uno è leggermente stordito dall'alcol e l'altro sta ancora pensando a come il suo intimo le risaltava il suo fisico sinuoso da dea. Non ho possibilità in questo momento contro di lei. Il mio cervello non connette e lei pretende da me una reattività che non ho,non so come andrà a finire questa discussione. Osservo il suo profilo perfetto,come le labbra sporgono dal suo viso dalle linee delicate. E' stata creata con la polvere degli astri splende della stessa bellezza,ma ciò che rapisce sono i suoi occhi di ghiaccio che ti trasportano nel suo caos. Lei mi porta in un'altra realtà che non è il mio caos ma il suo che sembra essere molto più complesso. Diffida di tutti ma voglio che si fidi di me. Voglio la mia cosa impossibile e lei lo è, è una sfida per me. Piccola Grace non sai in che guaio ti stai cacciando. Stai attirando con tua magia un'anima vuota che sa essere un'abile seduttrice. Non sono come gli altri , io sono la maschera, sono la magia che tutti vorrebbero vedere.
"Dove stai andando?"domanda improvvisamente assorto com'ero nei miei pensieri non mi sono reso conto che stavo facendo la strada per andare a casa mia invece di quella per andare a casa sua.
"Una strada più breve"mento spudoratamente.
"Tra attori di una stesso film si comprende quando l'altro improvvisa ed esce dal copione"asserisce per farmi capire che ha capito che sto mentendo.
"Sei una rottura. Tu con la tua lingua tagliente, mi sono distratto,ho sbagliato strada sei contenta ora?"borbotto scuotendo la testa.
"Si ,sono più che soddisfatta"ridacchia divertita.
"Immaginavo ti piace vincere facile?"domando .
"Sembri lo spot pubblicitario dei gratta e vinci"continua a ridacchiare mettendo in evidenza i suoi denti bianchissimi e perfettamente allineati. Si formano sue piccole fossette sulle guance e gli occhi si dischiudono. Mi soffermo su ogni dettaglio. Alla fine sono i dettagli a fare la differenza sono quelli a distinguerci, ogni dettaglio ci differisce dal resto dei sette miliardi di abitanti su questa terra. Ho conosciuto tante donne nella mia vita,tutte diverse di bell'aspetto ma nessuna mi ha mai affascinato. Lei è carismatica attirerebbe chiunque con la sua bellezza e il suo intelletto arguto e caotico .
"Sei proprio un musone Adrian"aggiunge girando gli occhi al cielo ,con lei sembra di essere su una montagna russa. I suoi sentimenti sono altalenati come la sua personalità che muta continuamente. Non riesco a gestire me, non riesco a capire come potrei gestire lei, eppure ho voglia di andare a fondo di comprendere cosa nasconde dietro quelle magnifiche iridi raggelanti. Svolto nel vicolo e arrivo davanti alla villa di sua zia,preme un telecomando che fa aprire il cancello.
"Entra, ti offro un caffè. Se non lo vuoi..."prima che ritiri l'invito la interrompo.
"Si offrimi questo dannato caffè. Non ritirare il cazzo dell'invito perché non sopporterei un altro sbalzo del tuo umore e un altro cambiamento di personalità mi sono stancato di giocare con dottor.Jekyll e mister Hyde e compagnia varia"abbaio facendo sfrecciare la macchina nel viale "lo psicopatico della situazione solitamente sono io..."borbotto scuotendo la testa divertito.
"In realtà stavo per dire che se non volevi un caffè potevo offrirti altro, ma va bene"sorride divertita. Inchiodo la macchina facendo avanzare i nostri corpi e ridiamo entrambi come due folli.
"Non mi prendere per il culo"aggiungo riavviando l'auto. La parcheggio accanto una macchina fucsia scintillante che sembra appena uscita dal cartone di Barbie .
"Non prendo mai in giro"aggiunge sorridendo.
"Sei una tremenda bugiarda piccola Grace"sorrido divertito e scendo dalla macchina pronto per il prossimo round.N/A
Ed eccomi qui con voi per un nuovo aggiornamento a sorpresa😜-Come credete che si evolverà il secondo round ?
-Ci sarà il tanto atteso bacio?
-Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una 🌟
Un bacio a tutti voi 😘

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RomanceAdrian e Grace, sono stati distrutti dalla vita in modo diverso. Entrambi sopravvivano ma hanno smesso di vivere. Tutto cambia con il loro incontro. La follia che anima le loro menti, inizia ad animare la realtà. Insieme iniziano a rincorrere la...
Capitolo 11
Comincia dall'inizio