抖阴社区

                                    

Grace

Mi rotolo nel letto insieme ai fogli dei miei appunti. Lancio un' occhiata verso i miei quadri che sono ancora in punizione rivolti verso il muro. Sono distratta penso continuamente al mio ultimo battibecco con l'anima vuota. Ho vinto lo scontro ma non la guerra,sono sicura che sarà pronto a vendicarsi,lui è come me un calcolatore e immagino già che stia pianificando nel dettaglio come vendicarsi. Devo mantenere le mie difese alte ed evitare di cadere in uno dei suoi tranelli. Joseph mi ha raccontato che gli hanno dato fuoco alla macchina, sia io che lui sappiamo chi è il colpevole ma non abbiamo abbastanza prove. Fa i suoi lavori senza lasciare traccia. È vendicativo quanto me ed è questo che mi preoccupa. Osservo il mio polso nonostante sia passata una settimana dal nostro scontro ci sono ancora i segni delle impronte delle sue dita. Ha perso il controllo, la rabbia lo stava dominando lo potevo vedere dai suoi occhi la sua stretta intorno al mio polso si faceva sempre più stretta e dolorosa. Non si rende conto del male che fa quando è preso dall'impeto della sua rabbia ma quando la sua ragione ha ripreso coscienza mi ha lasciata scivolare via dalle sue mani. Era arrabbiato e subito dopo spaventato dalla sua stessa reazione fuori controllo,lui è me, io sono lui. Dobbiamo starci alla larga,non possiamo essere conoscenti, né amici né amanti. Noi possiamo essere solo anime vuote e solitarie che camminano per le loro strade senza mai incontrarsi. Ritorno su i miei appunti e tento di trovare un minimo di concentrazione. Il decadentismo è interessante ,gli artisti decadenti ripudiano la ragione non per il sentimento ma per la conoscenza di qualcosa di nuovo e oscuro il subconscio. L'urlo di Munch,un'urlo interiore,che nessuno sente,nessuno ascolta e nessuno capisce. Non si sa se sia l'urlo dell'artista oppure se rappresenti l'urlo esistenziale,l'urlo di Munch potrebbe rappresentare un attacco di panico qualcosa di incontrollato. Ciò che viene rappresentato è smarrimento uno stato di confusione totale che mette disordine dentro e fuori,so come ci si sente,posso capirlo perché ho provato la stessa sensazione,ho sentito le stesse emozioni finché non è sopraggiunto il senso di vuoto,nessuno poteva capirmi nessuno può capirmi. Ritorno alla realtà e riprendo il mio studio spasmodico , domani dovrò fare un esposizione sull'argomento che ho deciso di trattare, devo curare ogni dettaglio non voglio lasciare nulla al caso. Sono una perfezionista nonostante mi porto il caos dentro. Ho sempre detto di non essere una persona comune, mi piace distinguermi, mi piace essere diversa. Sono un tassello fuori posto che resta distinto dall'insieme, la mia follia è la mia particolarità. Ciò che mi distingue dalle ombre è la maschera. Sono come Alice nella realtà disadatta e dissociata dai comuni mortali, ma Alice per vivere deve restare nella realtà non può vivere nel paese delle meraviglie. In ogni caso quando sei diverso non puoi confoderti con il resto , resti sempre qualcosa di particolare che tutti ammirano ma non possono capire a pieno la tua diversità.Forse sono nata per essere ciò che sono, una combattente con una maschera che la protegge dal mondo, unica, un'opera che si carica di oscurità perché forse non vuole essere capita ma semplicemente ammirata. Una delle tante domestiche che vagano per casa di cui non so nemmeno il nome mi lascia i miei vestiti in stanza. Ho bisogno di comunicare con un altro essere umano giusto per rendermi conto se esisto o magari sono una semplice idea che vaga persa in questo mondo alla ricerca della mente da abitare. Forse sono tutto e niente , sono ovunque e da nessuna parte forse è questo il senso che ha la frase che pronuncia sempre l'altra anima vuota che viaggia con me su questa terra. Usiamo un modo di comunicare codificato , le nostre parole si codificano con il caos che porto dentro, possiamo capirci solo noi due e nessun altro.
"Ciao" mormoro osservando la domestica che si porta dietro i miei vestiti , mi sorride in maniera cordiale e si incammina verso la porta. Sono certa che mi abbia sentito altrimenti non mi avrebbe sorriso ma non capisco per quale motivo a me sconosciuto non abbia risposto. Forse non capisce la mia lingua oppure semplicemente non le andava di parlare con me. Esce dalla stanza e richiude la porta dietro di sé . A quanto pare le ombre che abitano questa terra mi evitano forse perché spaventate , ciò che si nasconde fa sempre paura perché non si sa se sia buono o cattivo , se sia eroe oppure carnefice.

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