I'm evil and alone ?riverdale?

Jughead's pov
Camminiamo in silenzio fianco a fianco verso il locale da cui ho fatto ritorno giusto 5 ore fa, ma mi sembra passato un secolo. Quando ci avviciniamo al Pop's l'alto ragazzo corvino da il via alla conversazione.
<Come stai?>
<Vuoi la risposta scontata e falsa o quella vera?>
<È evidente che non stai bene, ed è comprensibile, quindi dimmi la verità>
<Perchè dici che è comprensibile? Perchè non mi sputi veleno addosso dopo aver letto la tua lettera? Dovresti detestarmi, almeno immagino, data la reazione di Cheryl e Tony e visto che vi stavate frequentando...>
<Io non ho ricevuto nessuna lettera, ho avuto modo di salutarla di persona, ieri sera sono stato con lei, non pensare male, abbiamo solo parlato>
<Aha...>
<Jughead, era sconvolta ok? Ma ho apprezzato la sua sincerità, sia nel dirmi cosa prova realmente per me ma soprattutto per te... Ma posso solo immaginare come tu ti senta, devono averti stravolto le sue parole...>
<Ah, quindi dopo che lei ti ha detto che dopo che mi ha detto di amarmi io sono fuggito e le ho urlato che la odio, tu, e dico TU, sei qui a chiedermi se sto bene?>
<Aspetta cosa?! Non mi aveva parlato della tua reazione. Ma, cavolo, ti capisco amico>
<Oh... cosa ti ha detto esattamente?>
<Mi ha detto che non voleva prendermi in giro, che le piaccio ma che il suo cuore ti appartiene, ma che il tuo cuore è di Betty e che quando ami tanto una persona devi essere in grado di lasciarla andare, per questo se n'è andata. Non se n'è andata per paura di soffrire, ma per evitare che nella tua mente potesse anche solo insinuarsi il dubbio di dover scegliere tra le due, tra lei e la tua ragazza, andandosene toglie la seconda opzione, "costringendoti" a stare con Betty, che ti ma e ti completa, si è messa da parte, si è sacrificata, LO HA FATTO PER TE. Ha abbandonato suo padre, la sua migliore amica e la sua famiglia... quindi il suo amore per te è davvero grande. Sarebbe potuta restare, mettersi con me e provare a metterci una pietra sopra, ha un carattere forte e probabilmente ci sarebbe riuscita, ma tu amico, non so se saresti sopravvissuto ad un forse, ad una probabilità, a tutto quei se. Per questo è fuggita senza salutarti, senza dirti nulla, lasciandoti all'immagine in cui le dici che la odi. Ha fegato quella ragazza> è troppo da assimilare, non riesco a sputare fuori nulla, "il gatto ti ha morso la lingua?", una risata isterica nasce in me, ma resta nella mia mente.
<Jughead, so che non deve essere facile, ma mettici una pietra su, non dimenticarla, questo non se lo merita, ma non rivangare il passato aggiungendo tanti SE, vivi la tua vita e se ti viene alla mente un suo ricordo pensa a lei con il sorriso. Tutto il resto è sbagliato. E ora entriamo a mangiarci un panino, offro io>
<Ahah, scelta sbagliata amico, un panino non mi sazzierà mai> alzando gli occhi al cielo sorride, lo ringrazio per aver sdrammatizato, ma anche per avermi dato un punto di vista più oggettivo sulla cosa. Ha ragione, in tutto quello che ha detto, è bello che non mi abbia fatto pesare il fatto che se ne sia andata per colpa mia, ma lo abbia sostituito con un "Se n'è andata per te". Do voce ai miei pensieri prima di rientrare in casa, ci scambiamo anche un abbraccio fatto di varie pacche sulle spalle. Entrando in casa vedo tutti intorno al tavolo della cucina un po' preoccupati, quando entro mio padre si alza in piedi e le due bionde lo imitano.
<Figliolo, ho una brutta notizia>
<Dov'è JB?!>sono sicuro di aver visto il suo zaino nell'ingresso, non esce mai senza...
<Beh... due cattive notizie...> il suo tono di voce è basso, quasi un sussuro, mentre parla la sua voce è spezzata, un vortice di paura mi pervade, come se nel profondo sapessi cosa è successo.
<Jughead, mettiti comodo... penso sia meglio...> è Alice a parlarmi, nel mentre Betty mi si avvicina e mi circonda la schiena con un braccio mentre mi accompagna sul divano.
<Vedi Jugh, JB... lei...>
<È stata rapita> gli viene in aiuto Alice.
<Si e... è molto probabile che l'accaduto sia collegato all'evasione di...> Tutto diventa nero e confuso, penso di essere svenuto. CAZZO!
Sophia's pov
Ho attraversato il confine e cavolo se fa freddo, la cosa mi rincuora perchè adoro le basse temperature. Mi sono subito diretta ad un B&B in zona, un luogo abbastanza squallido e dopo aver visto un uomo ubriaco che ha tentato di avvicinarmisi sono rimontata in sella e sono andata via.  Viaggiando sulla strada di un paesino rallento e il mio sguardo viene catturato dalla scritta luminosa di un pub, visto l'orario decido di entrare a bere una birretta, nulla di troppo forte. King si lascia fare un po' di coccole dal proprietario del locale che è deserto. Visto che King sembra fidarsi decido di parlarci.
<Mi scusi, Jack, posso chiederle se conosce un luogo dove posso alloggiare nelle vicinanze?>
<Certo signorina, in fondo alla strada c'è un hotel abbastanza discreto e accettano anche gli animali>
<Grazie mille e complimenti per la birra artigianale> gli lascio una consistente mancia e lui mi sorride grato, lo saluto con una mano e mentre esco il telefono nella giacca inizia a vibrarmi.
<Digame papi>
<Ahi mija, mi dispiace dirtelo così, ma l'arpia è fuggita. La prigione è stat assalita da numerosi uomini e molte delle guardie non ce l'hanno fatta>
<O mio Dio, te stai bene? Non mi è mai piaciuta quella donna...>
<Sto bene, fortunatamente non ero a lavoro a quell'ora>
<Ottimo, allora nulla di cui preoccuparsi, sarà già scappata lontano visto che è ricercata>
<Ti sbagli, senz'altro sarà lontana ma, non so se dirtelo...>
<Che cosa ha fatto quella strega papi?>
<Lei ha rapito Jelly Bean Jones, lo ha fatto oggi all'ora di pranzo. Abbiamo già  setacciato la zona con lo sceriffo e la polizia, ma sta subentrando anche l'FBI...>
<CAZZO!>
<Non è sicuro, ma è probabile che Charles abbia delle salde conoscenze e riesca a manovrare il caso e rallentare le ricerche oppure provare ad ammaliare i Jones, non è sicuro, ripeto, ma è molto probabile>
<Non sarebbe il primo caso...>
<Cosa vuoi che faccia?>
<Metti sotto scorta la famiglia Jones con i tuoi Capò, ma fai si che non se ne accorgano. Tieni in salvo anche la nostra famiglia papi, quella svitata aveva degli accordi anche con te e potrebbe vendicarsi, ah, anche Mantle, non si sa mai>
<Tu odi quel ragazzo...>
<Nah, odio me stessa quando si tratta di quel ragazzo, ma anche fosse non si merita la morte>
<Ok, altro da dire?>
<Solo... sii cauto, io setaccerò il confine e farò uso di un po' di contatti, quando sali sui ring conosci tanta gente tosta da tutte le parti del mondo e la mamma aveva tante conoscenze>
<Buona fortuna mija>
<Me ne servirà, un beso papi>
Riaggancio la chiamata e mi prendo un attimo per concedermi di impanicarmi, giusto trenta secondi, poi mi focalizzo sul da farsi. I capò attuali di Hiram li conosco, sono abbastanza affidabili, li ho scelti di mano mio, ma quando si tratta di soldi non si sa mai...
Hiram però non è al top con la sua malattia, non so se riuscirebbe a impugnare un'arma... gli scrivo un messaggio e gli dico di partire per le Hawaii, di andare tutti a casa di Hermosa finchè non troverò quella viscida puttana. Mantle ha dei buoni pugni e sopravviverà, ma per i Jones ho bisogno di altra gente. Mando a quel paese i miei piani iniziali e contatto SP, chiamerei personalmente anche Cheryl, ma mi urlerebbe in faccia probabilmente.
<Pronto?>
<Pea>
<O mio Dio Soph, stai bene? Dove sei?>
<È irrilevante la mia posizione, so cosa sta succedendo a Riverdale, i rischi sono alti. A rischio sono i Lodge, Reggie e i Jones, gli altri sono al sicuro, ma i capò sono facilmente corruttibili, ho bisogno di gente di cui mi fido. Ti ho già visto all'opera... riusciresti a radunare i più giovani Serpents per creare un fortino in casa Jones?>
<Certo, ma quali sono i rischi esattamente?>
<Porta il mio messaggio anche agli altri allora. La fuggitiva ha conti in sospeso con i nomi appena elencati, è in cerca di vendetta ma a quest'ora sarà fuori dal paese ed è lì che io andrò a cercare. Il caso è stato preso dall'FBI ed il rischio è che Charles ne approffitti per vendicarsi, o dall'esterno attraverso contatti, rallentando il caso o depistando le ricerche, oppure potrebbe arginare il problema alla base, convincendo i Jones ha collaborare con lui. QUESTO NON DEVE SUCCEDERE. Solo te e mio padre avete questo numero, non condividerlo con nessuno, per favore>
<Certo, ti tengo aggiornata, anche se sembri già sapere molte più cose di me>
<Grazie Pea, buona fortuna>
<Buona fortuna anche a te>
Riattacco la chiamata e rientro nella locanda.
<Ehi Jack, hai una cartina?>
<Parli delle vecchie mappe?>faccio cenno di si.
<Si in casa dovrei averne alcune, a cosa ti serve?!> chiede sorpreso e curioso inarcando un sopracciglio.
<Una caccia al tesoro diciamo...> una caccia alla bestia più che altro... penso tra me e me.
<Hai bisogno di altro?>
<Un pennarello magari>
Dopo una quindicina di minuti lui torna con ciò che gli ho chiesto e per questo gli sono riconoscente. Mentre bevo un'altra buona birra mi accomodo ad un tavolino e ragiono. Sono passate meno di 12 ore dalla fuga, il tempo si riduce se contiamo il rapimento, sono rallentati dalle strade che devono percorrere, non possono passare per le strade principali. Dal penitenziario c'è solo un strada attraverso i boschi e porta a Nord, si devono essere accampati lì. Sono diretti in un paese tipo Toledo, discreto, difficile da raggiungere, luogo poco tecnologico e facile da truffare. Non è stupida e non tornerebbe a Toledo, andrebbero subito a guardare lì. Sarebbe utile indagate un po' in effetti, ma non ho tempo, oltretutto Toledo si trova in direzione opposta a quella che pensavo io. Scorro gli occhi sulla cartina e mentre finisco l'ultimo sorso di birra dal boccale ho l'illuminazione. La strada che ho percorso per andare verso il lago per il mio compleanno costeggiava quel bosco e poi sbucava a Greendale, luogo famoso per lo spaccio e i malviventi. Un furgone o gente sospetta non danno nell'occhio lì, giurerei che oltre al monte dove mi sono fermata io c'è un paesino, controllo sulla cartina ed avevo ragione, peakyland, una cittadina meno sabbiosa e più verde di Toledo, ma il numero di cittadini è simile. Cerco su internet e il paesello viene arricchito da un misterioso gioielliere, OTTIMO. Non ho dubbi e li che sono diretta. Saluto molto grata Jack e dopo aver fatto fare i bisogni a King e aver acceso una sigaretta monto in sella, destinazione peakylands.
GLADIS STO ARRIVANDO.
Spazio autrice
Pubblico solo ora perchè il finale non mi convince. Lo volevo aperto e fino a metà capitolo, giusto all'inizio del pov di Sophia mi piace, ma dalla chiamata con Hiram in poi non mi elettrizza troppo, lo trovo uno spoiler troppo grosso del sequel(che si sta già strutturando nella mia testa), ma tagliarlo lì avrebbe reso il capitolo davvero corto. La metà dei soliti... essendo l'ultimo ci può anche stare che sia più corti. Quindi vi chiedo aiuto lettori e lettrici di "I'm evil and alone", prima di partire con le varie correzioni degli errori di battitura, taglio il finale o lo lascio così?!
Ringraziamenti
Giuro che io, Sophia, sono commossa in questo momento, terminare ufficialmente la mia prima storia mi riempie di gioia e vedere che anche ad altre persone piace mi riempie di orgoglio, se non erro abbiamo superato le 2k letture, che per 50 capitolo possono sembrare poche, ma per una sedicenne che scrive per ingannare il tempo mentre cerca di addormentarsi è davvero tanto. Vi invito a leggere anche Leather Jacket, storia collegata a questa, in quanto i personaggi sono gli stessi ma nella real life, quindi con protagonisti Cole e l'attrice che interpreterebbe Sophia, ovvero una Sophia😅😂.
*funfact*
Si Sophia, con la PH e il mio nome, e lo adoro, è semplice ma ricercato, dato che è nella versione originale latina, e le protagoniste delle mie storie portano spesso questo nome perchè rappresentano una delle mie mille sfaccettature.
Tornando ai ringraziamenti vi do un grande bacio e un abbraccio virtuale e vi ringrazio ancora per avermi sostenuta. Vi chiedo ancora di aiutarmi con il mio dubbio: tagliare o meno il finale.
Soph😈💕🐍