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By _sofiwriter_

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"We'll make it" "All together" "Because together.." "We are stronger." *... More

DEDICATION
GREEN EYES
BOOKTRAILER
ACT ONE
PROLOGUE
CHAPTER ONE
CHAPTER TWO
CHAPTER THREE
CHAPTER FOUR
CHAPTER FIVE
CHAPTER SIX
CHAPTER SEVEN
CHAPTER EIGHT
CHAPTER NINE
CHAPTER TEN
CHAPTER ELEVEN
CHAPTER TWELVE
CHAPTER THIRTEEN
CHAPTER FOURTEEN
CHAPTER FIFTEEN
CHAPTER SIXTEEN
CHAPTER SEVENTEEN
CHAPTER EIGHTEEN
CHAPTER NINETEEN
CHAPTER TWENTY
NEW CHARACTERS
ACT TWO
PROLOGUE
CHAPTER ONE
CHAPTER TWO
CHAPTER THREE
CHAPTER FOUR
CHAPTER FIVE
CHAPTER SIX
CHAPTER SEVEN
CHAPTER EIGHT
CHAPTER NINE
CHAPTER TEN
CHAPTER ELEVEN
CHAPTER TWELVE
CHAPTER THIRTEEN
CHAPTER FOURTEEN
CHAPTER FIFTEEN
CHAPTER SIXTEEN
CHAPTER SEVENTEEN
CHAPTER EIGHTEEN
CHAPTER NINETEEN
CHAPTER TWENTY
CHAPTER TWENTY-ONE
CHAPTER TWENTY-TWO
CHAPTER TWENTY-THREE
CHAPTER TWENTY-FOUR
ACT THREE
PROLOGUE
CHAPTER ONE
CHAPTER TWO
CHAPTER THREE
CHAPTER FOUR
CHAPTER FIVE
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CHAPTER SEVEN
CHAPTER EIGHT
CHAPTER NINE
CHAPTER TEN
CHAPTER ELEVEN
CHAPTER TWELVE
CHAPTER THIRTEEN
CHAPTER FOURTEEN
CHAPTER FIFTEEN
ACT FOUR
PROLOGUE
CHAPTER ONE
CHAPTER TWO
CHAPTER THREE
CHAPTER FOUR
CHAPTER FIVE
CHAPTER SIX
CHAPTER SEVEN
CHAPTER NINE

CHAPTER EIGHT

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By _sofiwriter_

"come on, baby, don't you do that anymore, it's not like the days have never felt so short. 
my nerves, they give me a sign, tell me I'm not fine, mh"


RON STAVA BENE.

Era sdraiato sul lettino dell'infermeria, inerme e debole, mentre tutti i suoi amici erano accanto a lui. Era stato Harry a salvarlo, era stato solo merito suo. Sofia era sparita per qualche minuto, minuti che parevano infiniti in una situazione così delicata. Era stato tutto grazie ad Harry.

"Ottima idea la tua Potter, usare un bezoar, sarai molto fiero del tuo studente Horace"- disse Silente -"hm? Oh si ...molto fiero"

"Credo che siamo d'accordo, le azioni di Potter sono state eroiche, la domanda è perché si sono rese necessarie"- constatò La McGranitt -"già, perché? Questa ha l'aria di essere un regalo Horace, non ricordi chi ti ha dato questa bottiglia? Che, a proposito, ha un delicatissimo gusto di liquirizia e ciliegia, se non è contaminato dal veleno"- affermò Silente con voce sospetta porgendo la bottiglia a Piton -"a dire il vero, a mia volta io volevo darla in regalo"

"A chi, posso chiederlo?"

"A te signor preside"- tutti si guardarono sconcertati, ci fu qualche secondo di silenzio, interrotto da una piccola voce acuta e insistentemente fastidiosa -"lui dov'è? Dov'è il mio Ron-Ron? Ditemi ha chiesto di me?"- urlò Lavanda correndo verso il lettino -"sicuramente"- sussurrò Sofia.

Il suo sguardo si spostò su Hermione che era al fianco di Ron -"che ci fa lei qui?"

"Potrei farti la stessa domanda!"

"Si da il caso che io sia la sua ragazza"

"E che io sia la sua...amica"

"Non farmi ridere, non vi parlate da settimane, bello che tu voglia fare pace con lui, adesso che è interessante"- iniziò Lavanda e Sofia si mise a ridere -"e tu? tu dov'eri quando Ron era presa in giro, quando abbiamo aiutato Harry, quando avevano litigato, quando al ballo erano una frana, quando abbiamo passato Natale insieme. Tu dov'eri Lavanda? Sei solo un piccolo puntino insignificante che presto sparirà"

Harry sgranò gli occhi-"inoltre, è stato avvelenato asina giuliva, e per la cronaca, l'ho sempre trovato interessante"- finì Hermione. Ron emise qualche verso di dolore mentre si svegliava -"vedi? Avverte la mia presenza! Non temere Ron-Ron, io sono qui, io sono qui!"

"Her...Herm...Hermione"- disse ancora con gli occhi chiusi Ron voltandosi verso di lei. Lavanda corse via piangendo, mentre Hermione stringeva la mano di Ron -"finalmente ne fai una giusta"- disse Sofia abbracciandolo -"ehi tu"- disse sorridendo ad Harry.

"Oh essere giovani, e sentire il morso pungente dell'amore. Bene, andiamo via tutti, il signor Weasley è in ottime mani"

Sofia ed Harry si sorrisero mentre Harry le metteva un braccio dietro le spalle attirandola a se -"oh smettetela..."- disse Hermione ai due.

***

Harry iniziò a salire le scale a chiocciola di Hogwarts, la mente ancora intenta a pensare a chi avesse potuto avvelenare quella bottiglia. Doveva essere qualcuno all'interno, abile e abbastanza furbo, ma chi mai avrebbe voluto Silente morto?

Dei passi echeggiarono, diventando sempre più vicini, e poi Harry scorse l'immagine di Draco Malfoy. Si fermò a guardarlo, protetto dall'arcata della scala. E tutto tornò, era stato lui.

Decise di seguirlo, una scelta avventata, ma in un periodo pieno di domande, forse quel giorno avrebbe potuto trovare una risposta. Lo seguì nei corridoi, stando ben attento a tenersi a distanza e a non farsi vedere. Malfoy si avvicinò alla gabbia di un uccellino. Chiuse gli occhi, tirò un bel respiro.

Ma quando Harry arrivò, non c'era nulla davanti a lui, se non un muro vuoto. Se non fosse che in quell'angolo in particolare del castello si trovava la Stanza delle Necessità.

Dall'altra parte di quel muro, Malfoy, ben protetto e nascosto sfilò il mantello all'armadio svanitore. Mise l'uccellino dentro e chiuse l'armadio. Una piuma gli era rimasta attaccata al mantello, la sfilò con una delicatezza che non apparteneva al gesto che stava compiendo e la contemplò con i suoi occhi glaciali.

I cinguettii svanirono, aprì l'anta dell'armadio, e anche l'uccello era sparito. Riaprì l'anta dopo qualche minuto, e l'uccello c'era di nuovo. Era morto.

Il suo morbido piumaggio bianco sembrava più spento, la sua posa era più triste. Perché quell'uccellino non rappresentava solo un'animale.

Il suo sangue scorreva, e macchiava l'anima di un giovane tormentato.

***

"Smettila Ron! Stai facendo nevicare"- Hermione richiamò Ron -"dimmi di nuovo come ho rotto con Lavanda"

"Ehm beh...è venuta a trovarti in infermeria e tu hai parlato. Non è stata una conversazione particolarmente lunga"- Ron fissò i suoi amici prima di parlare -"non fraintendetemi, sono stra felice di essermene liberato ma sembra un pelo fuori di sé"

I quattro si girarono cercando di essere discreti e osservarono Lavanda, i denti digrignati, il viso paonazzo e lo strano sguardo assassino la descrivevano perfettamente -"beh si, lo è vero? Dici di non ricordare niente di quella sera, niente di niente"- parlò incerta Hermione mentre Harry e Sofia li osservavano curiosi.

"C'è qualcosa...ma non può essere"- disse Ron ridacchiando -"ero completamente fuso dico bene?"- e la speranza nel viso di Hermione sparì del tutto, lasciando il posto alla razionale Hermione -"già...eri fuso"

Harry abbassò lo sguardo continuando a leggere il suo libro di pozioni -"Sectum Sempra, contro i nemici"- lesse nella sua mente.

"Harry"- lo chiamò Hermione -"quella è Katie, Katie Bell"

Harry si alzò immediatamente dal tavolo portando così il suo libro di pozioni -"Katie, come stai?"

"So che vuoi chiederlo Harry, ma non so chi mi ha fatto l'incantesimo, sto cercando di ricordare sul serio...ma non ci riesco"- il suo viso lasciò il posto ad un'espressione preoccupata appena i suoi occhi incrociarono una figura dietro di Harry. Harry si girò ed incontrò gli occhi glaciali di Malfoy.

Non l'aveva mai visto così, sembrava malato. Il ciuffo biondo era spento e si accasciava sulla fronte, profonde occhiaie contornavano un viso scavato e pallido. Il serpeverde deglutì prima di camminare velocemente verso l'uscita. Harry non aspettò altro, lo seguì.

Draco si allentò la cravatta della divisa, il suo viso aveva una smorfia dolorosa. Entrò nei bagni, accostandosi ai lavandini, con una mossa veloce si tolse il maglione, preso dal panico aprì il rubinetto dell'acqua lasciando che quel rumore lo calmasse. Alzò lo sguardo verso lo specchio, potendosi vedere nella sua debolezza. Si sciacquò il viso, e la pelle sembrava che stesse bruciando a contatto con l'acqua gelida.

In un momento di debolezza, Draco buttò fuori tutto, iniziò a singhiozzare.

"So cosa le hai fatto Malfoy"- disse Harry spuntando dall'angolo-"una fattura non è così?"

La rabbia prese presto il posto alla tristezza. Un fiotto di luce verde schizzò nella stanza.

I due iniziarono a combattere lanciandosi incantesimi, i tubi rotti iniziarono a riversare l'acqua. Harry si abbassò sul pavimento, cercando di vedere dove fosse, ma Malfoy lo aspettava già lì. Per un secondo Harry riuscì a schivarlo.

I due corsero tra i bagni, all'ultimo si incontrarono uno di fronte all'altro e fu questione di millesimi di secondo prima che uno dei due lanciasse il primo incantesimo.

"Sectum Sempra "- recitò Harry colpendo Malfoy, il ragazzo cadde a terra, e iniziò lentamente a dissanguarsi. Ogni parte del suo corpo iniziò ad aprirsi provocando piccoli gemiti di dolore.

Ed Harry rimase immobile, impietrito, completamente assente.

In un fascio di oscurità arrivò Piton, e dopo l'oscurità seguì la luce. Sofia si sedette accanto a Malfoy ed Harry corse via. 

Non sapeva più cosa gli stesse succedendo. La rabbia era troppa.

"Puoi aiutarlo?"- chiese Piton con voce calma, e dietro quella calma si trovava solo il delirio.

"Ci posso provare, ma non l'ho mai fatto prima"- esclamò la ragazza.

I suoi occhi diventarono pura luce, Sofia mise le mani in mezzo alla pozza di sangue che si era creata, prese un respiro profondo e pian piano dalle sue mani iniziarono ad uscire fiotti di luce che si mischiarono al sangue.

Sofia chiuse gli occhi, mise le mani all'altezza del cuore, e il sangue venne riassorbito lentamente. E se una pozza di sangue era appena stata prosciugata, un'altra se ne andava creando.

Piccole gocce di sangue iniziarono a colare dal naso, dagli occhi, da dietro le orecchie. Squarci tagliarono la pelle vicino ai polsi -"fermati"- le disse Piton -"ho quasi finito"

"Devi fermarti, ora."- disse con voce autoritaria mentre il sangue dorato aumentava sempre di più -"Sofia!"

La luce sparì dalla stanza, Malfoy iniziò a respirare regolarmente, il viso non era più contorto dal dolore, sembrava stesse dormendo.

"Grazie per il tuo aiuto"- disse Piton a Sofia -"Aries?"- silenzio.

"Lumos !"- la luce rivelò un corpo steso a terra.

***

Harry corse nella sala Comune.

Era notte, sui divanetti ad aspettarlo c'erano i suoi amici -"Harry ci hai fatti preoccupare dove eri finito?"-nessuna risposta.

"Harry?"- un respiro affannoso -"quello è sangue? Per Godric Harry cos'è successo!"

"Dov'è Sofia? Sofia era venuta a cercarti"- chiese Hermione -"Harry dov'è Sofia!"- urlò disperata.

"Io..."- il ragazzo provò a formulare qualcosa di sensato -"ehi, va tutto bene, siediti"- disse Ron cercando di mantenere la calma -"dicci cos'è successo"

"Ho seguito Malfoy, appena mi ha visto abbiamo iniziato a duellare. Io...io gli ho lanciato un incantesimo che avevo visto sul libro"- disse indicando il libricino di pozioni che si portava sempre dietro -"ha iniziato a dissanguarsi e poi sono arrivati Sofia e Piton e...io sono andato via. Io l'ho ferito, capite? Stava morendo, lui si stava dissanguando"- Harry iniziò a straparlare.

Hermione gli afferrò le mani -"va tutto bene Harry, non volevi uccidere nessuno, non sei un assassino. Non sei come lui"- Hermione lanciò un'occhiata a Ron -"io rimango con lui, tu vai a cercare Sofia"

Ron camminò col mantello dell'invisibilità per il castello. Raggiunse il bagno e notò una schiera di elfi che pulivano -"cos'è successo qua?"- chiese Ron.

"Chi parla?"- disse un elfo usando uno straccio per proteggersi, iniziò ad agitarlo per aria colpendo il giovane grifondoro -"ahio!"

Ron si tolse il mantello -"cosa è successo qui?"- ripeté.

L'elfo gli porse la mano -"se vuoi sapere, devi sganciare"- Ron gli diede un galeone -"la luce si è spenta"

"Che significa la luce si è spenta?"- domandò Ron allibito -"la luce, la ragazza, si è spenta"

"Che significa spenta!"

"So solo che l'hanno portata urgentemente in infermeria, dicono fosse coperta di oro. Mi chiedo come si sia ferita se era solo coperta di oro"

Ron spalancò gli occhi, il cuore batte forte dentro il petto. La luce, Sofia. Spenta, ferita. Oro, sangue dorato.

Schizzò via dalla stanza correndo verso l'infermeria -"che modi"- sbraitò l'elfo rimettendosi a pulire. Ron entrò in infermeria col mantello dell'invisibilità addosso.

Il preside e alcuni professori era davanti ad un lettino, Ron alzò lo sguardo e la vide. 

Era lei, era Sofia. Distesa su un lettino, inerme.

Una lacrima scivolò sul viso -"ma Albus"- chiese Minerva -"lei ha sempre usato grandi quantità di potere, perché stavolta è rimasta così ferita"- il preside si girò verso di lei -"la vita ha un prezzo molto grande da pagare"- si girò verso Ron e il ragazzo trasalì, come poteva vederlo -"andiamo tutti a dormire adesso. Domani mattina troveremo un po' di luce a cui aggrapparci"

Ron uscì prima che potessero scoprirlo, tornò al dormitorio e racconto ai suoi amici tutto ciò che aveva visto.

***

"Svegliati, Sofia svegliati"- le sussurrò Ecate -"non mollare adesso"- continuò a sussurrarle Ecate accarezzandole i capelli -"non adesso, continua a lottare"

E Sofia non poteva saperlo, ma dietro quel cuore oscuro, c'era in verità ancora qualcosa per cui lottare. Perché in mezzo al vuoto una piccola luce era ancora accesa.

***

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