POV JIMIN:
Ho la testa che pulsa, gli occhi sono chiusi e ho un'immane difficoltà nel riaprirli.
Il mio respiro è affaticato e avverto dolore in tutto il corpo.
Apro finalmente gli occhi, mi guardo intorno e noto subito di essere legato ad una sedia e persino...imbavagliato!
Cosa succede?
Vado in iperventilazione e quasi sento affiorare un altro attacco di panico ma siccome ormai sono abituato a queste reazioni comincio a contare, chiudere gli occhi e prendere profondi respiri. Sento il cuore calmarsi e tento di fare mente locale per ricostruire gli avvenimenti dell'ultimo periodo.
Ero disteso tranquillamente sul mio letto ad ascoltare con le cuffie la musica e controllare il mio profilo instagram siccome era da un bel po' di tempo che non rientravo. Volevo aggiornare il feed con una foto recente del gruppo ma vengo distratto dal suono del campanello che si faceva sempre più insistente nonostante avessi la musica sparata a mille nelle orecchie.
Sbuffo e mi alzo ma non apro la porta prima di controllare chi fosse a bussare così: oltre lo spioncino noto una persona incappucciata. Il mio cuore perde un battito. E adesso chi è? Cosa vogliono ancora da me?
Tremando, tento di raggiungere il cellulare che prima avevo gettato sul letto svogliatamente ma una voce mi fa bloccare, raggelandomi sul posto:<Jimin-ssi so che mi hai visto e so cosa stai cercando di fare. Sai ti facevo un po' più furbo, anzi vi facevo un po' più furbi. Fai un altro passo e il cecchino posto di fronte la tua finestra, sul terrazzo opposto, finisce il lavoro che ha fallito la volta scorsa. Non vuoi rischiare di morire, vero?>
La sua voce, lei: Helena.
<Helena, cosa vuoi ancora da me?> la sento ridere e intimarmi di aprirle la porta, quindi mi do un pizzico sulla guancia per riprendere il controllo di tutte le mie capacità motorie e la lascio entrare. Lei mi rivolge uno sguardo inquietante, quasi soddisfatto per avermi procurato terrore e ansia:<sai piccolo sono curiosa di sapere se Jungkook quando ti scopava, urlava il mio nome o fingeva di godere grazie a te>
Io alzo un sopracciglio, come incredulo di fronte tutta quella sfacciataggine:<se sei curiosa di questo, perché non chiedi a lui? Non sono mica nella sua testa! Adesso, se permetti, vorrei andare a riposare perché come ben sai ci aspettano delle giornate davvero impegnative> ma non faccio in tempo a dire altro che noto entrare un'altra persona, forse un uomo, con il viso coperto da un passamontagna nero e dirigersi a passo svelto verso di me, mettendomi una mano sul viso con un fazzoletto. Cerco di districarmi da quella presa per cercare di non respirare ma sento sempre di più le forze venir meno, la droga credo abbia cominciato a sortire l'effetto sperato.
Prima di perdere definitivamente i sensi, sento soltanto la voce di Helena molto lontana, sussurrarmi:<glielo chiederò Jimin... glielo chiederò il giorno del tuo funerale>
Successivamente, solo il buio.
Adesso, più consapevole di qualche minuto fa, riapro lentamente gli occhi e mi guardo intorno: sono in una stanza poco illuminata e umida, è molto spaziosa come se prima di diventare una "camera per rapimenti o chissà Dio cos'altro", fosse stato un negozio o addirittura un ristorante.
È spoglia, c'è solo un letto senza lenzuola, in lontananza.
Avverto freddo, tanto freddo.
Paura? Adesso non più.
Non ho mai temuto realmente per la mia vita, quello che più mi rende nervoso e preoccupato è sempre e solo stata l'incolumità di Jungkook e se il mio essere qui, mi assicura il suo benessere allora non può fare altro che rendermi sereno e tranquillo.
Dopo attimi che a me sembrarono ore, la porta in fondo alla camera si spalanca, rivelando la figura di una donna. Assottiglio gli occhi per cercare di riconoscerne la figura ma mi sembra di non averla mai vista.
Più si avvicina e più riesco a delinearne i tratti che mi sembrano familiari ma davvero non riesco a capire dove mai avessi potuta conoscerla. Sembra giovane ma non abbastanza da essere definita una mia coetanea, i suoi tratti che un tempo, sono certo, fossero stati bellissimi, adesso sono segnati dalle rughe dovute dall'età che triste avanzava ma sicuramente queste rughe sono dovute anche dalla vita che ha vissuto. I suoi occhi mi sembrano stanchi, tristi ma ciò che riesco a percepire tramite il suo sguardo è anche tanto disgusto.
Per me? Cosa ho fatto a questa donna per causarle un simile odio e disgusto nei miei confronti tanto da obbligarla a legarmi su questa cazzo di sedia? Cerco di liberarmi, agitandomi sulla sedia ma la donna sconosciuta aumenta il passo fino ad avvicinare velocemente il suo viso al mio, alitandomi addosso. Adesso che posso guardare meglio quei suoi occhi color nocciola, quasi mi sembra di specchiarmi in quelli di Jungkook, perché? Perché anche quando la mia vita è appesa ad un filo impercettibile il mio cervello mi ricorda di lui? Forse perché lui è la causa del mio essere ancora qui a lottare contro quella che la gente comune chiama "vita" ma che sinceramente a me, sembra un'eterna battaglia, un inferno sceso in terra.
Mi sento costantemente in bilico, pronto a cadere nel più profondo degli abissi e sarei ben volentieri caduto, mi sarei liberato da queste catene se non ci fossero state due mani forti e virili a sigillare la presa e farmi risalire su.
Lui, sempre e solo lui che è la mia salvezza ed insieme, la mia condanna.
La donna, ancora con lo sguardo fisso su di me, decide di prendere parola:<ed eccoci qui, finalmente incontro colui che ha deviato il mio unico figlio. Come hai fatto? Hai usato qualche sortilegio o semplicemente lo hai minacciato? Sono curiosa di capire come voi checche isteriche, siete capaci di prostrare ai vostri piedi uomini dal calibro di Jungkook. Capisco che hai un bel faccino ma sinceramente non sei nulla di eccezionale>
Io la guardo sconvolto:<lei... l-lei è la madre di Jungkook?>
Annuisce e ride, una risata talmente inquietante da farmi accapponare la pelle:<bhè sì, sono la donna che ha messo al mondo quel piccolo bastardo che non ha saputo nemmeno essere riconoscente dei miei sforzi. Allora Jimin, è così che ti chiami, vero? Credo che prima di procedere con la tua definitiva disfatta, in parte ti meriti di conoscere la verità, non è vero?>
Io non capisco, perché la madre di Jungkook mi avrebbe fatto rapire, avrebbe tentato di uccidermi o addirittura, avrebbe portato a termine il suo obiettivo?
Non riesco a parlare, mi sento privato di tutta la forza e il coraggio di cui sono sempre stato disposto. Sento delle gocce di sudore scendere dalla mia fronte, per cadere liberamente verso il mio mento, forse solo adesso mi rendo conto che in realtà io vorrei vivere. Finalmente mi sembrava di aver trovato il giusto equilibrio, finalmente mi ero ricongiunto con la mia felicità, finalmente avevo creduto di meritarmi una vita che fosse degna di essere vissuta ma solo adesso me ne rendo conto.
Il Karma... crudele demonio.
La madre di Jungkook, vedendomi silenzioso si allontana e si va a sedere di fronte a me, sul letto disfatto e sporco:<bhè Jimin vedo che hai perso le parole? Eppure mi hanno riferito che hai una bella lingua tagliente. Evidentemente ritrovarti di fronte a tua suocera ti ha reso un agnellino. Aspetta cosa dico, suocera? Dio, che orrore! Chiamami anche Jieun, con il mio nome. Visto che non parli mi sembra giusto intavolare una discussione e raccontarti la favola della "buonanotte"> e sogghigna.
Sottolinea la parola "buonanotte" facendo il segno delle virgolette con le dita.
Ha intenzione davvero di uccidermi?
<bene ragazzo devi sapere che ho una repulsione per quelli come voi. Cercate da sempre di far valere i vostri diritti, rompendo le palle a noi poveri comuni mortali. Che diritti vorreste? Volete sposarvi? Oddio. Volete avere il diritto di adottare bambini come fossero vostri? Mio Dio, che blasfemia. Già è troppo che girate liberamente per le strade, fosse per me vi sterminerei tutti proprio come ho voglia di farlo con te. Comunque dicevo, mi sto perdendo in chiacchiere inutili...> tossisce per qualche secondo ma subito dopo riprendere il discorso lì dove lo aveva lasciato:< forse Jungkook, quel figlio ingrato, non ti ha mai parlato di me perché evidentemente tu gli hai fatto il lavaggio del cervello, facendogli credere che essere frocio fosse normale ma lui sa come è cresciuto, sa i valori che da sempre gli ho indotto a perseguire. L'ho picchiato, l'ho mandato da uno psicologo, l'ho lasciato digiunare per giorni per farlo guarire e c'ero riuscita fino a quando non sei arrivato tu e hai rovinato e mandato all'aria tutti i miei sforzi>
Mi sento le forze venire meno. Jungkook aveva subito tutte quelle angherie? Davvero quel piccolo coniglietto ha dovuto superare tutto da solo? Davvero ha dovuto essere costretto a diventare una persona che in realtà non è, da colei che più avrebbe dovuto amarlo e proteggerlo dal mondo? Vorrei correre da lui, abbracciarlo e dirgli che non è sbagliato e che lui merita tutto l'amore che non ha ricevuto in passato.
Lui è come me.
Io ho perso i miei per una fatalità, lui invece si è visto l'amore della madre sgretolarsi tra le sue mani.
Io sono in pericolo ma ciò che più mi preoccupa in questo momento è lui. È lui che deve essere salvato, non io.
Sono un egoista perché ho sempre pensato che la sua finta repulsione per gli omosessuali derivasse da un'insulsa ignoranza e ingenuità, invece la sua personalità è stata da sempre deviata da continue violenze sia fisiche che psicologiche.
Ti prego Dio, tienimi in vita fino a quando non chiederò perdono Jungkook per come mi sono comportato e per come l'ho costretto ad ammettere i suoi sentimenti e a farlo sentire sempre più sbagliato.
Sento le lacrime rigarmi la faccia, scendono incontrollate, ormai sono loro ad avere il potere su di me e non viceversa. Jieun se ne accorge e riprende a ridere, Dio, quanto può essere malvagia questa donna?:<dai Jimin non piangere non ho nemmeno cominciato il racconto e già ti emozioni? Suvvia solo perché ho esposto la realtà dei fatti, ovvero che voi malati mentali non dovreste avere nemmeno la libertà di respirare, ti metti a piangere? Dai piccino smettila, sennò sono costretta a ficcarti una pallottola in testa ancor prima di raccontarti la favoletta. Comunque devi capire che dopo anni passati a cercare di educare il mio piccolo figliolo, sono stata costretta a rinchiudermi in una clinica di igiene mentale, perché mi avevano diagnosticato depressione e schizofrenia. Ti rendi conto? Io malata? Cioè tu che hai questa grave malattia sei libero di deviare giovani ed innocenti ragazzi mentre io, una madre premurosa e attenta all'educazione del proprio figlio, sono costretta a stargli lontano e prendere medicinali che inibiscono la mia capacità di ragionamento? Non è giusto, vero? Comunque bando alle ciance, un pomeriggio prima ancora che la mia vita andasse a rotoli, ero di fronte scuola di Jungkook, ai tempi frequentava l'ultimo anno delle medie e notai una ragazzina spiare l'ingresso della scuola. Non so perché ma quella ragazza catturò totalmente la mia attenzione fino a quando non la vidi cacciare dalla borsa una macchina fotografica e fotografare un punto poco lontano e sai cosa Jimin-ssi? Stava fotografando mio figlio. Da madre mi sarei dovuta preoccupare perché qualche pazza lo stava fotografando di nascosto ma cosa c'era di male? Era una donna, mica un uomo a farlo... per l'amor del cielo! Ormai la mia curiosità era sempre maggiore ed ogni giorno, con la scusa di andare a prendere Jungkook a scuola, mi soffermavo a guardare quella piccoletta che guardava con ossessione il mio amore, fino a quando, un giorno non mi avvicinai a lei e indovina chi era? Sì Jimin, proprio lei: Helena>
Sono terrorizzato, in quali casini mi ero messo? Perché la vita di Jungkook mi sembrava una farsa, una rappresentazione di un dramma ma di quelli scadenti? Non volevo ascoltare oltre, non volevo sentire il mio cuore spezzarsi per l'ennesima volta durante quella giornata, non poteva reggere ancora e ascoltare quel racconto che somigliava sempre più ad un film horror ma per la madre di Jungkook, questo non era un racconto di paura, bensì una barzelletta:< puoi immaginare che da quel momento in poi ho istruito al massimo Helena, le ho insegnato a diventare la moglie perfetta per il mio Jungkook. Un giorno, aspetta ti racconto questa... un giorno mi invitò a casa sua e sai cosa? Era tappezzata solo di foto di mio figlio. MIO FIGLIO era come un idol per lei, lo idolatrava ed io ne ero profondamente orgogliosa. Lei cresceva e diventava sempre più bella. Ricordo solo che frequentavano entrambi il liceo ma di scuola diverse e mio figlio aveva problemi con qualche materia e ahimè, presi la decisione peggiore della mia vita: ti contattai per fare da tutor a Jungkook. Da lì in poi sentivo di aver perso il mio bambino e sentivo che in parte, la responsabilità era anche mia... insomma, ero io ad averti contattato! Quando ormai tutto mi sembrava perduto mi venne in mente un'idea e suggerii ad Helena di far circolare voci a scuola di una vostra presunta relazione. Conoscevo lui ed avevo imparato anche a conoscere te, osservandoti. Sapevo che quella situazione vi avrebbe allontanati e cavolo, quanto siete prevedibili? Così è stato. Il problema è che dopo un po' fui costretta ad allontanarmi da lui, come ti ho appena raccontato ma prima di andar via raccomandai ad Helena di conquistarlo e quella donna così fece! Ha finto di abitare da sempre in Grecia per inscenare un incontro casuale in un luogo così mistico! Andava tutto a gonfie vele anche se c'era un problemino, che in realtà era abbastanza serio. Me ne parlò una sera Helena, quando veniva a trovarmi durante le ore di visita. Nessuno veniva, sai? Nemmeno quell'inutile e nuovo marito che mi sono trovata! Comunque una sera quella brava ragazza venne in clinica e mi disse, tra le lacrime, che Jungkook gli aveva confidato di avere un problema. Eh sì, non riusciva a raggiungere l'orgasmo durante un rapporto sessuale e che quindi dovevano accontentarsi di qualche preliminare per far godere almeno lei. Cioè mio figlio non smetteva di deludermi, come avrebbe potuto darmi un nipotino? Per fortuna Helena era così innamorata di lui che era disposta a non scopare per il resto della sua vita!>
Che donna volgare ed insolente...:<io continuavo a scriverti minacce per farti cedere, per farti allontanare da Seoul, dalla Corea persino e tu cosa hai fatto? Ti sei scavato la fossa da solo! Sei tornato qui e hai stregato e sedotto di nuovo il mio bambino. Non potevo fartela passare liscia e questo lo sai. Non volevo essere cattiva o ricorrere a metodi così "crudi"ma tu mi hai costretta! E vuoi sapere una cosa? Te la dico tanto né questo segreto né tu uscirete da questa stanza..>
Ricomincio a piangere ma non per la mia vita che è agli sgoccioli ma per tutto lo schifo che ho dovuto ascoltare e per tutto il male che Jungkook ha dovuto subire negli anni per colpa di una donna evidentemente disturbata. Io scuoto la testa e vorrei urlarle di smetterla perché basta, non riuscivo ad ascoltare altro.
Che mi finisse in fretta! Avrei preferito morire subito piuttosto che ascoltare altre parole così affilate come la lama di un coltello!
Lei ride, di nuovo, ride talmente forte che cominciano a scenderle lacrime dagli occhi. Si porta una mano sul viso e tenta di asciugarsele:<scusami Jimin ma è troppo divertente osservare la tua reazione! Il bello deve ancora arrivare, tieniti pronto, ok? Come ti dicevo Jungkook non ha avuto molti rapporti con Helena in questi due anni di relazione e quindi, con lei, arrivammo ad una conclusione: dovevamo drogare Jungkook e annebbiato dalla droga, lo avremmo costretto a fare sesso con lei. D'altronde è uomo, a voi uomini basta semplicemente stimolarvi un poco e subito arrivate al culmine..>
Sono tremendamente ed orribilmente disgustato, sento di dover rigettare tutto ciò che ho mangiato nei giorni scorsi. Vorrei tapparmi le orecchie ma non riesco, sono impossibilitato e quindi mi ritrovo costretto ad ascoltarla:<sai Jimin siccome non eravamo sicure che mio figlio riuscisse ad avere un orgasmo mentre era dentro di lei abbiamo escogitato un piano. Yugyeom lo tieni presente, vero? Bhè si certo, ti sei scopato anche lui! Comunque eravamo entrambe consapevoli del suo amore malato per te e quindi consigliai ad Helena di proporgli un patto: farsi mettere incinta da lui per poi mentire ed imbrogliare Jungkook che, annebbiato dalla droga e dall'alcool, non avrebbe ricordato di aver fatto l'amore con Helena. Una sera quindi lei e Yugyeom hanno fatto sesso e guarda caso lei rimane incinta! Ti rendi conto? Ma la fortuna ancora più grande sai quale fu? Che la sera stessa che Helena ricevette la notizia che aspettava un bambino, Jungkook se l'è portata realmente a letto e quindi lei non l'ha dovuto nemmeno drogare!>
Non riesco, non posso. Mi giro di lato e vomito, non so per quanto tempo ma vomito fino a perdere i sensi.
Il mio cervello non ha retto oltre, se non mi uccide lei credo morirò io tra poco, da solo senza nemmeno provarci.
Lei si alza disgustata ed urla:<cristo che schifo! Dopo, oltre il tuo sangue, devo far pulire anche il tuo cazzo di vomito! Sei vomitevole Jimin-ah! Come ha fatto mio figlio a vederti anche solo lontanamente attraente io non lo so!>
Dopo essermi "ripreso" la guardo disgustato e le dico, non fregandomene delle conseguenze visto che la mia fine era già stata decisa:<sa signora, lei crede di essere nel giusto ma mai convinzione fu così sbagliata. Potrà anche vederci come "malati" o "deviati" ma noi semplicemente ci amiamo e se io avessi avuto l'opportunità di crescere un figlio lo avrei amato incondizionatamente a prescindere al suo orientamento sessuale o dalle sue scelte di vita. Un genitore che preferisce vedere il proprio figlio triste, depresso e drogato ma con una donna piuttosto di vederlo sereno e felice ma con un uomo; può essere davvero definito genitore? Lei si definisce davvero "madre"? Non credo. Lei è solo una donna disturbata che avrebbe bisogno di continue cure. Lei non merita un figlio come Jungkook, meriterebbe lei di stare al posto mio! Adesso mi uccida e la faccia finita, ma lasci che le dico una cosa: la mia morte non guarirà il suo animo ormai perduto e Jungkook non la perdonerà mai, se ne faccia una ragione!>
Lei sembra andare su tutte le furie e si scaraventa su di me prendendomi a pugni sul viso. Avverto dolore ovunque, forse mi ha persino rotto il naso ma a me non importa nulla. Adesso vorrei semplicemente chiudere gli occhi per sempre e raggiungere colui che lassù dice di amarci tutti allo stesso modo e se davvero esiste qualcuno vorrei correre subito lì per chiedergli di salvare Jungkook. Voglio diventare il suo angelo custode.
Vorrei poter fare qualcosa per lui.
Non ho potuto fare nulla per lui mentre ero in vita forse... da morto farei di più?
Talmente i pungi che ho ricevuto, che non ho più sensibilità al viso e alle costole, forse ne ho qualcuna incrinata ma va bene così.
Il dolore è tale che poco mi rendo conto che si è alzata dal mio corpo tremante e si è posizionata un po' distante con una rivoltella tra le mani, puntata verso la mia testa? Bene, almeno è clemente e mi finisce subito, senza ulteriori spargimenti di sangue.
Chiudo gli occhi e non piango nemmeno più, sono pronto.
Pronto a morire per tentare di aiutare Jungkook.
Pronto per amarlo incondizionatamente anche se non potrò più toccarlo o sentire le sue mani e le sue labbra su di me.
Pronto a chiudere per sempre gli occhi con il suo sorriso stampato nella mia testa.
Sento sbloccare la sicura della pistola e rilascio un profondo sospiro ma un rumore, seppur minimo, cattura la mia attenzione. Riapro lentamente gli occhi e noto che la porta alle spalle della madre di Jungkook si apre e rivela una figura che non riesco a distinguere ma ormai non m'importa più nulla. Chiudo di nuovo gli occhi e finalmente sento uno sparo.
La fine è arrivata, finalmente.
Cosa succede? Perché respiro ancora? Perché sono ancora vivo e perché delle braccia mi stanno proteggendo e la mia testa è premuta contro il petto sodo di qualcuno? In preda al panico alzo lo sguardo e lo vedo... Yugyeom si è gettato davanti agli spari, prendendosi le pallottole al mio posto. Sento l'odore del sangue e le lacrime invadere i miei occhi, urlo:<Yugyeom...Yugyeom... cosa cazzo hai combinato? Svegliati, svegliati cazzo!!!>
Lui, debolmente mi sorride e prima di chiudere per sempre gli occhi mi sussurra:<ti amo Jimin, questo è per farmi perdonare da te e mio fratello. Vi amo entrambi e per v-voi... ho dato la mia vita. Ricordati di me>
Chiude gli occhi, per sempre.
Ciao a tutt*,
vi avevo promesso il capitolo di domenica e nonostante l'orario ho cercato di mantenere la promessa!!! Che dire? La verità, disgustosa e macabra è venuta a galla. Ve lo aspettavate che dietro tutto ci fosse la madre di Jungkook???
E Yugyeom...? E Jimin...? Cosa ne sarà di tutti?
Sono un pò tragica lo so, ma il drama ha sempre il suo effetto ;P
vi auguro una dolce notte e... ci vediamo la settimana prossima per il successivo capitolo!!!