抖阴社区

Osservare.

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-Mary... La cena è pronta!
-Arrivo mamma!
-Avvisa tuo padre, lo trovi nella stalla, tesoro!
Corro da mio padre, lo cerco per tutta la stalla, poi per tutta la fattoria, ma non lo trovo.
Guardo il salice in lontananza, lo scorgo a leggere un libro antico.
-Padre! - esclamo avvicinandomi - la cena è pronta.
-Mary... Avvicinati, lascia che io ti racconti una storia.
-Si padre. - mi siedo, poggio la testa sulla sua spalla e lo ascolto.
-Molti anni fa nella mia scuola vi era un principe, un uomo aspro e burbero, ma non era come tutti gli altri principi, era un principe speciale, aveva la vocazione per le pozioni ed era un grande insegnante.
-Ma padre, se era così bravo, doveva essere apprezzato da tutti, doveva essere circondato di mille e mille persone, che gli volevano bene, perché allora era burbero?
-Lui... Lui era innamorato di una donna, ma quella donna gli era stata portata via dal Signore Oscuro e da allora lui non si era più innamorato. Mary, non si vive senza amore, e tu meriti un amore degno di te, degno dell'angelo che sei e sarai.
-Padre, chi era quest'uomo?
-Il suo nome era...

-SEVERUS!
Mi alzai improvvisamente dal letto, madida di sudore. Un sogno, solo un sogno, i giorni felici mi mancavano.
-Signorina Byrne, è tutto a posto?
Il Professor Piton doveva avermi sentita dalla sua stanza.
-Ho udito il mio nome nel cuore della notte, posso esserle utile?
-No, non si preoccupi, professore, era solo un sogno?
-Cosa sognava, signorina Byrne?
Abbassai lo sguardo, in cerca delle parole esatte.
-La mia famiglia, professore. Mia madre è morta da mesi, mio padre è solo in una grande casa di campagna, circondato solo dai suoi animali, e il mio fidanzato è stato ucciso il giorno del diploma.
-Non sono estraneo a questo tipo di dolore. Qual'era il nome del suo fidanzato, se permette?
-Non è importante professore, lui non tornerà indietro e io farei meglio a dimenticarlo, infondo la vita va avanti e comunque non era nulla di serio, eravamo insieme da un solo anno  e io... Pensavo di essere la sua palla al piede.
-Capisco. Torno nelle mie stanze, se ha bisogno di aiuto, sarò ad una porta di distanza.
Fece per andarsene.
-Professore!  Mi chiedevo... Non vorrebbe riavere indietro la sua stanza? Adagiarla in una stanza così spoglia per una persona del suo calibro non è forse degradante?
-No, Signorina Byrne, da secoli questa è la stanza del docente di punta di pozioni, le spetta di diritto.

Mi sentii in colpa, non seppi cosa dire, così lo vidi andarsene. Il suo tono, nel parlare, aveva sempre lo stesso livello di intensità, mi parlava con indifferenza, con la stessa indifferenza descritta nei libri che avevo letto, e forse mi ero sbagliata, ore prima, in infermeria, a captare gentilezza e gratitudine. Avevo la sensazione, adesso, che lui fosse infastidito dal fatto d'esser vivo, ma mia madre diceva sempre che la vita è un dono, e i doni non vanno gettati, soprattutto se preziosi.
E se lui avesse deciso di disfarsi della seconda occasione che gli avevo donato? Era vero, infondo, che non era mia intenzione, non sapevo chi ci fosse sotto quella lapide, ma per Merlino! Non gli avrei permesso di gettar via un'occasione del genere.
Cominciai a riflettere sui discorsi ascoltati in infermeria, la Preside era stata accusata di averlo chiamato codardo, e poco dopo lui era morto per mano del Signore Oscuro, quindi... Quindi non gli avrei permesso di gettar via l'occasione per farsi valere ancora una volta come professore e come uomo. Era pur sempre uno dei principali protettori del Prescelto, no?
O forse ero solo paranoica, forse... Mi sbagliavo? Alla fine non è sempre stato tendente all'indifferenza e a un pizzico di sadismo?
E poi, dopo aver formulato tutti questi pensieri, mi resi conto di avere una necessità, mi resi conto di dover osservare meglio i suoi atteggiamenti, ma questo sarebbe successo l'indomani, in classe, e come avrei giustificato ai miei alunni il suo ritorno? Ma infondo nel mondo magico possono accadere anche meraviglie e miracoli, sì, con un po' di tatto, avrebbero capito.

Mi coricai sul cuscino, chiusi gli occhi e caddi in un sonno profondo, senza sogni e senza ansie.
L'indomani fui svegliata dalla luce del Sole riflessa nelle acque del lago.
Mi alzai dal letto, mi lavai, mi vestii, indossai la mia solita casacca nera e mi diressi in Sala Grande per la colazione. Il Professor Piton era assente, ma il corpo docenti era in fermento, probabilmente la Preside aveva diffuso la notizia e a me sarebbe toccato il compito di concludere il lavoro.
La professoressa Sprite si fiondò verso di me
-Buongiorno, miss Byrne, è tutto vero? Lui dov'è?
La sua genuinità e spontaneità mi misero di buon umore.
-Professoressa Sprite, buongiorno a lei! E' tutto vero, so che le sembrerà assurdo, ma è stato un incidente. Non sapevo nemmeno cosa avevo in tasca, non avevo idea di nulla. E' successo e adesso mi ritrovo in una situazione scomoda, mi trovo a dover sostituire uno dei professori migliori che Hogwarts abbia mai avuto, il miglior studente di pozioni, io che sono nessuno.
-Miss Byrne, sono sicura che andrà tutto per il meglio.
Mi condusse poi verso il mio posto in Sala Grande, fui messa vicina alla Preside Mc.Granitt, che mi sussurrò all'orecchio: -Signorina Byrne, questa è l'occasione giusta per comunicare a tutti l'accaduto, mi creda, sarà un successo, e nessuno la vedrà in malo modo. Il Professor Piton la affiancherà poi durante le lezioni, prenda il tutto come una sorta di... Di tirocinio, signorina, sì, la parola esatta è tirocinio.

Mi diressi, senza proferir parola, verso il leggio, puntai la bacchetta sulla mia gola, sussurrai "Sonorus", e la mia voce divenne alta e possente.
-Gentili studenti, mi rivolgo a tutti voi, a coloro che mi conoscono e coloro che non ho ancora avuto il piacere di incontrare. Ho qualcosa di importante da comunicare. Un grande ritorno attende tutti noi, il ritorno del Professor Piton, che mi affiancherà durante le lezioni e darà valore ad esse con la sua sapienza e competenza. Vi prego di non essere spaventati, non vedrete un fantasma, ma un uomo in carne ed ossa, che per merito del destino ha avuto una seconda chance di vivere e farsi valere, un eroe, un uomo di valore. Vi prego di accoglierlo nel modo più caloroso possibile. Questa mattina non è qui con noi, ma appena inizieranno le lezioni di Pozioni sarà sicuramente presente. Riambientarsi dopo due decenni non sarà facile, vi prego di non accalcarvi davanti le porte per osservare, non si tratta di un circo, non parliamo di un fenomeno da baraccone, esigo rispetto e impegno, come sempre. I prefetti e i guardiani mi aiuteranno a mantenere l'ordine. Adesso vi auguro buon proseguimento e buone lezioni.

Puntai nuovamente la bacchetta alla mia gola e pronunciai "Quietus". Tornai a sedere accanto alla Preside che mi guardava soddisfatta. Un brusio si levava dai tavoli delle casate. Sentii gli occhi addosso, un brivido attraversò la mia schiena. Poi vidi arrivare Oliver, che mi consegnò una rosa nera fra le mani. Mi girai, e feci appena in tempo a vedere una casacca nera volar via dal retro della tavolata dei docenti.
Mi stava forse osservando anche lui?
Non feci molto caso a questo pensiero, ma la rosa era davvero bella.

-Miss Byrne, da dove viene quella rosa? Forse un ammiratore segreto? - domandò ridacchiando la professoressa Sprite.
-Non credo - dissi guardandola e poi continuai - credo piuttosto sia un fiore di gratitudine, il primo e l'ultimo che riceverò, professoressa Sprite.

Così mi avviai verso la classe di Pozioni, pronta ad affrontare un'altra giornata

Dimmi di sì || Severus Snape || Severus PitonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora