抖阴社区

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Quella mattina tutti i notiziari stavano parlando dell'albero caduto sui tralicci dell'alta tensione, sul monte Bukhan, a nord di Seoul

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Quella mattina tutti i notiziari stavano parlando dell'albero caduto sui tralicci dell'alta tensione, sul monte Bukhan, a nord di Seoul.

Stava iniziando a mancare la corrente ovunque nei paesi limitrofi, fortunatamente nel quartiere dove viveva tutto ancora funzionava a dovere.

Nanjoon era appena entrato nel suo ufficio, con una lista di nomi, erano i nuovi testimoni di un caso di frode a cui stavano lavorando.

"Kook se non sei impegnato mi controlli i carichi pendenti di metà lista che io mi guardo gli altri"

Jungkook era rivolto con la sedia verso la vetrata, la neve aveva ripreso a scendere copiosa, i tetti ricoperti da quei minuscoli cristalli di ghiaccio rendevano tutto così bianco e luminoso, che quasi faticava a tenere gli occhi aperti.

Forse non era colpa della neve, non solo, forse-forse era perché non aveva dormito poi così tanto, si era girato e rigirato tra le lenzuola, fino all'alba.
L'immagine di Taehyung, a petto nudo, in bagno, nella tranquillità di casa sua, mentre si lavava i denti, tornava costantemente tra i suoi pensieri.
E non riusciva a smettere di pensare, che forse avrebbe voluto stare lì con lui, invece che uscire con Bora.

Perché si sentiva così attratto da lui?
Non aveva fatto assolutamente nulla per piacergli, eppure non se lo toglieva dalla testa.
Aveva anche quasi discusso con il castano, proprio perché quella sera era particolarmente pensieroso e poco di compagnia.

Quello che era successo dopo poi.. neanche a dirlo, non si era schiodato dal salotto, per aspettarlo.
La cruda realtà gli si era palesata nell'esatto momento in cui, il corvino, gli aveva detto di andare a casa e invece lui, era rimasto.

Il caminetto acceso, il tepore del fuoco che scoppiettava e la sua presenza.
Lui, che non usciva dalla sua testa.

"Kook?
Ci sei? Sei tra di noi?"

Jungkook giró la testa di scatto, quasi spaventato dalla presenza di Namjoon.

"Uh.. hyung scusami, ero distratto.."

"Sempre nel tuo mondo eh.."

Se solo avesse avuto il coraggio di raccontargli che si stava invaghendo del fratello del suo scopamico.

"Quindi? Mi aiuti o no con l'elenco?"

"Si si, dammelo.."

Proprio mentre stava per porgegli il foglio, la luce iniziò a sfarfallare, per poi spegnersi definitivamente.

"Cazzo no!"

La luce esterna illuminava bene la stanza, ma tutti i dispositivi erano andati.

"Provo a chiamare giù in reception, magari è solo un guasto del piano.."

Nam cercó il telefono nelle tasche, compose il numero, aspetto ma la linea non c'era.
Il blackout era appena cominciato.

Un ora dopo erano ancora alla scrivania, parlottavano tra di loro del più e del meno, sperando che la corrente tornasse come per magia, da un momento all'altro.

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