Guardo il paesaggio che scorre dal finestrino del treno, in questo momento sono in viaggio per tornare a Villanova, la mia città Natale. Per questi due anni sono stata a Roma da mia mamma, dopo che lei e papà si sono lasciati ha deciso di cambiare vita e trasferirsi in un'altra città, mentre io sono voluta rimanere qua ad Empoli con mio papà, ma purtroppo o per fortuna la mamma è sempre la mamma e mi mancava troppo averla con me, quindi ho deciso di passare un po' di tempo con lei per vedere come mi trovassi, ma alla fine ho deciso di tornare ad Empoli dove ho la mia vita, la mia famiglia e i miei amici. Mentre sono immersa nei miei pensieri una melodia che conosco fin troppo bene parte dalle mie cuffiette: Ultimo giro, dei bnkr44, nonché mio gruppo di amici. In quel momento inevitabilmente il mio pensiero va ad Andrea e alla prima volta che ho ascoltato questa canzone.
Aprile 2022
"guarda che l'ascoltiamo senza di te" roteo gli occhi all'esclamazione di Marco, getto la terea finita nel cestino e rientro, andando in salotto,
dove mi aspettavano tutti
"tossica" commenta Duccio, ricevendo un dito medio mentre mi siedo accanto a lui
Tra una settimana uscirà l'album "fuoristrada" dei ragazzi e me lo stanno per far sentire in anteprima, prima che io parta per Roma e ci rimanga per i prossimi due anni
"dai dai avviate" esclamo portandomi le ginocchia al petto eccitata e subito dopo Dario pigia un tasto della tastiera facendo partire una melodia***
"ora l'ultima, si chiama ultimo giro" esclama Dario, però mentre lo dice il suo sguardo è fisso su Andrea, che non ha detto niente per tutto il tempo, si è limitato ad osservarmi
Il ragazzo con gli occhiali preme play e la melodia della canzone risuona per tutta la stanza, capisco subito che si tratta di una delle più profonde dell'album appena attacca a cantare la voce di pietro, dopo il biondo c'è Erin, che come la maggior parte delle volte ha la parte del ritornello, che mi colpisce molto, ma la batosta finale arriva quando la voce di Andrea mi arriva alle orecchie"io non tornerò indietro per te
non ha senso da così lontano
non penso che finirà
l'universo ci ha presi in ostaggio"Il mio sguardo, confuso, scatta subito sul corvino, il quale già mi stava guardando, e da come lo fa capisco subito che quella strofa si riferisce a me, a noi
"e se sbando la colpa è tua sempre
che mi inganni con le tue promesse
ma tanto lo sai che non ci crederò
morirò sotto la pioggia
e grido mentre il cielo crolla
lo so non vedi l'ora ma ripenserai a me
morirò sotto la pioggia
vivo per la prima volta
ho un occasione sola"Gli occhi mi si sono inumiditi, le sue parole mi hanno colpito come un coltello nel petto, anzi, forse il coltello fa meno male
Il mio sguardo è ancora incollato a quello di Andrea, lo guardo per qualche altro secondo, poi mi alzo e rapidamente esco in giardinoDopo poco sento qualcuno uscire, e poi affiancarmi, non mi serve girarmi perché so già che si tratta di Andrea
"già non era facile partire, adesso come faccio secondo te?" gli chiedo voltandomi verso di lui, mentre delle lacrime mi scendono sul viso
La sua mano si sposta sulla mia guancia per asciugarmela
"l'ho scritta di getto quando mi hai detto che te ne saresti andata. Ci eravamo promessi che non sarebbe mai stata una cosa seria ma io non ce l'ho fatta, tu mi capisci, mi rendi felice con un solo sguardo, mi migliori le giornate e sapere che per due cazzo di anni non potrò averti fisicamente mi distrugge perché io non mi sono mai affezionato così tanto ad una persona, tanto meno ad una ragazza e per questo adesso ho una paura di perderti che mi mangia, perché con te mi sento vivo per la prima volta nella mia vita. Il mio sentimento per te non si spegnerà mai mimmi, ed anche se da lontano potrà sembrare difficile io ti prometto che ci proverò con tutto me stesso a resistere, l'universo ci ha presi in ostaggio" non riuscendo a parlare, l'unica cosa che riesco a fare in questo momento è sorridere mentre piango come una bambina
"Andrea io ti amo" scherzavo, una cosa sono riuscita a dirla
Vedo negli occhi di Andrea accendersi una scintilla, mi guarda incredulo per qualche secondo poi sorride e avvicinandosi unisce le nostre labbra
"ti amo mimmi" mi dice appena ci stacchiamo, poi io lo avvolgo in un abbraccio
"non mi perderai Andre, io ci sono e ci sarò sempre per te, nel torto e nella ragione, l'universo ci ha presi in ostaggio" sorridiamo entrambi all'ultima affermazioneEravamo piccoli, io avevo 17 anni e lui 22, li avevamo appena compiuti entrambi, lo stesso giorno, il 15 aprile
Adesso io ne ho 18 e lui 23, tra una settimana ne faremo 19 e 24.
Ci conosciamo da quando ne ho memoria, mio padre e suo padre, migliori amici da una vita, ci hanno cresciuti insieme.
I nostri soprannomi ce li siamo dati a vicenda, a lui avevo deciso di chiamarlo Faster perché quando andavamo a giocare al parco facevamo sempre gare di corsa e vinceva costantemente, mentre invece lui mi soprannominò Mimmi perché affermava che il mio nome normale, Matilde, fosse troppo lungo e che Mati fosse troppo scontato.Il giorno dopo l'ascolto di ultimo giro io sono partita e purtroppo non è andata come entrambi speravamo.
Inizialmente ci scrivevamo spesso, facendo diverse videochiamate al giorno, poi sono diminuite, e con esse anche i messaggi, e da lì abbiamo preso le distanze, non sapevo più niente di lui, se non attraverso Instagram o Huda.
Lei e gli altri non sanno niente di cosa è successo quel giorno di due anni fa e forse è meglio così.
Ho paura che quando tornerò a casa non sapremo come comportarci e non ci parleremo.facevi bene ad avere paura
A distogliermi dai miei pensieri è la voce metallica del treno che annuncia che siamo arrivati.
