Era una serata calda, e Madeline si sentiva stranamente leggera dopo il suo primo bacio con Henry. Quella sensazione che provava, quel battito veloce, quel sorriso che non riusciva a trattenere... tutto sembrava perfetto. Ma dietro quella felicità che sentiva, c'era qualcosa che aleggiava nell'aria, qualcosa che nessuno dei due avrebbe potuto prevedere.
Nel frattempo, a casa di Stella, la situazione era ben diversa. Lei e sua madre si trovavano in ospedale, e il cuore di Stella batteva forte per l'inquietudine che la prendeva. Avevano cercato di contattare Henry in ogni modo possibile, ma il suo telefono era spento.
Quello che non sapevano, quello che nessuno di loro avrebbe mai immaginato, era che avrebbero perso per sempre il padre.
Aveva preso una decisione irreversibile quella mattina, e quella sera si era consumato tutto. In cucina, in un silenzio che nessuno avrebbe mai potuto spiegare, aveva posto fine alla sua vita con un coltello affilato. Il senso di colpa per essere stato un padre terribile, per aver provocato sofferenza, per aver rovinato la vita di tutti, lo aveva sopraffatto.
Era stanco di essere un peso per chi amava, e credeva che questa fosse l'unica via d'uscita.
La voce di Stella tremava mentre parlava con sua madre. "Mamma, papà ce la farà?" chiese con il cuore stretto dalla paura. Era abbracciata alla madre, ma le sue parole erano solo un flebile sussurro.
"Non lo so, figlia mia," rispose la madre, cercando di mantenere il controllo mentre stringeva sua figlia tra le braccia.
Nel frattempo, Madeline stava vivendo una serata completamente diversa, ignara del dramma che stava travolgendo la sua amica. Seduta accanto a Henry, sentiva la sua risata, la sua presenza, ma il suo telefono vibrò improvvisamente, interrompendo quel momento di tranquillità. Un messaggio. Un messaggio da Stella.
Madeline aprì gli occhi, leggendo quelle parole che cambiarono tutto: "Henry... tuo padre è in ospedale."
Il mondo di Henry si fermò. I suoi occhi si spalancarono mentre guardava il suo telefono, dove c'erano almeno dieci chiamate perse da sua madre e sua sorella. "Cazzo," imprecò, il respiro che gli mancava.
Madeline, immediatamente preoccupata, prese il suo telefono e corse a chiamare la nonna, chiedendole di accompagnarli in ospedale. Non aspettò nemmeno un secondo, e in pochi minuti erano in macchina diretti verso l'ospedale. Henry era visibilmente teso, silenzioso come non lo aveva mai visto. Durante il viaggio, Madeline cercava di parlargli, ma lui restava immobile, come se avesse il cuore congelato.
Arrivati in ospedale, Madeline corse ad abbracciare Stella, che stava piangendo disperatamente. La sua amica non riusciva a contenere il dolore.
"Henry, sono felice che tu sia venuto," disse la madre di Stella, ma Henry non rispose. Non c'era nulla da dire. Le sue emozioni erano troppe per essere gestite.
Poco dopo, una dottoressa li avvisò che potevano entrare. L'atmosfera era gelida. Il corpo del padre di Henry giaceva senza vita, con gli occhi chiusi. La madre di Henry guardava il marito, cercando di non crollare. Era sempre stata una donna forte, ma in quel momento la sua resistenza stava cedendo. Sospirò, cercando di non piangere.
La dottoressa entrò, e con tono grave disse: "Mi dispiace, ma il signor Miller non ce l'ha fatta. Il colpo che si è dato è stato profondo. Non uno, ma due colpi secchi, molto forti."
Henry uscì dalla stanza senza dire una parola. Non c'era nulla da dire, niente che potesse alleviare quella sofferenza.
Stella guardò Madeline, il dolore nei suoi occhi. "Vai da lui, ha bisogno di qualcuno," disse, e Madeline non esitò nemmeno un secondo. La trovò sul terrazzo dell'ospedale, in piedi da sola, con la sigaretta tra le mani.
"Lasciami stare," le disse Henry, la voce tagliente come un coltello.
"Non posso lasciarti solo in questo momento," rispose Madeline, cercando di avvicinarsi.
"Ah, no? Sono sempre stato solo, sopravviverò," rispose lui, acido, cercando di allontanarla.
Madeline era sconvolta, ma non voleva arrendersi. "Ma è morto tuo padre! Tuo padre!" disse, la voce rotta dalla preoccupazione.
Henry accese un'altra sigaretta, come se quella fosse la sua unica via di fuga.
"Vuoi davvero fumare ?"gli chiese, non riuscendo più a trattenere la sua rabbia.
"Sì, fumo quello che voglio. Non sei nessuno per dirmi cosa fare," rispose, continundo a fumare.
Madeline non si diede per vinta. "Henry, cazzo! Vuoi capire che mi importa di te?"
Henry non rispose, non la guardò nemmeno. La sua indifferenza era insopportabile.
Madeline, con le lacrime che le scendevano lungo il viso, disse: "Henry... tu mi piaci."
Finalmente, lui si girò verso di lei. I suoi occhi erano gelidi. "Grazie, ma tu non mi sei mai piaciuta. Sei solo una copia di tua sorella, ti ho solo usata per colmare il mio ego. Tua sorella mi manca davvero tanto, e tu sei l'unica che me la ricorda," disse, spegnendo la sigaretta con la scarpa.
Madeline tremava, le lacrime non smettevano di scorrere. "Perché mi fai questo?" chiese, la voce quasi un sussurro.
"Smettila e vattene da qui. Non è il tuo posto," disse lui, senza pietà.
Madeline non rispose. Si voltò e andò via, lasciando Henry da solo. Il dolore che provava era insopportabile, ma non riusciva nemmeno a spiegare a se stessa perché avesse voluto restare.
Quando Madeline tornò da Stella, la sua amica le chiese preoccupata: "Amo, che è successo?"
Madeline era tremante. "Ti racconterò tutto, promesso. Ora voglio solo tornare a casa," rispose, e insieme si avviarono verso la macchina.
La nonna di Madeline le diede una pacca sulla spalla, silenziosa, come a volerle offrire il suo sostegno senza parole. Non era il momento di parlare, era il momento di lasciare che Madeline affrontasse tutto da sola.
Arrivata a casa, Madeline vide i suoi genitori sorridere, felici. Era una visione che la faceva sentire ancora più distante dal suo dolore.
"Madeline, hai pianto?" chiese sua madre, alzandosi dalla sedia preoccupata.
Il padre la guardò con attenzione. "Tutto bene, piccina mia?" chiese con un sorriso che non riusciva a nascondere la preoccupazione.
Madeline non riusciva più a trattenere le lacrime. Si lasciò andare tra le braccia della madre, e pianse. "Mamma, avevi ragione," disse con il cuore stretto in gola. La madre capì subito, e la strinse forte, il padre si unì a loro, cercando di consolarla.
Quello che Madeline non sapeva era che quello era solo l'inizio di una lunga, dolorosa tempesta.
Angolo autore:
Raga sto tremando anch'io help ahahah
Spero vi piaccia ....❤️🩹

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SWEAR LOVE - ANIME DESTINATE
Teen FictionPrimo volume della SWEAR SERIES "sarò l 'ombrello con qui potrai proteggerti dalla forte pioggia"- Henry Miller Madeline Collins sta per iniziare il liceo ed è convinta che sarà solo un altro capitolo da sfogliare il più velocemente possibile. N...