抖阴社区

3

10 1 0
                                    

Mi fa male il collo. Mi fa dannatamente male il collo. 

Il mio primo pensiero è che si sia rotto.

L'incidente. L'auto che ruota su se stessa, io che sbatto la testa. 

Questa volta si è rotto, non c'è speranza. 

Nella mia testa risuona un grido. Una voce maschile dall'accento inglese che urla il mio nome come se gli avessi appena spezzato il cuore.

Apro gli occhi di scatto portando una mano al mio petto e quello che vedo è...lo schermo impiantato nel sedile davanti al mio. Sono ancora sul volo che mi porterà in Florida, sono sdraiata sul mio sedile, evidentemente il mio corpo deve essere scivolato durante il sonno, passando da una postura seduta corretta a questa sorta di...non saprei nemmeno come chiamarla. In pratica gran parte della mia bassa schiena è poggiata sul sedile. 

Una posizione che mia madre definirebbe "Da scaricatrice di porto"

Come ogni volta che chiudo gli occhi, ormai da anni, l'incubo che mi perseguita è quello di rivivere da capo l'incidente. In questo caso il dolore che sto provando all'altezza del collo lo rendeva così reale...

Mi ritrovo a cercar di inghiottire un groppo in gola grande quanto un macigno, per scacciare via quella sensazione sgradevole di dosso.

inoltre, c'è quell'urlo. Non mi è nuovo, non è la prima volta che lo sento in sogno, ma ogni volta che è presente mi sveglio con la sensazione che qualcuno mi abbia letteralmente pungolato il cuore con uno stiletto e lo abbia poi ritratto, lasciando il mio organo libero di sanguinare.

Cerco di alzare la testa, ma non riuscendoci giro gli occhi, ritrovando Nathan con la testa posata sopra il mio collo, forse per usufruire del mio cuscino. 

"Nathan" Sussurro. 

In risposta, ricevo solo un piccolo verso. 

"Nathan, devi svegliarti" Un altro verso da parte sua.

Poso una mano sul suo polso, e lo scuoto leggermente mentre lo richiamo ancora, tentando di fargli apire gli occhi. "Nathan." 

Forse per il movimento del suo arto, solo ora apre gli occhi. Mi guarda per qualche attimo, le labbra aperte in un respiro, gli occhi ancora un po' segnati dal sonno. 

Se non mi fossi ripromessa di tenermi lontana dagli uomini, ammetterei con meno fatica che è un bellissimo ragazzo. 

"Octavia?" Alzo un sopracciglio. 

"Già passato di moda Mercoledì?"

Lui fa un ghigno che gli alza solo il lato sinistro delle labbra "Già passato di moda l'essere carina e gentile, Mercoledì?"

"Come prego?"

"Lasciamo stare" Sussurra, poi le sue labbra hanno un guizzo. Rimangono per metà aperte, rendendone ben visibile la forma ed anche la loro apparente morbidezza. 

E perché diamine io gli sto fissando le labbra?

Sento di essere diventata rosso pomodoro, dalla punta dei piedi fino alla nuca. L'ho fatto? L'ho fatto davvero.

Complimenti a te, Octavia. 

Nella mia mente, io sto già picchiando me stessa per quello che ha appena lasciato trasparire.

Sempre che se ne sia accorto, insomma...è pur sempre un maschio.

Mi schiarisco la voce e poi borbotto qualcosa di incomprensibile anche alle mie orecchie "Ehm...mi stavi spezzando il collo, e poi chi ti ha detto che potevi sdraiarti su di me?" 

To the Finish LineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora