抖阴社区

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Io butto giù un sorso, sentendo il liquore scaldarmi lo stomaco, e annuisco.
Sento già la testa leggera, ma la notte è appena iniziata.
Il locale è pieno.
Luci colorate si riflettono sulle onde del mare e la musica rimbomba nei bassi profondi.

Fuori, il vento notturno porta l’odore di salsedine, mentre dentro il profumo di alcool e sigarette domina l’aria.
"Oh mio Dio, questo posto è incredibile!" esclamo guardandomi intorno.
Valentina mi sorride e mi trascina verso il bar.

"Andiamo a prendere da bere!"
Angela e Alex ci seguono, mentre Andrea, si ferma un attimo a parlare con un paio di ragazzi che conosce.
Il suo sguardo incrocia il mio per un istante, ma io distolgo subito gli occhi e mi concentro sul barman.

"Quattro chupitos di tequila!" ordina Vale con un sorriso malizioso.
"Se domani non mi sveglio, sarà colpa tua." commento ridendo, mentre prendiamo i bicchierini e li battiamo sul bancone prima di buttarli giù tutti insieme.

Il Jäger, la tequila e il prosecco stanno facendo effetto.
Mi sento euforica, leggera.
Balliamo in mezzo alla pista, persi nel ritmo della musica.
Alex si muove a caso, ma con uno stile che lo fa sembrare comunque cool.
Angela ride mentre Valentina cerca di convincere il DJ a mettere una sua canzone.

Ad un certo punto sento qualcuno dietro di me.
Non serve voltarmi per capire chi è.
Andrea.
"Ti diverti fiorellino?" la sua voce è vicina, più di quanto mi aspettassi.

Mi giro e lo trovo lì, occhi scuri illuminati dalle luci intermittenti.
Annuisco, cercando di ignorare la strana sensazione che mi ha attraversato prima, quando le nostre dita si sono sfiorate.
"E tu?" ribatto, cercando di sembrare disinvolta.

Lui fa spallucce.
"Meglio ora."
Non so se è l’alcool o il suo sguardo, ma il mio cuore perde un battito.
Usciamo a prendere aria.

Il Boca ha una passerella che porta direttamente alla sabbia, e la brezza notturna è esattamente quello di cui ho bisogno per non sentirmi completamente ubriaca.
Andrea è accanto a me, con una sigaretta tra le dita.

Me la passa senza dire niente, e io la prendo, aspirando piano.
Non so perché mi abbia seguita, ma per la prima volta non mi dà così fastidio.
"Grazie."

Lui annuisce, guardando il mare.
Per un attimo restiamo in silenzio, solo il rumore delle onde e la musica lontana in sottofondo.
Poi lo sento ridere piano.
"Cos’è?" chiedo, incuriosita.

"Niente, è solo che… non avrei mai pensato che saresti riuscita a parlarmi senza insultarmi, o peggio."
Lo guardo, confusa.
"E questo che significa?"

Si stringe nelle spalle.
"Solo che certe notti riservano sorprese."
Mi sorride in quel modo che mi fa sentire un po’ più brilla di quanto già non sia.
E mentre la notte avanza, qualcosa mi dice che questa serata sarà difficile da dimenticare.

"Torniamo dentro." mormoro, spegnendo la sigaretta nel posacenere, e allontanandomi a passo svelto.
Dovrei odiarlo, dovrei essere arrabbiata con lui per avermi rubato il posto ad X-factor, per starmi attaccato anche quando non vorrei.

Eppure, infondo, so che non mi dispiace.
Non so se sia l'alcol che mi stia dando alla testa, ma baciarlo, qui, adesso, non farebbe nemmeno così schifo.
Torniamo nel locale, e le luci dei faretti mi accecano.

Ci mettiamo poco a ritrovare il resto del gruppo, ma Andrea non mi perde di vista nemmeno un attimo.
La musica è ancora più forte di prima, un ritmo pulsante che fa vibrare il pavimento sotto i miei piedi.

Andrea è dietro di me.
Lo sento anche se non lo vedo.
È una presenza costante, ingombrante.
O forse è solo la mia testa che non riesce a ignorarlo.
"Ehi, Gaietta!" urla Angela, agitando un nuovo vassoio di chupitos.
"Uno per te!"

Non so se sia una buona idea, ma ormai la serata ha preso una piega ben precisa.
Prendo il bicchierino, lo alzo in aria e lo butto giù tutto d’un fiato.
Il calore dell’alcol mi scorre nelle vene, mescolandosi con l’adrenalina.
Mi giro di nuovo verso la pista e, questa volta, Andrea è lì, proprio davanti a me.

"Ballerai almeno una canzone con me, fiorellino?" mi sfida, inclinando appena la testa.
"Nemmeno se fosse l’ultima cosa da fare sulla terra."
Lui ride, scuotendo la testa.
"Dai, solo una."

E forse è l’alcol, forse è la musica, forse è il fatto che sono stufa di combatterlo ogni secondo… ma alla fine cedo.
Andrea mi prende per la mano e mi porta al centro della pista.
Le luci cambiano colore, sfumando in tonalità più calde mentre le casse pompano una traccia reggaeton.

Le sue mani si posano sui miei fianchi, con un tocco sicuro ma non invadente.
Io mi lascio andare al ritmo, lasciandomi guidare senza pensarci troppo.
E il problema è che ci viene naturale.
Come se avessimo ballato insieme da sempre.

Lui sorride.
"Vedi? Non è così male."
"Zitto."
La sua risata è un soffio contro il mio orecchio.
Brividi.
Non so per quanto balliamo.

Secondi, minuti, ore.
Perché quando i suoi occhi incontrano i miei, quando le nostre mani si cercano di nuovo, il tempo sembra smettere di esistere.

E all’improvviso non mi importa più del passato, di quello che è successo a X-Factor, di quello che avrei dovuto provare.
Perché qui, ora, con la musica che ci avvolge e l’odore di salsedine ancora sulla pelle, l’unica cosa che conta sono le mie labbra sulle sue.

Le sue labbra sono calde, morbide, e per un istante il mondo smette di girare.
Il brusio della discoteca, il battito della musica, il sapore dell’alcol sulla mia lingua… tutto si fonde in un’unica, confusa sensazione di euforia.

Andrea non si tira indietro.
Anzi, le sue mani si stringono un po’ di più sui miei fianchi, attirandomi a sé.
È solo un bacio, ma sembra diverso da tutti gli altri.
È una sfida.
È la resa.

È tutto quello che non avrei mai ammesso di volere.
Quando ci separiamo, i suoi occhi scuri mi scrutano con un’espressione indecifrabile.
Io dovrei dire qualcosa, dovrei fare una battuta, ridere, minimizzare.

Ma ho la testa troppo annebbiata, troppo confusa, e le parole mi restano bloccate in gola.
"Vedi?"mormora lui, la voce leggermente roca.
"Non è poi così male."

Lo spingo piano, cercando di mascherare il battito accelerato del cuore con un sorrisetto.
"Non montarci la testa, stronzo."
Lui ride, scuotendo la testa.
"Troppo tardi."

──── SETTEMBRE X ESTRELLA ────

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