抖阴社区

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Pov: Martina
*Maggio*


La campanella è appena suonata e il corridoio si riempie subito. Risate, zaini che sbattono ovunque, richiami da un lato all'altro, il rumore secco delle scarpe sui pavimenti. Io cammino in direzione opposta, cercando tra i volti quello che conosco meglio. E appena la vedo, lo stomaco mi si stringe in quel modo familiare, dolcissimo.

Sofia è davanti alle macchinette, circondata da Flavia, Giulia, Eleonora, Davide e Marco. Sta ridendo, la testa un po' piegata all'indietro, le guance colorate da un'emozione che non conosco ma che mi piace vedere. Ha un modo di occupare lo spazio che è suo soltanto, e ogni tanto dimentico quanto mi basti osservarla per sentirmi meglio.

Mi avvicino con passo tranquillo, anche se il cuore accelera come se fosse la prima volta. Sempre così, sempre.

-Buongiorno, ragazze- dico con un sorriso, guardandole tutte.

-Buongiorno- rispondono in coro, Sofia compresa. Il suo sguardo si blocca sul mio. E nonostante tutto il casino intorno, mi sento al centro del silenzio.

-Vi offendete se vi rubo Sofia per un attimo?- chiedo, cercando un tono scherzoso.

Flavia alza le mani in segno di resa. -Prego, prof-

Sofia sorride, e quel sorriso è solo per me. Le faccio cenno con la testa di seguirmi e lei mi raggiunge con passo leggero. Camminiamo via di qualche metro, quanto basta per ritagliarci un angolo tutto nostro.

-Allora... domani è il gran giorno?- le chiedo, inclinando appena il capo.

Lei alza le sopracciglia. -Ho l'impressione che tu sia più emozionata di me per il mio compleanno-

-Sei tu quella poco entusiasta!- ribatto, accennando a un sorriso. -Dai, avete pensato a qualcosa? Rave party a mezzanotte?-

-Non vorrei farmi arrestare proprio il giorno del mio compleanno- risponde con una risata leggera. -Comunque nulla di esagerato. Le altre mi hanno convinta a fare qualcosa in centro. Pensavamo di andare alla Fontana di Trevi e aspettare la mezzanotte lì. Poi spumante, auguri, solite cose...-

Annuisco. -Ottima idea. Elegante e simbolica-

-La maggiore età si avvicina... e con lei tutta la saggezza- dice, con un sorrisetto ironico. Poi aggiunge, abbassando un po' la voce, come se stessimo parlando di qualcosa che appartiene solo a noi. -Amore... comunque-

-Lo so- la interrompo con dolcezza. -Non devi dirmi nulla. Festeggia come e con chi vuoi. Io ti farò gli auguri a mezzanotte, insieme a tutti gli altri. Anche se... da un po' più lontano-

Lei abbassa appena lo sguardo, poi lo rialza verso di me.

-Poi, quando avrai finito di fare le tue cose da adulta, come brindare e ricevere auguri... potresti, se ti va, passare da me- proseguo.

-Un invito ufficiale?- mi chiede, accorciando la distanza.

-Un invito e basta- rispondo, alzando la mano e sfiorandole il braccio, già intuendo dove stava andando a parare.

-Va bene... valuterò la tua proposta in base ai miei impegni- dice con finta serietà, mentre si allontana lentamente. -Sai com'è, ormai ho un'agenda molto fitta-

-Sofia- la richiamo, solo per sentire il suo nome tra le labbra.

Lei si volta e mi fa l'occhiolino. Poi torna dalle sue amiche, lasciandomi lì con un sorriso stupido e il cuore che mi balla nel petto.

La osservo allontanarsi. È sempre lei, eppure qualcosa è diverso. Forse perché domani, formalmente, diventa una donna. Forse perché io la vedo già così da un po'.

A riveder le stelle (profxstudent)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora