Elara non si era mai sentita così fuori luogo come in quel momento. Provò a ragionare, a distaccarsi emotivamente dalla frase che Draco le aveva appena lanciato addosso, ma non ci riuscì. O meglio, riuscì a mantenere il sangue freddo — a fingersi impassibile, perfino algida — ma dentro di sé si agitava una tempesta.Quando Draco Malfoy le aveva confessato, con un flebile sussurro, di soffrire di attacchi di panico, Elara si era sentita colpita. Non dalla confessione in sé, ma dal modo in cui era stata fatta. Quella debolezza gettata lì come se fosse una piccola fessura di una crepa minuscola della maschera che lui indossava ogni giorno. Non c'era traccia dello stronzo altezzoso e freddo che aveva sempre avuto davanti agli occhi: solo un ragazzo.
Umano e vulnerabile.
E questo la destabilizzava. La metteva in guardia. Per un attimo, temette che fosse tutto un gioco. Una mossa calcolata. Un bluff ben orchestrato per scoprire il suo legame con il libro della Discendenza dei Serpeverde. Sarebbe stato da Draco. Prenderla in giro, illuderla, usare le emozioni come leva per scardinare le sue difese. Ma Elara non era affatto stupida. Anzi, era fin troppo sveglia per non accorgersi di essere manipolata.
Ma questa volta... no. Draco non stava cercando di controllarla. Non stava tramando nulla. Si era semplicemente aperto. In un modo tutto suo, confuso e imperfetto, dolorosamente orgoglioso — ma sincero. E proprio per questo, Elara aveva risposto in quel modo. Gli aveva detto che non c'era niente di sbagliato nel provare certe emozioni. Che essere umani significava anche affrontare la paura, la fragilità ma soprattutto l'ansia.
Gli aveva donato in risposta una frase semplice, forse fin troppo. Che poteva suonare banale o superficiale. Ma dietro, c'era un mondo. C'era il suo pensiero, costruito in pochi istanti e stratificato da mesi di osservazione, scontri e sguardi sfuggenti. Era come se fosse un modo per dirgli: Puoi fidarti. Non ti giudicherò.
Ma di contro, sapeva che Draco non avrebbe capito. Che avrebbe minimizzato, scrollato le spalle o ribattuto con rabbia che lui non aveva bisogno di lei e delle sue stupide attenzioni. Ma sperava che, sotto sotto, quelle parole lasciassero un'impronta. Che lo aiutassero, anche solo un po', a domare quel caos emotivo che gli offuscava la mente. Perché non c'era nulla di sbagliato nell'essere vulnerabili, se prima di tutto imparavi a perdonarti.
Fu proprio in quel momento che Elara ne ebbe la certezza: Draco Malfoy era profondamente insicuro. E quella fragilità nascosta, affondava le sue radici in qualcosa di più profondo. Come ad esempio in suo padre. In Lucius Malfoy. Elara ci avrebbe messo la mano sul fuoco.
«Allora, Piton?»
Ma in quel momento, sebbene il suo cervello le avesse concesso il lusso di arrovellarsi su tutte le premesse, sul perché e il per come avesse reagito o risposto in un certo modo, adesso aveva bisogno che la sua materia grigia funzionasse più veloce del solito.
Draco Malfoy era davanti a lei, con uno sguardo pungente, ed esigeva una risposta a tutto quel mistero.
La giovane Serpeverde pensò che avrebbe potuto mentirgli, raccontargli qualche bugia per depistarlo, ma che senso avrebbe avuto? Ebbe la lucidità di credere che, se Draco era così attaccato a quell'anello, era perché c'era un motivo dietro. Forse lo stesso che gli aveva fatto sgranare gli occhi quando Elara gli aveva confessato che ogni volta che loro due erano a contatto, dentro di lei si creava una strana sensazione, che poi la portava a svenire e ad avere incubi.
Incubi in cui compariva sempre quell'orrida figura.
Sospirò. Gli occhi si posarono nei suoi, intensi, esitanti. Deglutì a vuoto. Le labbra e la gola le si erano seccate e un sottile sudore le imperlava la fronte. Avvertì una fitta alla tempia. Doveva parlare. Raccontargli tutto. Magari così avrebbe compreso. O forse no. Ma almeno avrebbe detto la verità e forse si sarebbe tolta questo peso dallo stomaco, prima di raccontarlo a suo padre.

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L'erede del peccato| Draco Malfoy
FanfictionNel momento esatto in cui la morte lo reclama, Severus Piton esprime un ultimo, disperato desiderio: poter tornare indietro e strappare Lily Evans a James Potter, mostrarle quanto la amasse e vivere con lei. Quando riapre gli occhi, il passato è mut...