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"Certo che sto posto sembra uscito da un film di Lynch"

"Jeongin, smettila di fare citazioni che conosci solo tu"

Eravamo appena scesi dalle macchine e subito mi maledissi per avere indossato la mia solita e amatissima giacca di pelle.

Se credevo che in città si morisse di freddo, qui sembrava veramente di stare in Alaska.

Neanche io come Jisung avevo colto quella citazione, ma sicuramente eravamo in posto inquietante. Il cielo neanche si vedeva per quante nuvole grigie ci fossero in cielo e la nebbia sicuramente non aiutava a capirci meglio.

La schiera di chalet però si vedeva molto chiaramente, una di quelle case che non mi sarei potuto permettere neanche in cento vite.

Ognuno aveva le proprie valigie da scaricare e i propri strumenti, a parte Bin e Christopher che si erano portati solo le bacchette dopo essersi assicurati che il locale avesse già le batterie.

"Sembra il paese dove sono cresciuti i miei nonni, giravano un sacco di brutte storie. Avevo il terrore di andarci ogni volta" continuò a raccontare Han che era talmente riuscito a farsi paura da solo, al punto dal stringersi nel cappotto.

"Considerando la persona che sei adesso, non voglio nemmeno immaginare come fossi da bambino. Secondo me pure il paese aveva paura di te" dopo averlo deriso, Jeongin gli circondò le spalle col braccio senza togliersi il suo solito sorriso beffardo dal viso.

"No affatto, ti posso assicurare che ero un ragazzino tranquillo!"

"Che cazzo è successo poi?!" questa frase la esclamammo tutti insieme.

"Oh, andate tutti a fanculo"

"Che tipo di storie?" chiese curioso Chan, forse l'unico a prestare attenzione a Jisung quando parlava. Oltre al sottoscritto, ma io ero praticamente costretto essendo il suo migliore amico.

"Quella che mi faceva più paura era la storia di questa donna che viveva nel bosco, conosciuta e ammirata da tutti per i suoi lunghi e lucenti capelli neri. Però purtroppo era anche conosciuta per aver sposato un uomo molto violento, con lei e con i suoi bambini.

Un giorno l'uomo uccise tutta la sua famiglia, affogò i suoi figli nel lago e spezzò tutte le ossa alla donna. Da quel momento i forestieri cominciarono ad avvistare lo spirito della donna tutto contorto in quella foresta alla ricerca di vendetta" avevo ascoltato sì e no due parole, ma cominciai a sentire un odore non proprio piacevole al punto da arricciare il naso disgustato.

"L'unica cosa di horror in questo momento è che Bin ha appena scorreggiato" disse Minho facendo scoppiare tutto il gruppo in una grossa risata.

"Secondo me qui troverò l'amore della mia vita" dopo aver guidato per quattro ore senza fermarmi e superando una ventina di tornanti più stretti del buco dell'ultima tipa che mi ero scopato, ci mancavano solo da sentire le stronzate di Changbin.