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Albert e Marlene

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-Albert e Marlene

Un uomo e una donna si scontrano, le loro mano si sfiorano, i loro occhi s'incrociano. Lui gli sorride, lei ricambia imbarazzata. Albert gli fa un cenno con il capo. << Va bene! >> Dice Marlene. Arrivano poco dopo in quella piccola alcova, Albert si avvicina e la bacia sulla fronte, prende la sua mano e la porta al centro della stanza, dove si trova un grande tappetto. Si stendono e si spogliano. Sono occhi su occhi, labbra su labbra. Albert la domina da sopra e la bacia dolcemente, lei chiude gli occhi e sente la sua carne bruciare dalla voglia. La passione li travolge. Sospirano, i loro corpi si muovono in sincronia. Per Marlene l'aria si è fatta irrespirabile, le sue guance bianche si sono accese e i capelli si sono sfatti; Si alza, lo afferra per un braccio e lo trascina sul letto, lo tira sopra di sè. Riprendono a fare l'amore. Le unghie di Marlene affondano nella carne di Albert, ansimano vivacemente e poi si lasciano inondare dal piacere, che li travolge. I loro corpi adesso giacciono immobili l'uno accanto l'altro. La mano di Albert accarezza delicatamente il volto dell'affascinante donna che poi dice: << Ho fame! Andiamo da Stig?>> Lui accetta. Lo tira fuori dal letto e lo incita a sbrigarsi, poi lo trascina dalle scale  tirandoselo per mano. << Dobbiamo fare presto.>> Dice Marlene mestamente. Stig è una trattoria a gestione familiare, si mangia molto bene nonostante l'aspetto esteriore non è proprio gradevole. Dopo aver percorso meno di duecento metri entrano dentro, si accomodano e ordinano due scaloppine. Si guardano in silenzio, poi lui esordisce dicendo: <<Mi ami? >>               << è una vita che ti aspettavo!>> Ripete più volte Marlene. Fine della conversazione. Arriva la pietanza, in perfetto silenzio lo finiscono, Albert infine paga il conto e vanno fuori. Fumano una sigaretta scrutandosi silenziosamente: "Chissà cosa fa nella vita, qual è il suo nome, se è ebrea, se ha un marito, un amante, un sogno..." Pensano entrambi. Una tenue cade su Berlino, Marlene avvolge un braccio intorno alla vita di Albert, avvinghiandolo al suo corpo. Cinque minuti più tardi sono sull'Alexander Platz. "Le luci febbrili dei lampioni, la neve, il tepore dei nostri corpi..." pensa la bella donna. Una vettura passa a qualche metro da loro, sul tetto vi è collocato un altoparlante che annuncia l'occupazione della Francia. Imperterriti continuano a passeggiare come se nulla fosse successo.

<< La temperatura è scesa ancora>> Dice lui.

<< Si, ho freddo io>>.

<< Mi piace la tua pelliccia!>>

<< Mi piace il tuo cappotto di pelle!>>

Sono quasi arrivati sul punto in cui si sono conosciuti due ora prima, li divide solo una decina di metri. Hanno scelto, sempre in silenzio, di lasciarsi lì. Le loro bocche sfiatano. Il loro addio è imminente. Il loro passo si fa sempre più lento. Quei dieci metri sembrano cento. I corpi si avvicinano ancora di più, le mani si stringono vigorosamente, dagli occhi di Marlene si riversa una lacrima. << Come sarebbe bello essere come l'aria!>> Dice lei sospirando. Albert sfiata un "Si, lo so." Arrivano. Lui accende una sigaretta, lei comincia a cercare le sue dentro la borsa e qualche istante dopo si danno le spalle. I loro occhi non si vedono più. Marlene si avvicina ad una vetrina d'un negozio, spulciando con gli occhi a destra e sinistra le pellicce. Albert si poggia con la spalla in un palo cercando con lo sguardo qualcuno dall'altra parte della strada, pare spazientito quando si guarda l'orologio e impreca tra sè. Non so chi dei due se n'è andato per prima, ma so per certo che entrambi non si sono mai voltati per guardarsi.

Albert e Marlene sarannouccisi, pare allo stesso momento, in due posti diversi due anni più tardi. Nonsi incontrarono mai più. 

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Albert e Marlene.Where stories live. Discover now