that message; yoonmin

La mattina successiva, i due ragazzi si alzarono alle sei e mezzo in punto, pronti per andare a scuola

Non che ne avessero chissà quanta voglia, avrebbero preferito di gran lunga rimanere nel letto a dormire e coccolarsi.....e magari fare anche altro

"Mi ero dimenticato che i miei sono a casa, cazzo."

Disse yoongi prima di aprire la porta

"Hey non ti preoccupare, andrà tutto bene mh? Tu fai finta di nulla"

Yoongi sorrise a jimin, stampandogli un bacio al volo sulle labbra, facendo colorite le sue guance

"È incredibile come ancora ti imbarazzi per queste piccole cose"

Sussurrò a pochi centimetri di distanza dal suo viso

"Aishh, muoviti o faremo tardi"

Ridacchiò Jimin dando leggeri pugni sul petto del maggiore.

I due scesero, trovando i genitori di yoongi, già in cucina

"Buongiorno figliolo, buongiorno jimin"

Yoongi ricambiò il saluto con un cenno di mano, mentre jimin restituì il buongiorno facendo un piccolo inchino

"Dormito bene stanotte? Spero che non ti dispiaccia jimin dormire con nostro figlio"

La madre di yoongi guardava il minore da sopra la tazza di latte, nel mentre prendeva un sorso della bevanda calda

"U-uhm, n-no non si p-preoccupi"

Jimin inizió a balbettare, vedendo lo sguardo inquisitore della donna

Yoongi poggiò una mano sulla sua coscia, per farlo tranquillizzare

"È okay mamma, ne abbiamo già discusso e a jimin non reca alcun fastidio"

Il maggiore fulminò la madre con gli occhi, che annuendo, iniziò a scrivere la lista della spesa che avrebbe dovuto fare quel giorno

Dopo che entrambi ebbero finito di mangiare, yoongi fece cenno a jimin di seguirlo, per andarsi a cambiare

"Oh quasi dimenticavo ragazzi..."

I due si girarono in contemporanea

"Oggi io e tuo padre abbiamo il giorno libero, quindi non preoccupatevi di dover comprare il pranzo"

Yoongi non rispose, prendendo semplicemente jimin per mano, e trascinandolo via.

"Che coglioni, ma non potevano essere a lavoro anche oggi?"

Il maggiore aprì con forza le ante dell'armadio, prendendo un paio di jeans e un maglione a caso

"Che ti cambia se sono qua o se sono a lavoro?"

Chiese jimin, innocentemente, guardando la figura di yoongi rovistare nell'armadio.

Il più grande smise di cercare, iniziando ad avvicinarsi lentamente al più piccolo, che si spalmò contro la parete fredda della camera da letto