抖阴社区

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Charles.

Guardai fuori dalla finestra,un sorriso nostalgico a giocarmi sulle labbra.
Erano almeno le dieci di sera,e New York si muoveva frenetica al di fuori della finestra,mentre il grattacielo nel quale lavoravo come assistente di un importante giornalista sportiva,cominciava a svuotarsi.Mentre io ero ancora lí,ad aspettare i suoi voleri e i suoi capricci.Ma ormai era così,lei richiedeva e io,svolgevo ed era l'unico modo per riuscire,un giorno a presentarle qualche mio articolo.
Mi stropicciai gli occhi,con una mano,guardando intorno a me,l'ufficio vuoto,nella penombra,mentre la mia scrivania,davanti alla sua porta era ancora illuminata da quel flebile raggio si luce,che usciva proprio dalla stanza della suddetta donna.
《Vuoi farmi morire di fame?》la signorina Sienna Young uscì dalla sua stanza,poggiandosi alla mia scrivania,mentre io ero ancora di spalle,intento a giocare con una pallina antistress e a rispondere ad un messaggio di mia sorella.
《No.》scattai in piedi,raccattando l'elenco dove avevo scritto i suoi ristoranti d'asporto preferiti.
《Il mio stomaco si sta autodigerendo per rimanere in vita.》si sistemò la lunga coda di cavallo bionda,guardandomi.《Ordina dove lavora quel tuo amico che non ha fatto outing..》che poi Steve outing l'aveva fatto a 16 anni,ma dettagli.
《Steve?》domandai titubante.
《Si,il biondo palestrato.》mi lanciò successivamente un orologio contapassi.《E fa che questo affare segni diecimila passi.》continuò,voltandomi le spalle e rientrando nella sua stanza.《Non voglio che quella becera della nutrizionista parli ancora male di me.》
《Va bene.》
Che poi perchè chiamassi "signorina" una più che quarantenne non l'avevo ancora capito.Perchè non aveva figli?
Era una stronza?Una senza animo?
Forse per quello,ma principalmente perchè la rispettavo da morire.Una donna che dal nulla aveva creato un vero e proprio impero.E nonostante tutto stavo imparando qualcosa da lei.Nei modi più assurdi,certo,ma stavo imparando.

《Steve?》affannai,camminando avanti e indietro per lo studio,tenendo in mano,quel dannato conta passi.
《Ehi,Charles,amico mio.》rispose lui,dall'altro lato.《Stai bene?》
《Tutto bene,sono i capricci della Young.》dissi con un leggero fiatone.《Ero in attesa da un quarto d'ora.》
《Lo so,stasera abbiamo il pienone.》mi fece sapere.《Che ti faccio avere?》
《Pasta con crema di funghi e soia.》continuavo a correre per lo studio,mentre il conta passi segnava ancora ottomila passi.《E un hamburger per me.》
《Charles,dovrai mangiare qualcos'altro.》
《Non ti preoccupare,l'hamburger va bene.》lo tranquillizzai.
Io e Steve avevamo frequentato il liceo insieme,dopo di che,io avevo cercato di trovare sbocchi nel ramo del giornalismo.Mentre lui,insieme al suo ragazzo,tra poco marito,Tony,aveva aperto quel ristorante,che gestiva con i suoi migliori amici.Adoravo quel posto.Conoscendo tutti quanti,mi sentivo come se fossi a casa.
《Quanto devo aspettare?》domandai,fermandomi per un secondo.
《Mh..quarantacinque minuti.》sospirò lui.
《Quarantacinque?》urlai quasi,ma mi portai una mano al fianco a causa di una fitta causata dalla stanchezza.
《Mi spiace,Charles.》si scusò.《Ma sai che non posso saltare la fila,Tony mi ammazza e con lui,anche Bucky.》si riferì al suo compagno e al suo migliore amico.
《Va bene,aspetterò questi quarantacinque minuti.》sospirai in fine.《aspetterò qui per sempre》mi arresi.《Grazie sempre,Steve.》aggiunsi.
《Grazie a te.》rispose lui,in una mezza risata,prima di chiudere la chiamata e domandare.《Sempre lì?》
《Sempre qui.》

Erik.
Continuavo a fare avanti e indietro su quel marciapiede,da almeno due ore.La notte aveva invaso New York mentre la mia cravatta che diventava sempre più stretta e la camicia sempre più scomoda.Odiavo dovermi vestire così per andare a lavoro,ma senza quell'abbigliamento Jack,mi avrebbe letteralmente ucciso.
Jack Abrams,uno dei magnati più ricchi di New York,proprietario dei più importanti club della città,azionario di Wall Street e creatore di una quantità impressionante di società.Odiavo quell'uomo che da ormai tre anni aveva schiavizzato la mia vita,ma non potevo farci niente.
Rientrare nelle sue grazie e riuscire ad avere una promozione era l'unico modo per riuscire ad avere un minimo di successo nella vita.
《Aspetto il mio capo.》tentai la via della nonchalance per la decima volta,con il bodyguard di quell'importantissimo club.《Jack Abrams,ha creato Moonblack,la StreetMar-》
《Signore,quest'area è riservata ai soli membri.》rispose l'energumero di cento chili,che presenziava davanti la porta.
《Telefono la mia ragazza.》forse provando la via della pietà,l'avrebbe fatto uscire in qualche modo.《è una modella.》avvicinai il telefono all'orecchio facendo finta di comporre il suo numero.
《Emma,amore.》esclamai.《mi sa che Jack farà-》mi bloccai sulle mie stesse parole e lasciai scivolare il telefono nella tracolla,nel momento in cui vidi uscire Jack,con il telefono vicino all'orecchio,intento a svolgere un'intensa conversazione telefonica.
《Come è andata?》gli domandai,tirando fuori dalla sacca il suo frullato energetico e aprendoglielo velocemente.Prese un sorso e mi guardò,mentre arrivò in quel momento l'autista.《Investirai?》gli domandai.
《Investirò in quella stronzata,solo quando inizieranno a imparare il cinese e a dirmi quanto sono cazzoni in quella lingua del cazzo.》esclamò lui,la voce incazzata.
Male,molto male.
Prese un grosso respiro,facendo un secondo sorso.
《Fa quella cosa.》mi ordinó.
Aveva come metodo terapeutico per calmarsi:immaginare un qualsiasi cibo che lui amasse.
Molto singolare si,lo so.
《Immagina,un filetto di carne alla fiorentina,quella del ristorante italiano all'angolo.》cominciai,mentre lui mi passò nuovamente il suo frullato.《Della crema al tartufo,e patate aromatizzate al punto giusto.》
Lo chiusi,infilandolo nuovamente nella tracolla,e aprendogli la portiera.
《Ci vediamo doma-》
《Tu vieni in ufficio,con me.》
《Vuoi la cena?》
《Ho appena bevuto il frullato,sei per caso impazzito?》mi guardò da capo a piede.《No.》abbassai la testa,chiudendo la portiera.
Sapesse caratterialmente quanto odiavo abbassare la testa davanti ai cazzoni.

Set It Up||CherikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora