抖阴社区

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Severus

"Lei la ama, signore?", chiedo confuso.

"Completamente." risponde tirando su col naso

Una serie di pensieri passa per la mia mente: il mio primo istinto è quello di piantare un pugno al centro del suo volto. Non bastava farmi del male fisicamente e rendermi la vita impossibile: ha anche intenzione di rubarmi l'unica ragione che ho per andare avanti.

Poi il lato più razionale di me prende il sopravvento: e se questa ragazza fosse la chiave di tutto?

E se amandola il Signore Oscuro riuscisse a cambiare? Infondo quello che gli manca sono i sentimenti: se ne provasse potremmo probabilmente estinguere la più grande piaga del mondo magico...

Io probabilmente non troverò mai più la felicità in qualcuno: sono stato innamorato una volta, da giovane, ma lei ha scelto un altro. Ho avuto il privilegio di amare una seconda volta, mi è stato concessa da chissà quale entità celeste una seconda possibilità, e per quanto io sia stato felice con lei e sia riuscito a trovare la serenità dopo molto tempo, troppo tempo, so che il mondo non ha bisogno della mia felicità: ha bisogno di evitare guerre e tragedie. 

Queste parole escono come un sospiro: "E allora glielo dica e sarete felici". Ed ecco la mia felicità che fugge via da me. La vedo andare lontano, per la precisione in quella stanza del secondo piano. Rivolgo uno sguardo a quella vetrata e mi sembra quasi di vedere i suoi capelli biondi scompigliarsi al vento.  

"Ma io non voglio la felicità: voglio il potere". Così la mia felicità finisce nelle sue mani, ma lui la butta a terra e la calpesta senza pietà. 

Ma se ciò fosse positivo? Certo, per Kat sarebbe un colpo duro da superare, ma dopo essere passata oltre tornerebbe da me. E io ho bisogno di riabbracciarla.  Continuo a consigliare l'innominabile, seppur non capendo dove voglia andare a parare.

"Dunque non capisco il problema." "Ho bisogno che tu faccia una cosa per me..."

Supplico silenziosamente che non intenda ferirla. Lui si volta verso di me e con tono sicuro mi dice: "Devi far dimenticare a entrambi ciò che è successo: tutto deve tornare come prima. Poi potrai riaverla e indebolirti per lei a tuo piacimento".

Strabuzzo gli occhi: non avevo mai saputo di Voldemort che lascia vivere una vita serena a qualcuno.

"Come desidera." "Entra con me e ti mostrerò i ricordi da rimuovere".

Ci alziamo e lui mi guida in quella casa tetra. Giungiamo in una stanza dalle pareti coperte da scaffali: alcuni contengono libri, altri fiale e altri ancora degli oggetti dai nomi impronunciabili.

Lui richiama a se un disco dal fondo basso. Splende di luce propria e illumina i suoi occhi, occhi che hanno assistito indifferenti a innumerevoli morti e tragedie.

Quell'oggetto che galleggia al centro della stanza è un pensatoio: l'ho già visto nell'ufficio del preside.

Riddle punta la bacchetta sulla sua testa e un un fascio di luce blu filamentoso si interpone tra il legno di tasso e i capelli ondulati e scomposti di lui.

Guarda l'azzurro colare dalla sua bacchetta e lo poggia con riguardo sul pensatoio: "Prego Severus, guarda tu stesso".

Faccio un cenno e immergo il volto nella vaschetta. I miei occhi non fanno alcuna fatica ad abituarsi al liquido magico e posso guardare il blu immerso precedente trasformarsi in nero.

Questa massa scura si attorciglia ed implode in se stessa ed io precipito inevitabilmente in essa.

Mi ritrovo ad Hogwarts: mi volto e vedo Kathrine tra le braccia di un uomo su un letto color pece.

Sorride e accarezza la mano che lui ha teso oltre la sua testa. L'uomo sta dormendo: è così sereno.

Lei è felice: il suo è un sorriso sincero. Posa un bacio sulla sua mano e si addormenta anche lei, sicura che nulla possa andar storto.

Siamo noi due.

Mi avvicino e ammiro i suoi lineamenti delicati. È così chiara che sembra poter svanire.

Cerco di posare i polpastrelli sul suo collo scoperto, ma le mie dita la trapassano: sono in un ricordo... Nulla è reale.

Questo momento è interrotto da una un suono secco: mi volto fulmineo e vedo Tom dall'altro capo della stanza.

Ha lo stesso aspetto da quando frequentava Hogwarts: il sangue di unicorno e gli horcux avevano fermato il tempo sul suo volto.

Erano passati gli anni, ma lui era sempre il ragazzino dal volto perfetto ed arrogante.

Si fa avanti e giunge davanti al letto. Punta la bacchetta verso di me: "Pietrificus totalus!".

Il mio corpo irrigidito sembra non notare come la mano del moro si posi sulla pelle diafana di Kathrine, che apre gli occhi piano, per poi spalancarli non appena capisce chi l'abbia toccata.

Balza in piedi e lo fissa con uno sguardo carico di rancore: "Cosa ci fai qui?" "Sono qui per prenderti." "Ne abbiamo già parlato e avevi detto che avrei potuto prendere le mie decisioni da sola".

Lui ghigna e le afferra entrambi i polsi: "Temo di aver cambiato idea. Ora torniamo a casa." "Ti prego no..." "Non mi pregare: ho già preso la mia decisione".

La studentessa si divincola con tutte le sue forze, ma lui è troppo imponente e lei ne è totalmente succube.

"Ti do un momento per lasciare un messaggio. Poi vieni con me".

La ragazza di porcellana corre alla scrivania piangendo. Fruga freneticamente nei cassetti e riesce a trovare un pezzo di carta stropicciata e una piuma.

Veloce scrive un biglietto e lo posa in bella vista sulla cattedra.

Voldemort si era intanto recato alla finestra e guardava il cielo notturno. Le stelle sono meravigliose, ma ad Hogwarts lo sono di più.

Let Me Love You · Severus PitonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora