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A Neraham, i vicoli sono avvolti nell'oscurità, il vento ulula attraverso le strade e la gente si muove veloce, sempre di fretta.  
Nel labirinto di strade, voci sussurrate fluttuano come spettri, accennando a segreti sepolti nel cuore profondo della città.  
Chi potrebbe mai trovare qualcuno qui?


Dal libro:
Le strade erano deserte in quella notte senza stelle, il ragazzo camminava con passo veloce, non perché avesse fretta, e il suo cappotto si muoveva seguendo il movimento del vento che soffiava forte.
In lontananza si sentiva una melodia, suonata al pianoforte, in chiave minore, che dava alla notte un'aria ancora più macabra.
Le nuvole coprivano il cielo permettendo solo a pochi raggi di luna di illuminare le strade, conferendo al ragazzo un aspetto quasi spettrale.
I suoi occhi grigi erano nascosti da un cappello nero, posizionato strategicamente per coprire la maggior parte del suo viso, la pistola legata nella cintura era ancora calda e la sua camicia bianca era rovinata da chiazze del sangue che aveva appena versato.
A pochi isolati di distanza, infatti giaceva il cadavere di un uomo, un proiettile piantato con precisione nel suo cuore.
L'interrogatorio era stato veloce, l'uomo non aveva saputo dire molto, d'altronde era solo un marinaio poco informato.
Il ragazzo entrò in un edificio poco illuminato, era come se seguisse il suono delle note che risuonavano nella notte.
Salì le scale a due a due, per fare più veloce, la sua testa un vortice di pensieri a quali non riusciva proprio a dare un ordine.
Raggiunse la porta di una stanza e, prima di afferrare la maniglia, si fermò per un paio di secondi, giusto per cercare di darsi un contegno.
Il pianista smise di suonare nel momento in cui sentì la porta aprirsi lentamente, ma non si girò, sapeva perfettamente chi ci fosse sullo stipite della porta.
"Nerham"
Il pianista puntò i suoi occhi verdi sulla figura appena arrivata e annui, senza dire una parola.
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