Il vento soffiava forte e la nave solcava le onde velocemente nel cuore della notte, i due ragazzi sul ponte guardavano fissi l'orizzonte, intenti a scrutare la sagoma scura della costa appena apparsa davanti a loro. non parlavano, eppure era chiaro che stessero viaggiando insieme.
Il più grande non avrà avuto nemmeno vent'anni, i capelli biondo scuro incorniciavano dei bellissimi occhi verdi e il cappotto verde oliva, chiaramente vecchio, ondeggiava seguendo il movimento del vento. Le spalle perfettamente dritte lo facevano sembrare incredibilmente sicuro, ma in realtà nascondevano tutta la tensione che aveva cercato di celare durante le settimane passate a bordo del vascello.
Il ragazzo accanto a lui avrà avuto un paio di anni in meno, i capelli scuri e sbarazzini nascondevano un paio di occhi grigi capaci di congelarti sul posto, ma era il suo sorriso buono a fare sempre colpo. Al contrario del fratello, il ragazzo si appoggiava alla balaustra, guardando in lontananza la città che cominciava ad essere sempre più distinguibile. La sua giacca grigia cadeva morbida sulle spalle, richiamando il colore degli occhi.
Gli altri passeggeri, avvisati dell'imminente sbarco, stavano cominciando a loro volta a salire sul ponte, sistemandosi ai lati della coppia di fratelli e guardando anche loro la vista oltre la prua dell'imbarcazione. Le voci stupite dei passeggeri interruppero il religioso silenzio della notte, spezzando quello che sembrava essere un incantesimo.
la città di fronte a loro si ergeva su una collina ed era talmente grande da non poterne vedere la fine. Le grandi strade erano tutte illuminate da lampioni di luce a gas e anche da così lontano si poteva la folla di persone girare per i locali delle vie principali.
"La città che non dorme mai", cosi era conosciuta Neraham dalle terre lontane: su di essa vi erano molte leggende e la maggior parte di queste avevano un aspetto tetro e misterioso.
<Siamo arrivati> mormorò il più grande senza distogliere lo sguardo dal porto fronte a loro. Il fratello non rispose, si staccò elegantemente dalla balaustra e cominciò ad avvicinarsi alla passerella per scendere dalla nave, sapendo perfettamente che l'altro ragazzo lo stesse seguendo.
Nonostante fosse notte fonda il porto era pieno di gente: c'erano marinai, turisti appena sbarcati o pronti a prendere il largo, mercanti di strada, lavoratori del porto e addirittura semplice passanti, intenti a camminare per le vie della città e diretti chissà dove.
I due ragazzi, provenienti da un'isoletta che vantava veramente pochi abitanti, non erano abituati a tutto quel trambusto e si guardarono con aria completamente spaesata. Non sapevano muoversi in mezzo alla folla e soprattutto non conoscevano il posto, ma nonostante ciò cominciarono a camminare titubanti lungo la banchina che costeggiava la nave da cui erano appena scesi.
Furono spintonati innumerevoli volte dalla massa di gente in movimento ma finalmente riuscirono ad arrivare alla fine del molo. Fu in quel momento che il più giovane anno a scontrarsi contro quello che inizialmente pensò essere un muro, in realtà si trattava di un ragazzo un paio di anni più grande che lo guardò dall'alto con un sopracciglio alzato.
<Stai attento> gli disse quest'ultimo per poi voltargli le spalle e avviandosi in un'altra direzione.
<Leo non startene lì impalato, dobbiamo andare> gli disse invece il fratello, facendogli distogliere lo sguardo dalla nuca bionda dello sconosciuto. in risposta Leo annuì solamente e si affrettò a seguire Laurie verso l'uscita del porto.

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A city of Whispers and Storms
FantasyA Neraham, i vicoli sono avvolti nell'oscurità, il vento ulula attraverso le strade e la gente si muove veloce, sempre di fretta. Nel labirinto di strade, voci sussurrate fluttuano come spettri, accennando a segreti sepolti nel cuore profondo dell...