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𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝐒𝐈𝐗
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Esther stava in piedi davanti allo specchio, mentre Belly, seduta sul letto, osservava attentamente ogni suo movimento « Allora, Belly, mossa o liscia? » chiese, lanciando un'occhiata curiosa alla sua amica.
« Riccia, sei più naturale » rispose Belly con un sorriso deciso.
« Ok, allora niente piastra » disse Esther, mentre proseguiva con la sua routine.
« Pantaloncino o gonna? » continuò, non riuscendo a smettere di fare sondaggi su ogni singolo dettaglio del suo outfit.
« Gonna » rispose Belly senza esitare.
Esther indossò una gonna nera, non troppo corta, e una maglietta semplice grigia. Prima di uscire, aggiunse una giacca di pelle, lunga anche sotto la gonna, per sentirsi più a suo agio. E per finire fece il suo solito trucco.
« Come sto? » chiese, facendo una giravolta su se stessa.
« Sei perfetta » rispose Belly.
« Noah mi ha mandato un messaggio, è giù. Accompagnami e cerca di evitare che i ragazzi mi abbassino l'autostima con le loro battutine »implorò Esther.
« Ei, Noah è fuori. Devo andare » disse con tono alto, sperando che tutti la sentissero.
« Oh mio Dio, sei bellissima, non trovi, Jeremiah? » chiese Susannah, notando il figlio passare di lì.
« Se non fossi la mia migliore amica, ci farei un pensierino » scherzò lui, facendo sorridere Esther.
« Conrad! Ti vuole rubare la futura moglie »disse Steven, prendendo in giro i due ragazzi.
« Futura moglie? » chiese Susannah, curiosa.
« È solo un gioco stupido tra noi » rispose Esther, sperando che la donna non pensi che ci sia qualcosa tra lei e suo figlio.
« Comunque, sì, stai benissimo » continuò Steven.
« Ho avuto un'allucinazione o Steven Conklin mi ha appena fatto un complimento? »