Kara
Oggi niente sarebbe dovuto andare storto.
Ci siamo preparati da un mese a questo momento, e tutto dovrà andare liscio.
Io e William scendemmo dal taxi che ci scortò fino al Stasfrosphere, il primo casinò di George Hallon in cui ci sarebbe stato il primo attentato.
Nessuno dei due accennò gli avvenimenti accaduti due giorni fa, e ne fui molto grata.
Aspettammo il bud che stava trasportando una parte di soldati.
<<Hai tutto chiaro in mente?>>
Chiesi all'uomo accanto a me.
William assunse una postura rigida, mascella contratta e occhi ridotti a due fissure.
<<Sempre>>
Rispose con voce ferma.
<<Dovrai scortarmi tu nei vari posti del casinò. Non ricordo molto, da ieri>>
Lo informai, girandomi verso di lui, e fece lo stesso.
<<Ci credo. Invece che flirtare con Smith, potevi fare quello che facemmo io, Ugo e Mark. Lavorare>>
Disse, e sentì la rabbia salire fino al cervello. Mi sta accusando di una cosa stupida, e poi Smith mi fece vedere ogni angolo dei locali. Solo che ero io distratta.
Stavo per rispondergli, ma l'arrivo del bus, mi anticipò.
Il gruppo scelto per quel giorno, scese dal veicolo e si avvicinò a noi, e il farabutto prese subito parola.
<<Questo non sarà niente in confronto a quello che ci aspetterà chissà quando. Ma adesso vi voglio concentrati qui>>
Disse William, indicando il casinò alle sue spalle.
<<Dovete essere discreti. Sarete disposti per tutto il perimetro, esterno ed interno, del locale. Seguite gli ordini>>
Dissi, prendendo parola anch'io. I ragazzi annuirono, e li disponemmo ognuno per il proprio ruolo.
Sarebbero stati lontani da occhi discreti ma sotto il loro naso. Il casinò aprì alle nove di sera, e iniziò tutto.
William era al bancone, mentre io ad una delle slot machine. Il mio sguardo cadde sulla porta d'ingresso, e in quel momento entrò Smith.
Sgranai gli occhi e attivai il Woki Toki, sul canale collegato al moro.
<<C'è una presenza. Passo>>
Dissi.
<<Noti qualcosa di strano?>>
Domandò William.
<<No, è solo Smith>>
<<Allora puoi stare tranquilla. Non farti distrarre però>>
Mi avvisò lui. Mi accigliai davanti alla sua affermazione.
<<Pensi che potrebbe distrarmi dall'operazione?>>
Chiesi incredula, e cercai la sua figura al bancone degli alcolici. La trovai subito, e vidi che mi stava già guardando.
Lui annuì, per la mia comanda precendente e io gli feci il dito medio.
Il locale incominciò a popolarsi sempre di più, e adesso sarebbe stato più difficile trovare i ragazzi sparsi all'inferno oppure William.
<<Non perdetevi di vista tra di voi>>

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?Il grande colpo al Double Down Saloon?
ActionLas Vegas è una città tanto bella e travolgente quanto soggetta ad attentati nei suoi vari locali. Il Double Down Saloon è uno di questi. Lì dentro ci lavora Geroge Hallon, il narcotrafficante più influente della Las Vegas. Ma come ogni persona impo...