抖阴社区

"Un incontro spiacevole..."

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"Come avete detto che vi chiamate, signora?..."Tutti gli occhi erano puntati a lei, se solo fosse stata più comprensiva nei miei confronti a quest'ora non ci ritrovavamo qui, d'altronde tutti quegli sguardi erano pieni di cattiveria, in quel momento mi sentivo come un osservatrice. Non dovevo ancora intervenire...

"Beh, il mio nome è Margaret Felicia..." Era ovviamente sconosciuto il suo nome nei dintorni, lo si poteva capire dalla loro reazione. "È strano che non lo abbiamo mai sentito in queste zone, ma il nome di Jenny è stato molto spesso menzionato, dato che lei deve aver recitato in televisione..."

La reazione di mia madre era pura gelosia, oddio, e adesso? Che voleva farci se lei aveva abbandonato la carriera! Che ridicola. "Si, si certo. Ha comunque preso da sua madre, anch'io sono apparirà molte volte in televisione..."

Girò il capo verso la mia direzione, volendomi fulminare con quegli sguardi da stronza. "Soprattutto senza il mio nome non credo che sarebbe mai riuscita a farsi conoscere in tutte queste zone, vero mia dolce figliola?..."

La conoscevo perfettamente, voleva farmi arrivare al mio apice di pazienza, ma lo stava già facendo perfettamente. "Per tanto, ha preferito scappare da tutti per qualche suo solito stupido problema che si creava per non recitare. Non è vero, anoressia?..." Mi alzai di scatto dal tavolo, maledicendola con i peggio sguardi...

"T-tu, non sei stata una madre amorevole! Hai sempre lasciato nella merda sia me che mio padre. Sono riuscita ad accettare la sua morte dato che sicuramente lo aveva fatto per non poterti rivedere mai più!..." Dal nervoso non mi accorsi nemmeno di aver evitato la mano di Thomas che mi voleva tenere calma...

"Come osi dire questo! Dopo che per averti mi hanno addirittura aperta, rischiando soprattutto la vita per che cosa!? Una piccola stronza che con la crescita mi ha fatto perdere tutto il mio valore! Tutte le persone a me care! Sei la figlia del diavolo!..." Si fece il giro del tavolo per incontrarci faccia e faccia, stava appena per tirarmi uno schiaffo ma decise di evitare con riluttanza...

"Guarda, hai paura. Sei una codarda, proprio come tuo padre, morto come un codardo. Come sei malconcia, non ti riconosco più da quando hai deciso di partire quel giorno..." Abbassò il tono della voce, volendomi dare una carezza sulla guancia, ma decisi nell'immediato scostare la testa dal suo tocco...

"N-non toccarmi. Papà non è un codardo..." Avevo le lacrime agli occhi, la mia voce cominciò a farsi sempre più debole e mi sentivo la più fragile in quel momento. "Povera bambina. Quanto mi dispiace che hai sopportato una umile strega come me, vero?..."

Con la mano mi alzò il viso in modo che la potevo guardare dritta in faccia, nonostante che preferivo evitare il contatto visivo con lei dato l'odio che provavo nei suoi confronti ma che adesso non riuscivo a dimostrare per la vergogna che stavo provando nel fare tutta questa sceneggiata davanti a tutti...

"Vieni qui, ti conforto come tu volevi. Non è vero Jenny? No, non è vero..." Con l'abbraccio più bugiardo che mi potesse mai dare, sentii una fulminata di dolore al fianco, ma quando calai lo sguardo... era solo sangue ed un coltello. Alzai piano lo sguardo verso Thomas, con le lacrime che mi scendevano dagli occhi...

/Punto di vista di Thomas:/

"Oh Dio, Jenny!..." Non ebbi il tempo di realizzare ciò che fosse realmente accaduto che mi precipitai in un istante a staccarle la madre di dosso mentre lei veniva soccorsa da mia madre. "Levati di dosso, bestione del cazzo!..." Tentò di uscire dalla mia presa, ma avevo ovviamente molta più forza di lei...

"S-sono un dottore! Vado a p-prendere il kit d'emergenza..." Parlò poi il compagno, stranamente voleva aiutarla lo stesso nonostante che era stato costretto ad ignorarla in una situazione come quella di adesso...

"Vai! Muoviti che sanguina! Hoyt dammi una pezza che devo fermarle l'emorragia!..." La sola vista di Jenny tra le braccia di mia madre, con le lacrime agli occhi e piangente dal dolore, aveva un effetto su di me che si mescolava tra la preoccupazione per lei con la rabbia che provavo nei confronti di sua madre...

"L-lasciami, stronzo!..." Mi colpì con il gomito allo stomaco, facendomi tossire quel poco ma la misi facilmente K.O fermandole entrambe le braccia dietro alla schiena per tenerla a bada. "Thomas va a finire questa lurida puttana! Muovi il culo!..."

Scattai non appena ricevetti il comando dallo zio Hoyt, lo volevo fare con piacere per come stavano messe le cose. Le era piaciuto allontanare due semplici adolescenti per un semplice odio nei miei confronti? Bene la farò soffrire più di quando si meriterebbe per il dolore che ha causato ad entrambi...

La sollevai mettendomela in spalla, caricandola in seminterrato prima di bloccarla per poterle legare entrambi i polsi, preferivo farla soffrire il più lentamente possibile, ma l'obiettivo era sempre quello. "Guardati, sei un mostro. L'ho avevo già previsto da quando ti vedevo con quella sguattera. Non potete semplici estinguervi!?..."

Mi urlò contro, sbattendo poi il piede per cercare di liberarsi, ma senza successo. Preso dalla rabbia non esitai ad afferrare uno dei coltellini per poi puntarglielo dritto alla gola, la guardai impassibilmente negli occhi, non avendo del tutto la coscienza che era solamente sua madre...

"Non mi fa paura quel coso, ho vissuto di peggio da quando l'ho partorita. Eppure si lamenta ancora di tutto ciò che le è stato concesso..." In quel momento però non la interruppi, volli ascoltare almeno le ultime cose che aveva da dire, desideravo arduamente delle scuse da parte sua nei confronti di Jenny...

Ero disposto a sacrificare ogni cosa pur di sentirla dire quelle semplici parole, ma con mia sfortuna continuò a dibattere su di essa. "Lo sapevi che lei è meravigliosamente brava a recitare? E pensaci, se lo starebbe facendo anche adesso con tutta la tua famiglia!? Come reagiresti? Senti come brucia?..."

No... Jenny non era così. Non volevo crederle, chi era lei per dirlo, non potevo accettare una cosa del genere anche se a ripensarci poteva essere una cosa giusta. Però decisi di mantenere la guardia, allentandole la presa sulla sua mascella, risparmiandola soltanto per adesso...

Con pura curiosità decisi però di risalire in salotto, ma la sola vista di Jenny sofferente sul divano, era come una coltellata al cuore, pertanto non volli credere alle parole di quella strega, mi era quasi impossibile che Jenny poteva arrivare a fingere per tutto questo tempo...

Fortunatamente da come ebbi sentito da mia madre la ferita non era profonda, in quel momento sembravano tutti preoccuparsi per lei, addirittura il compagno di sua madre. Ma nonostante l'atto di volerla aiutare, non mi fidavo del tutto dei suoi atteggiamenti, mi era sempre qualcosa di sospetto...

"Thomas portalo in seminterrato, non si sa mai..."Ordinò nuovamente zio Hoyt, impassibile nei confronti dell'uomo. "N-non farò nulla! Sono un dottore, posso esservi comunque utile se in caso non si dovesse sentire meglio..." Alzò le mani in segno di resa, chiaramente impaurito da chi
era circondato...

Poco prima che potevo metterlo a tacere, fui fermato soltanto dalla voce di mia madre, sembrava volergli dar fiducia per adesso. "Aspettate, forse lui potrebbe aiutarci..." Lanciai un'occhiata nuovamente al ragazzo, volendogli suggerire che era stato fortunato se l'ho diceva lei...

Pertanto, Jenny era ancora incosciente ma le ci volle poco per risvegliarsi per la forte botta che prese al fianco. "Eh... che cosa è successo?..." Chiese, ma il primo a cui diede uno sguardo ero io, i suoi occhi sembravano calmarsi nel vedermi, il che fu abbastanza per farmi sentire sollevato...

"Niente di grave tesoro. Fortunatamente ti sei ripresa, fatti dare un abbraccio. Ci hai fatto preoccupare per un attimo..." Mia madre sembrò subito volerla confortare, tenendosela stretta come una figlia. Però non c'era ancora da abbassare la guarda con uno che decidemmo di non tenere ancora in ostaggio per la casa...

"Dov'è lei?..." Mormorò piano, staccandosi lentamente dal suo abbraccio. "Sta tranquilla, Thomas la farà soffrire per tutto il male che ti ha fatto..." Le accarezzò il viso, alzandosi poi per ritornasene a sedere a tavola. Inoltre avevamo interrotto la cena per... una cosa ancora irrisolta...

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