抖阴社区

Capitolo 1

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Stessa casa, stesso padre ma madri diverse. Aetherion mi ha accolto in casa sua sin da quando sono nato nonostante mia madre non appartenesse al nostro mondo ma a quello degli umani, Kyrios invece nacque da Aeliana, moglie prescelta di mio padre. Ero piccolo quando mi portarono nella sala centrale del tempio, ai lati si spargevano i servi affaticati per i festeggiamenti del nuovo arrivato, sotto di noi il pavimento vetrato lasciava vedere i doni lasciati dagli umani alla nostra famiglia, ed io camminavo incerto un passo dopo l'altro verso il trono dove era seduto mio padre, poderoso come una statua, una di quelle che gli umani ergevano per quelli come noi. Alzando lo sguardo vidi su di lui il riflesso proiettato sulla volta, una distesa nuvolosa che si muoveva lentamente da cui poteva vedere e controllare tutto ciò che succedeva nell'altro mondo.
I suoi occhi brillavano mentre mi guardava serio dall'alto,sotto di me le offerte continuavano ad aumentare, restò a fissarmi per qualche minuto e poi annunciò: «Ebbene...» si alzò dal trono e fui spinto da una forza sovrannaturale verso di lui, «Oggi la tua regina ci ha donato l'erede, tu avrai il compito di proteggerlo qualsiasi cosa accada.»

Col passare del tempo mi accorsi che non erano solo le nostre madri a renderci diversi ma anche l'educazione che ci fu imposta: lui veniva elogiato in qualsiasi cosa, partendo dalle letture accompagnate dai migliori maestri divini, agli occhi a lui riservati quando camminava per i corridoi del tempio ed io dietro che seguivo ogni suo passo come un'ombra. A me infatti venivano indotti gli addestramenti alla guerra e alla difesa, tutto per lui e per assisterlo e rendermi pronto a ogni suo ordine.

In uno di quei pomeriggi che passavamo ognuno alle sue lezioni, io mi allenavo con la mia spada. Kyrios aveva finito le sue lezioni prima di me e curioso di vedermi allenare nel cortile del tempio, si nascose dietro una colonna a guardarmi pensando che io non l'avessi sentito. Lo ignorai e continuai ad allenarmi ma lui insoddisfatto si avvicinò e tentò un agguato alle mie spalle. Era più piccolo di me in età ma in altezza aveva già iniziato a superarmi nonostante lui ancora bambino e io nel pieno della mia adolescenza. Mi girai per sorprenderlo, sapevo che non se l'aspettasse ma a differenza di come immaginavo afferrò la spada con cui mi stavo allenando e mi disarmò, puntandomela contro. Era sorprendente il modo in cui piccolo che era la forza in lui riusciva a superare la mia tecnica. Mi agitai pensando che non importava quanto potessi sforzarmi nel combattimento e in quelle poche materie che mi lasciavano praticamente, lui sarebbe stato sempre un passo avanti a me in quanto in lui scorreva sangue divino. Il mio viso era corrugato mentre lui rideva divertito come se fosse solo un gioco, sentii nelle mani scorrere una sensazione diversa da quelle che avevo provato fino a quel momento, una rabbia incontrollabile che mi spinse a stringere i denti e a riafferrare con violenza la spada che lui aveva strappato da me. Nello stesso momento nostro padre si affacciò dalle colonne e con una sola parola fece rientrare Kyrios nel tempio scortato dai suoi servi, poi si avvicinò. Aveva sentito che c'era qualcosa che non andava nel mio sguardo, forse riusciva a percepire quello che sentivo e sembrò confermare ciò quando mi sgridò ricordandomi il ruolo che avevo in quel mondo.

In realtà non sapevo neanche io ciò che stavo provando in quel momento, non conoscevo sensazioni come la rabbia l'avidità, l'invidia. Non ero stato addestrato per quello. Fu da quell'episodio che mi iniziai a chiedere perché nonostante io fossi nato prima era a lui che veniva data l'educazione migliore, era a lui che veniva fornita tutta quella sicurezza e perché io dovessi camminare costantemente dietro di lui.


🪶

Nella copertina troverete un disegno che ritrae Leontios
Ig: @_sasso_fata_

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