NICOLÒ
La giornata è stata lunga. La partita a tennis con Camilla è stata piacevole, ma qualcosa continua a frullarmi nella testa. Non riesco a capire bene cosa sia successo, ma sento che ci sta sfuggendo qualcosa. Non è solo una questione di tennis, lo so. C'è una strana sensazione che mi lascia confuso. Ma, in questo momento, non voglio pensarci troppo.
Per fortuna, stasera ho un appuntamento con Dimarco e Calha, due amici e compagni di squadra che mi conoscono meglio di chiunque altro. Loro sono quelli che riescono a farmi ridere quando la vita sembra complicata. Non c'è niente di meglio di una buona cena e di qualche battuta per staccare la testa.
Arrivo al ristorante e li trovo già lì, seduti e pronti per partire con le solite chiacchiere. La serata scorre leggera, con Dimarco che non perde occasione per fare battute e Calha che osserva tutto con il suo sguardo attento e silenzioso. La solita routine, insomma. Ma, mentre mi unisco a loro, la mia mente è ancora altrove. Non riesco a smettere di pensare a Camilla, a quella partita a tennis che ci ha fatto incontrare. La conversazione scivola su tanti argomenti, ma io non riesco a staccarmi da quel pensiero.
Poi, improvvisamente, il mio telefono vibra. Estraggo il dispositivo e vedo subito una notifica su Instagram. È una foto. La riconosco al volo: è quella scattata durante la partita a tennis. La didascalia recita: "Nuovi amici in città! #tennis #Milano". Il cuore mi salta un battito, e subito sento gli occhi di Dimarco e Calha che mi osservano.
«Ecco, lo sapevo,» dice Dimarco con un sorriso furbo, notando subito che la foto mi ha colpito. «Non me lo dicevi, ma ti avevo visto. Bare, ora non puoi più nasconderti.»
Calha, con il suo solito tono tranquillo ma curioso, mi scruta. «Dai, Bare, che non fare il timido. Cos'è quella foto?»
Li guardo, cercando di nascondere la mia reazione. Non voglio fare una tragedia di una cosa così semplice, ma dentro di me qualcosa sta già cambiando. «Non è niente di che,» rispondo cercando di sembrare disinteressato. «Abbiamo giocato a tennis, ci siamo fatti due chiacchiere, è tutto qui.»
Dimarco ride, prendendo un sorso di vino. «Ah, sì? E allora perché vi hanno paparazzati? Se non c'è niente di speciale, come mai ci siamo trovati una foto di te e lei, così, in bella vista?»
Mi sento improvvisamente a disagio, ma cerco di mantenermi calmo. Non voglio che questa cena diventi un interrogatorio su Camilla, soprattutto quando nemmeno io so cosa sta succedendo. «È solo una foto,» dico, cercando di sdrammatizzare. «Abbiamo fatto una partita, e basta. Non ci leggo nulla di speciale.»
Calha alza un sopracciglio e incrocia le braccia, non convinto. «Bare, ti conosco. Sei sempre uno che non lascia niente al caso. Stai facendo molto caso alla foto, guardi quella ragazza come se fosse una dea scesa in terra, allora vuol dire che c'è qualcosa di più, no?»
«Mi sembra di averlo già detto,» rispondo, cercando di evitare di entrare nel merito. «Non c'è niente. Solo una foto di tennis.»
Dimarco scuote la testa, sorridendo. «Bare, Bare... Sei un libro aperto, ti vedo in faccia. Non ti nascondere, amico mio. Ti sta piacendo, eh?»
Mi scappa una risata nervosa. «Non è come pensate,» dico, ma dentro di me la verità è più sfocata che mai. La foto, la sensazione che mi ha lasciato Camilla... c'è qualcosa che mi sfugge, qualcosa che non riesco a mettere a fuoco. Non so nemmeno io se mi sta davvero piacendo, ma è chiaro che qualcosa sta cambiando.
«Dai, Nicolò,» dice Calha con un sorriso divertito, ma non meno serio. «Se ti piace, dillo. Non c'è niente di male. È la vita, amico, succede a tutti.»
Ma io non sono ancora pronto a mettermi a nudo. «Non è che mi stia mettendo a fare il romantico,» rispondo, ma la mia voce suona meno convinta di quanto vorrei. «La verità è che... non lo so nemmeno io, ragazzi. Non so cosa sia successo. È solo una partita. E una foto.»
Dimarco scuote la testa, sorridendo in modo quasi paterno.
C'è una parte di me che vuole urlare, che vuole dire a loro che non so cosa stia succedendo, che non sono sicuro di niente. Ma poi penso a Camilla, alla sua voce, alla sua presenza così leggera eppure affascinante. Cosa sto cercando? E perché mi sento così indeciso, quasi come se stessi sfuggendo a qualcosa di evidente?
«Aspetta un attimo...» dice Dimarco, mentre scrolla la pagina di Instagram. «Ma è una modella?»
Mi congelo per un istante. La domanda arriva all'improvviso, ma è esattamente quello che avevo cercato di evitare. L'espressione di Dimarco è curiosa, ma non è del tutto sorpresa. «Cosa?», chiedo, cercando di mantenere la calma.
«È una modella, giusto?» Dimarco sorride, ma c'è un'ombra di curiosità nel suo volto. «Dai, Bare, ormai ci siamo. È una modella?»
Calha e Dimarco si scambiano uno sguardo interrogativo, prima di tornare a guardarmi, aspettando una risposta. «Chi?» chiede Calha, guardando la foto sul mio telefono.
«Camilla!» risponde Dimarco, indicando il nome sulla foto. «Quella nella foto... è una modella. C'è scritto nella descrizione "Camilla, la modella di Roma".»
Mi sento come se mi fosse appena scaricato un secchio di acqua gelata sulla testa. Non avevo idea che fosse una modella. Non l'avevo mai associata a quel mondo, ma ora che me lo dicono, tutto sembra avere più senso. La sua bellezza, la sua presenza, il modo in cui si muoveva a tennis... In qualche modo, dovevo esserci arrivato, ma non avevo fatto il collegamento.
Dimarco e Calha si guardano tra loro e poi scoppiano a ridere. «Ecco perché eri così strano! Sei andato a giocare a tennis con una modella senza nemmeno dircelo!» dice Dimarco, ridendo.
Io non rispondo subito. Mi sento un po' più confuso. «Non lo sapevo,» ammetto, cercando di non sembrare troppo sorpreso. «Non mi ha mai detto che era una modella.»
Calha sorride e alza un sopracciglio. «Bare, Bare... Sei proprio un tipo da tenere d'occhio.»
La serata continua, ma la sensazione che mi lascia questa rivelazione è strana. Non so cosa pensare. Camilla è una modella, ma questo cambia qualcosa tra di noi? Non lo so. Quello che so è che la foto, quella maledetta foto, ha reso tutto più complicato di quanto avrei mai immaginato.
Mentre finiamo la cena, non posso fare a meno di riflettere. Camilla è una modella. Ma cosa significa per me?

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EYES NEVER LIE - Nicolò Barella
Teen FictionCamilla Bianchi è una ragazza romana di 24 anni, che nel settembre del 2023 si è trasferita a Milano dalla sua migliore amica Ginevra per lavoro, lasciando a Roma tutta la sua vita e soprattutto il suo ragazzo Andrea. Col tempo si creeranno dei prob...