Logan
Sophia incrocia le braccia al petto, guardandomi con un'espressione strana.
Per un attimo penso che stia per lanciarsi in qualche altra provocazione, ma poi noto che sta tremando.
È lieve, ma inconfondibile.
Guardo la sua maglietta, ormai fradicia di tempera e acqua, e mi rendo conto che probabilmente inizia a sentire freddo.
<<Aspetta>> dico, prima di togliermi la felpa e porgergliela.
Lei mi guarda, sorpresa, come se non sapesse cosa fare.
<<Non mi serve>> mormora, ma il tremito delle sue mani la tradisce.
<<Sì che ti serve, angioletto>> rispondo, spingendole la felpa tra le mani. <<Prendila.>>
Dopo un attimo di esitazione, la prende e se la infila, stringendola intorno a sé.
Per qualche motivo, vederla avvolta nella mia felpa mi provoca una scossa elettrica che mi percorre la schiena.
<<Guarda che ti odio comunque>> dice, con quella sua solita aria provocatoria.
Non riesco a trattenere un sorriso. Mi avvicino leggermente, abbassando la voce. <<Ne sei proprio sicura, angioletto?>>
Lei non risponde. Per un attimo, mi fissa con quegli occhi che sembrano voler dire mille cose, ma non riesce a pronunciarne nessuna.
Non so cosa sia successo a Sophia, ma è chiaro che c'è qualcosa che la trattiene, che la rende così cauta ogni volta che qualcuno si avvicina troppo.
<<Non voglio che ti ammali>> dico, rompendo il silenzio.
Lei ride, ma è un suono breve, quasi forzato.
<<Posso badare a me stessa.>>
<<Lo so, ma questo non significa che io non possa badare a te ogni tanto.>>
Non so nemmeno perché l'ho detto.
Non sono il tipo da dire cose del genere, ma con Sophia è diverso.
Non è solo il suo aspetto – anche se non posso negare che sia incredibile – ma è il modo in cui si muove, il modo in cui i suoi occhi sembrano sempre brillare di sfida, come se stesse lanciando un continuo duello con il mondo. E soprattutto, con me.
Non c'è mai stata nessuna come lei.
Nessuna che mi abbia mai attirato in questo modo, così immediato, così istintivo.
E questo è il problema.
Non riesco a capire cosa sia, ma c'è qualcosa in lei che mi tira fuori il meglio e il peggio di me allo stesso tempo.
Quando è vicina a me è come se ogni cellula del mio corpo fosse costantemente in allerta.
Ma allo stesso tempo, mi fa paura. Mi fa paura quello che potrei provare, quello che potrei rischiare.
Non posso permettermi di essere coinvolto.
Soprattutto non con lei.
Mi appoggio al muro, osservandola mentre stringe la mia felpa intorno a sé, e non posso fare a meno di pensare a quanto sia diversa da me.
Sophia è forte, indipendente, ma c'è anche una dolcezza in lei, qualcosa che non riesce a nascondere del tutto, anche quando cerca di mostrarsi dura.
Io, invece, non sono niente di tutto questo.

STAI LEGGENDO
Dangerous Hate
ChickLitTRAMA Nel Bronx impari presto due cose: come sopravvivere, e come non fidarti di nessuno. Sophia D'Angelo ha il cuore pieno di cicatrici, una mente troppo lucida per illudersi, e un sogno che fa paura perfino a lei: fuggire. Quando un'offerta di lav...