In poche ore arrivarono a Polis.
Era sera, e la prima persona che Jocelyn incrociò con Bellamy, fu proprio Clarke.Li avvisò che dovevano parlare, e li condusse dentro la torre, ovvero la vecchia dimora di Lexa.
Jocelyn non vedeva quell'edificio dalla caduta di ALIE.
Clarke li mise al corrente del Conclave imminente stabilito dopo la sua tentata (e fallita) ascensione per decidere chi si sarebbe accaparrato il bunker.
"L'intera città è un campo di battaglia" spiegò Clarke "niente limiti di tempo, niente armi da fuoco, combatte un guerriero di ogni clan finché non ne resta uno solo"
"E il clan vincitore prende il bunker" disse Bellamy "tutto qui"
Clarke annuì.
"Senza armi da fuoco, e senza addestramento al combattimento di terra non possiamo vincere" riflettè Bellamy.
"O combattiamo, o moriamo" disse Jocelyn. "Sono l'ultima Natblida rimasta insieme a Luna, l'ultima vera Sangue Nero...so combattere, rischierò per tutti noi"Bellamy e Clarke cominciarono a opporsi insistentemente.
"Ragazzi no! Conoscete qualcuno migliore di me a combattere a terra fra gli Skaikru? No, solo una è più brava di me, Skairipa, ovvero Octavia, e a meno che non sbuchi dal nulla l'unica risorsa sono io..."Bellamy stava per replicare, ma Clarke gli fece cenno di tacere e indicò un cavallo che stava entrando in città.
"Octavia" sussurrò Jocelyn vedendo le inconfondibili forme della ragazza.
Bellamy aveva uno sguardo indescrivibile: felice di vedere la sorella viva, ma disperato nel sapere per quale motivo si fosse presentata.
"Sono qui per la guerra" disse la ragazza.
****
Il giorno dopo tutti erano carichi di ansia e di rabbia, ogni clan pronto a sostenere ogni campione.
Jocelyn aveva incontrato il padre ma era rimasta con lui per poco tempo visto che Clarke l'aveva afferrata per un braccio e l'aveva trascinata con se a chiamare Octavia che doveva presentarsi a tutti e tredici i clan.
"È ora" disse Clarke affacciandosi alla porta della stanza dove si trovavano i fratelli Blake, che a quanto pare avevano avuto una discussione.
"Puoi farcela" disse Clarke mentre Octavia usciva dalla porta.
"Octavia" la chiamò Jocelyn.
La ragazza si fermò per sentire ciò che aveva da dire.
"Io credo in te"
Octavia annuì, si girò e se ne andò incontro al suo destino."Lo credi veramente Clarke?" Chiese Bellamy alzandosi dal divano.
"Al momento ha bisogno di crederci" disse Clarke.Jocelyn li guardò con uno sguardo di rimproverò.
A differenza loro lei credeva veramente in Octavia."I truly believe in her, and you should too"
I ragazzi si guardarono, e poi uscirono per accompagnare la loro guerriera.
Passarono in mezzo alla folla, mentre Gaia chiamava il suo nome.
"Octavia Kom Skaikru fatti avanti"
Octavia salì senza alcun timore sul palco e si fece mettere al collo da Gaia il sigillo degli Skaikru.
L'ultimo a Salire fu Illian.
Kane raggiunse i ragazzi tra la folla, e mettendo una mano sulla spalla della figlia guardava Octavia pensieroso.
"Io credo in lei papà, e tu?" Chiese Jocelyn.
Il padre la guardo sicuro.
"Io credo che ci salverà tutti"Dopo il discorso di Gaia sul Conclave, ci fu un'entrata di scena.
Luna, proprio Luna Kom Flokru attraversò piena di ira e a testa alta la folla, salendo sul palco.
Jocelyn gettò un'occhiata a Roan: neanche lui ci credeva.
Luna si presentò a Gaia, che la accolse con disprezzo per il fatto di aver abbandonato il suo Conclave anni or sono, lo stesso Conclave che Lexa aveva vinto.
"Non fuggirò questa volta" disse decisa.
Prima che Gaia potesse consegnarle il sigillo, Luna decretò che combatteva per la morte, destando scompiglio tra i clan."E quando avrò vinto, nessuno di voi si salverà!"
Jocelyn si girò prima verso il padre, e poi verso Clarke e Bellamy.
"Questo sarà un'altro problema."
Jocelyn aveva cercato Indra in lungo e largo, ma proprio quando aveva rinunciato, se la ritrovò davanti.
"Indra! Indra Kom Trikru!" La chiamò.
Quella si girò, e vedendo che era Jocelyn che la stava chiamando si fermò."Gioselin Kom Skaikru, cosa ti porta qui?"
"È un piacere rivederti" disse Jocelyn "Ma non ho tempo per i convenevoli, ho bisogno che tu faccia una cosa per me"
"Cosa vorresti?" Disse la donna un po' scettica dopo qualche secondo.
"Che tu parli ad Octavia...si so sembra folle Indra, ma non voglio che i Trikru muoiano, se convinci Octavia inconsciamente a vincere e a condividere il bunker, c'è speranza anche per voi"
Indra sospirò.
"Non vedo come possa funzionare Darknheda"
Jocelyn stava per rispondere, ma si sentì chiamare dal padre.
"Ci stiamo riunendo, e tu dovresti stare con noi" disse.
Jocelyn non lo ricordava così serio dai tempi dell'Arca.
Annuì e si rivolse nuovamente a Indra.
"Fa ciò che ti ho detto, tu le hai insegnato a combattere, ma è lei che decide per chi combattere"Indra e Jocelyn si lanciarono un'ultima sguardo di rispetto, poi la ragazza si voltò e si incamminò per raggiungere gli altri.

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4-THIS IS IT THE APOCALYPSE // the100
Fanfiction[QUARTO LIBRO DELLA SERIE] -1: I'M STILL BREATHING; -2:I SURVIVED; -3:WE ARE THE WARRIORS. I terrestri, Mount Weather, A.L.I.E. Jocelyn è sopravvissuta a tutti questi pericoli. Però il prossimo è diverso. Il nuovo nemico non può essere fermato: l...