Pov_Park Jimin
Da quel giorno fu tutto difficile, per me. Tutto mi stava tenendo sempre piú lontano dall'Università, mettendomi in cattiva luce non solo con gli studenti, ma anche con i professori.
Fatto sta che dovetti sudare davvero tanto per superare l'ultimo esame. Mi sentivo sempre piú demoralizzato e perso, non sapevo cosa fare.
Con Yoongi era una settimana che non ci vedevamo: ci eravamo scritti un paio di volte, ma niente di che.
Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, e ovviamente non avevo il coraggio di andare a casa sua a capirlo.
Mi sentivo cosí un codardo in quel periodo...non c'era niente che andasse bene, niente che mi facesse sentire il Park Jimin speranzoso di sempre.
La tristezza prendeva spesso il sopravvento sul mio ottimismo, e del mio sorriso non c'era spesso traccia.
Taehyung se n'era accorto, tentava in tutti i modi di consolarmi, ma non c'era niente da fare.
Certo, Taehyung aveva l'assurda capacità di farmi sentire protetto e al sicuro, ma lui non poteva esserci perennemente, e questo lo sapevo bene.
Sunmi aveva vinto: ció che mi aveva fatto aveva avuto un bruttissimo impatto sulla mia vita, rovinando praticamente tutto quello che ero riuscito a costruire.
Chiaramente tutti gli amici che avevo in Universitá non mi parlavano neanche piú, forse solo per insultarmi: mi era rimasto solo Namjoon.
Andava tutto male, ma credevo che almeno Yoongi sarebbe stato lí per confortarmi: a malincuore dovetti presto fare i conti con le mie azioni.
•••
Finalmente, avevo avuto il coraggio di andare a casa sua: bussai un paio di volte, finchè non mi aprí.
Erano le sette di sera, e probabilmente aveva appena finito di lavorare e stava per cenare, aspettando che Kook tornasse dal lavoro.
Capii subito che c'era qualcosa che non andava: il suo sguardo non era il solito di quando ci vedevamo, quello felice di vedermi e, forse, addirittura innamorato.
Al suo posto quel giorno c'era uno sguardo freddo e privo di emozioni, che mi spaventó.
Mi fece entrare e mi sedetti sul divano, aspettandomi che si mettesse vicino a me per farmi le coccole come sempre, per poi addormentarci insieme guardando un film.
Non lo fece. Si mise davanti a me, in piedi, e mi guardó dritto negli occhi:
-Jimin...non hai niente da dirmi?-
-Yoonie, cosa c'è? Ho fatto qualcosa di sbagliato?- Chiesi subito, preoccupato.
Inizió a lamentarsi. Si lamentava che io non gli dicevo mai nulla, che non mi fidavo di lui nonostante tutto quello che in quei ormai due mesi avevamo costruito.
Diceva di essere stanco del mio comportamento, e che nascondergli una cosa simile era per lui un insulto; fu abbastanza chiaro per me di cosa si trattasse.
Mi presi la testa tra le mani: in quel momento la stavo sentendo scoppiare. Cosí come sentii che i miei occhi stavano per sgorgare, ma decisi di rimanere tranquillo.
-Yoongi...non è per la ragione che pensi tu...non te l'ho detto per un altro motivo.-
-Non ti credo, Jimin. Sono l'unico che qui non sapeva di questa storia, che per giunta mi riguarda! Bastava dirlo subito che non hai la minima fiducia in me!-

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?нι? кι????уσσимιи
Fanfiction{?σмp??тa} °Jimin aveva una vita normale, era un semplice ragazzo qualunque: aveva una famiglia, amici, una ragazza...andava tutto bene, finchè il suo migliore amico Taehyung non insiste perchè Jimin lo accompagni in un locale gay, dove fa un incont...