"Il migliore amico di mio fratello, la mia condanna"
78 parts Complete Anna Conte. 17 anni e una consapevolezza quasi insolente di sé. Gli occhi, di un verde intenso e sono lo specchio di un'anima complessa: spesso gelida e tagliente. Non si sforza di piacere, anzi. È l'antipatia fatta in persona quando vuole, un muro di spavalderia e arroganza dietro cui nasconde una vulnerabilità che, solo a pochi e rari momenti, si concede di mostrare.
Ogni suo gesto è studiato, ogni parola calibrata per ottenere l'effetto desiderato: intimidire, provocare o, a volte, sorprendere con un inaspettato lampo di ironia che la rende, suo malgrado, quasi affascinante.
È la sorella di Edoardo Conte, e questa parentela non è solo un cognome: è un marchio. Il suo ego è molto smisurato. Non accetta di essere seconda a nessuno, né di essere sottovalutata. È un enigma: spigolosa, testarda, eppure con una scintilla di quella stessa umanità che, pur tra mille errori, si fa strada anche nei cuori più duri. Non la definisci con un solo aggettivo, perché Anna è impulsiva ma calcolatrice, distaccata ma intensamente legata alle sue radici.
Ciro Ricci. 18 anni. Gli occhi, di un nero profondo e penetrante, riflettono un'intelligenza acuta e una determinazione spietata, capaci di valutare ogni situazione e ogni persona con una lucidità quasi disarmante. Ciro non è mai stato un ragazzo qualsiasi; è nato e cresciuto con il peso di un'eredità criminale sulle spalle, un fardello che ha accettato con una gravità e una risolutezza precoci.
Ogni suo movimento è calmo, controllato, ma intriso di una tensione latente che preannuncia la violenza. Non ha bisogno di alzare la voce per farsi ascoltare; la sua autorità è innata, un magnetismo oscuro che attira e sottomette. Il suo carisma è palpabile, un'arma tanto affilata quanto un coltello, capace di ispirare una lealtà incondizionata nei suoi seguaci e un terrore reverenziale nei suoi avversari.
Ciro è il volto di un destino segnato, l'ambizione pura di chi vuole prendersi tutto, costi quel che costi.