Yasmin's pov
Quella calda giornata di primavera, in casa mia c'era un silenzio tombale, come sempre del resto..
Mi chiamo Yasmin, ho 12 anni e sì, sono sola da ormai 5 anni.
Una folata mi spettinò i lunghi capelli castani mentre ero seduta sul letto indecisa tra l'alzarmi o stendermi di nuovo.
Da dove viene quest'aria gelida?!
Mi incantai a guardare il pavimento mentre pensavo, poi mi ricordai che la notte prima avevo lasciato la finestra aperta per far entrare l'aria fresca e non morire di caldo. Sbadigliai e mi decisi a saltare giù dal letto, come uno zombie andai a lavarmi la faccia.
Cavolo, ho anche la faccia da zombie.
Andai in cucina per fare colazione e guardai l'orologio appeso sopra il divano "le 6" ho un ora di tempo... La mia casa non era molto grande. Aveva una cucina con una sala, spiego meglio: c'era una cucina bianca all'angolo, un tavolo con quattro sedie di legno di pioppo al centro della stanza, e il divano a 2 posti nell'angolo diagonalmente opposto alla cucina. Poi c'era la mia camera: un letto e un armadio, nulla di che; ed un bagno...non è molto grande, è piccola, ma a me va bene così, per una persona credo basti e avanzi. Sbadigliai di nuovo
Madonna che sonno...<<YAASMIIIIIIN>> sobbalzai, veniva dall'esterno. Quella voce l'avrei riconosciuta tra mille, era dell'unica persona che mi è stata affianco per questi lunghi 5 anni. All'inizio mi innervosii, poi lo senti ridacchiare e mi calmai, sí mi bastava una sua risata per placare il mio nervosismo. Non ero mai riuscita ad arrabbiarmi con qualcuno.
Mi affacciai alla finestra <<Buongiorno Connie!>> lui mi fece un sorriso a 32 denti, quanto è dolce quando fa cosí. <<A che punto sei??>> chiese curioso, poi mi notò ancora in pigiama <<Emh..hai visto che ora è? Sí vero?>> ci guardammo e scoppiammo a ridere. Oggi io e Connie avremmo dato una svolta alla nostra vita, saremmo entrati nel corpo cadetti. Per questo non voleva arrivare tardi <<Sí sí, sono le 6. Tu? Sei pronto? Io stavo per fare colazione, vuoi unirti?>> lui annuì entusiasta ed entro dalla stessa finestra dalla quale si era svolto il dialogo con un agile salto. Si guardò attorno e inspirò <<in questo posto c'è sempre un buonissimo profumo, mi fa sentire sempre a casa>> poi andò a sedersi al tavolo <<Yaz, come stai oggi?>> io sorrisi e risposi subito, si è sempre preoccupato per me, non riuscirò mai a ringraziarlo abbastanza. <<bene, sto un po' in ansia ma bene, tu?>> spalancò gli occhi vedendo che stavo portando una torta al cioccolato nel tavolo <<prima un po' stanco ma ora benissimissimo.>>. Io ridacchiai e iniziammo a mangiare. Mentre mangiavamo mi ritornarono in mente, ancora una volta, tutte quelle orribili scene. Non so perché tornavano, certe volte mi lasciavano in pace, certe volte mi tormentavano per diverse ore causandomi un atroce mal di testa. Ma non riuscivo ad abituarmi, ogni volta iniziavo a tremare, dopo 5 anni, avevo ancora tanta, tantissima paura.-Flashback-
Sono a Shiganshina, la mia città natale. Sono nella strada a giocare ad acchiapparello con due bambini, che conosco da sempre, Yumi e suo fratello, lui mi ha addirittura visto quando ero appena nata. Indosso una lunga gonna gialla, una t-shirt arancione e ho i capelli raccolti nella mia amata treccia. Stavo correndo allegra all'inseguimento di quei due.
Evviva! Ho acchiappato Yumi! Dopo 5 minuti di corsa ce l'avevo fatta! Questo gioco lo avevamo sempre fatto, infatti ogni volta prenderci era un impresa faticosa, eravamo tutti e tre esperti ormai. Sentiamo le campane..questo voleva dire solo una cosa, IL CORPO DI RICERCA È TORNATO, corriamo alla via principale, fui la prima ad arrivare ma li aspettai, sono troppo timida per andare da sola a vedere in mezzo a tutta quella gente anche se la voglia di vederli era tanta. Ci posizionammo su delle casse, fuori da una bottega per vedere qualcosa, euforici come ogni volta.<<SIETE FANTASTICI! GRAZIE PER NON ARRENDERVI MAI>> lo urlai con tutto il fiato che mi restava, in quell'aria soffocante dalle critiche. Non sono tornati in tanti, ne è tornato un terzo probabilmente, ma io stimavo questa legione più della mia stessa vita. Dopo che ebbi urlato quella frase realizzai di essere in mezzo a persone che stavano solo criticando e insultando i soldati, tutti si girarono verso di me con occhi di fuoco, avrei voluto sprofondare dalla vergogna. Scesi dalla cassa e andai verso di loro, vidi il capitano Erwin, il capitano Levi e il capitano Hange, vederli ancora in vita non mi tratteneva dal sorridere, sentivo di star esplodendo interiormente dalla gioia, li salutai con la mano, erano tutti distrutti, ed era ovvio che neanche mi notassero...mia madre mi ha sempre detto di non venire perché ci sono scene poco adatte a persone della mia età, ma non resistevo. Mi passò davanti, a due passi da dove stavo io, il capitano Levi e mi guardò per due millisecondi con due occhi gelidi, ero consapevole di sconvolgere tutti con la mia inaspettata gioia, ma non potevo farne a meno vedendo che quei tre fossero ancora vivi. Sorrisi al capitano e mi misi in posizione di saluto militare, poi feci un inchino. <<Sono sicura che grazie a voi ci libereremo dai giganti>> un uomo ubriaco affianco a me, mi spinse in avanti <<ma sta zitta mocciosa, questi vivono con i nostri soldi, non meritano di essere acclamati>> sento che sto per scoppiare, mi girai di scatto e iniziai a sfogare tutta la mia rabbia <<ALMENO LORO NON RESTANO AD UBRIACARSI COME QUELLI DELLA GENDARMERIA O DELLA GUARNIGIONE, LORO SI SACRIFICANO PER DARCI UN FUTURO MIGLIORE, PER LIBERARCI DA QUEI MOSTRI E VOI? VOI COSA FATE? LI INSULTATE ECCO CHE FATE.>> non riusciii a trattenermi, la gente mi guardò incazzata <<NON CAPISCI NULLA>> continuò quell'uomo, mi diede un calcio nella pancia, caddi a terra, stavo per riaprire bocca quando sentii una mano nella spalla da dietro di me. Mi voltai di scatto, per un attimo temetti fosse qualche altro ubriacone. Invece, vidi due occhi grigi che mi guardavano <<mocciosa, è una battaglia persa, evita di farti uccidere per cazzate cosí>> i-il c-c-cap-pita-no L-LEVI?! Iniziai a tremare, avrei voluto urlare. Quell'uomo pareva una divinità! <<Va bene caporale>> abbassai la testa sorridente. Il capitano guardò l'ubriaco bruciandolo con lo sguardo <<tch>> e se ne andò. Mi alzai in piedi <<Grazie!>>.

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FanfictionTi cercavo, nonostante fossi molto incazzato con te quando non ti ho visto a cena mi sono preoccupato. E quando ho visto Reiner da solo con altre persone, sono corso a cercarti, poi ho sentito le tue urla e il resto lo sai." riuscii a guardarlo negl...