Una coperta calda fu appoggiata sopra le mie spalle, il verde vivido di due gemme accanto alla foresta mi illuminò per un istante, spegnendosi subito dopo.
Un urlo straziante mi gelò i sensi e
uccise i ricordi....
Mi svegliai agitata nel cuore della notte in seguito allo stesso incubo, più intenso e disturbante del solito, con le pulsazioni in gola e i sensi alterati.
Allungai la mano verso il comodino dove trovai subito, guidata dall'abitudine, l'interruttore della piccola luce di vetro. La accesi e, stringendo le palpebre, mi costrinsi con difficoltà a tornare a dormire.La mia mente doveva essere sicuramente offuscata, incastrata nel limbo tra sogno e realtà, perché immaginò la sensazione di mani forti che mi accarezzavano i capelli sicure, dolcemente.
E mi sembrò talmente vivido e reale, in quello stato di dormiveglia, che mi lasciai cullare da quelle carezze e sprofondai in un sonno tacito.
Profondo e indisturbato.Mi risvegliai con la luce del sole che filtrava timida dalla tenda e, stranamente, una scia sbiadita di un profumo diverso dal mio e vagamente familiare sul cuscino mi solleticò il naso, evanescente ed effimero.
Mi alzai corrucciando le sopracciglia alquanto stranita, voltai il viso verso il comodino e, quando notai distrattamente l'ora sul telefono, mi alzai di scatto passando rapida per il bagno e vestendomi al volo, indossando un completo sportivo.
La sveglia, inspiegabilmente, non aveva suonato. E Cat mi stava sicuramente già aspettando in palestra.Scesi le scale saltando qualche gradino ed entrai di getto nella stanza, dove la trovai appoggiata alla parete con le braccia incrociate al petto, con i capelli rossi raccolti in uno chignon scompigliato e un completo blu elettrico.
Stava parlando con Blake di qualcosa che sicuramente, avendo sentito fare il suo nome, riguardava Cayden. Ma si zittirono immediatamente quando percepirono la mia presenza, guardando verso la mia direzione.Cat mi salutò con un sorriso dolce sulle labbra e Blake, neanche a dirlo, con la sua solita aria menefreghista. Ma in quello sguardo mi sembrò esserci una nota diversa, quella mattina.
Ed era palesemente rassegnato e indispettito.«Non hai orologi, in camera?» chiese scorbutico.
«Oh, ignoralo. Si è svegliato male.» Cat sventolò una mano in aria, alzando gli occhi al cielo.
«Buongiorno, Eris. Dormito bene?»Blake mi guardò in modo strano, incrociando i suoi occhi con i miei e distogliendo lo sguardo subito dopo, come se scottassero.
Non era da lui.«Non del tutto. Ma sono pronta.» dissi legandomi i capelli in una veloce coda alta.
Sentii quegli occhi verdi fissarmi il collo e la nuca, riportandomi con la mente alle parole pronunciate quella notte vicino alla fontana.
E mi chiesi se riuscisse davvero, a vedere ancora quei segni. Se veramente, non sarebbero mai scomparsi ai suoi occhi.«Bene. Oggi proseguiremo con alcune proiezioni.» mi disse Cat sorridendo, spezzando il flusso dei miei pensieri.
Blake alzò l'angolo delle labbra in un sorriso sfacciato e provocatorio, completamente rivolto a me. «Buona fortuna, con quel tappeto. Avrà il tuo stampo a fine allenamento.»
«Ma non hai niente di meglio da fare, tu?» gli risposi tagliente, puntando i pugni lungo i fianchi e incenerendolo con lo sguardo.
«Certo che si. Infatti me ne sto andando.» mi fece un'occhiolino spavaldo, dirigendosi verso l'uscita.
«Bene.» urlai alle sue spalle.
«A dopo Cat.» furono le ultime parole che uscirono dalla sua bocca, ignorandomi completamente, prima di vederlo sparire dalla porta. Quando la richiuse, con lui si portò via tutta l'aura di elettricità che si trascinava dietro come un mantello.

STAI LEGGENDO
SYMPETRUM
Mystery / Thriller"Dicono che bere assenzio col tempo fa brillare la tua ombra. ? un problema se devi giocare a nascondino." ? Un vecchio patto. Una veglia silenziosa, durata anni. Un sogno ricorrente. Ombre con un compito preciso. L'impercettibile battito d'ali d...
18. When at night you drown in fear
Comincia dall'inizio