Twist Of Fate

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Ognuno teme e corteggia il proprio demone.
-Mason Cooley.

Prima di iniziare il capitolo volevo augurare un buon compleanno a Giada. Grazie per tutto il supporto che mi dai giorno per giorno.
Ricorderò tutto, sempre🤍

Lynn

Qualche settimana dopo, 23/12/2023.

Il suono assordante della sveglia del mio iPhone mi regala l'ennesimo buongiorno di merda.

Clicco tasti a caso mentre stringo il telefono tra le dita, consapevole di star scattando circa una decina di foto piuttosto che interrompere quella maledetta suoneria.

Oggi è il mio compleanno.

E, egocentrico come sono, senza alcun dubbio è il mio giorno preferito dell'anno.

O almeno lo era, fino all'anno scorso.

Quest'anno nulla ha più lo stesso sapore: tutto è cambiato. Una minaccia incombe sulle nostre vite, d'improvviso mi ritrovo catapultato in una villa lussuosa con uno degli uomini più ricchi al mondo e, come se non fosse abbastanza, non faccio altro che pensare al fratello, di quell'uomo.

Erik non è ancora tornato ma, paradossalmente, sembra che gli atteggiamenti di Alexander siano cambiati nei nostri confronti.

Sembra essere più... gentile. Non saprei come definirlo.

Forse non ci riesco perché descrivere Alexander Harris è paragonabile alla dodicesima fatica di Ercole.

O forse non ci riesco perché non l'ho mai visto così.

Certo, definirlo gentile è un insulto alla gentilezza, ma almeno ci rivolge la parola! E, attenzione, lo fa senza sputare veleno e senza sembrare il sovrano dell'Universo.

Non so cosa sia cambiato in lui. Dopotutto anche lui ha un'anima, sebbene sembri assurdo. Anche Alex è umano.

Una volta anche lui è stato un bambino innocente. È questo ciò che penso di tutti i cattivi.

Se oggi è quel che è, un motivo ci sarà pure. Non credo che a lui faccia bene tutta questa situazione, anzi.

Posso giurare di sentire la sua anima spegnersi sempre di più ogni giorno che passa senza il suo fratellino.

Lui sa che stiamo soffrendo. Non quanto lui, certo; ma lo sa.

Sarà empatia, la sua?

Mi alzo dal letto, strofinandomi gli occhi dallo stupore. Non avrei mai pensato di mettere nella stessa frase sia Alex che la parola 'empatia'.

L'empatia non è solo mettersi nei panni dell'altro, ma è percepire il mondo attraverso i suoi occhi, ascoltare le emozioni con il proprio cuore.

Ed io che pensavo che non ce l'avesse nemmeno un cuore, fino a due mesi fa'!

Chissà se mi avrà fatto un regalo...