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Chiave di volta

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Chiavi di volta

"Chiavi localizzate, padre, ma i terrestri intralciano nuovamente le disposizioni." Cassandrà proferiva calma, letale, velenosa. "Attendo tuoi ordini."
Megatronus dall'altro capo della linea comlink sussultava di cieco caos sin dalla camera spark, perso nei meandri del proprio intricato disegno. Nell'ennesimo folle tentativo di recuperare la sua ... lucida moltezza.
"Temo che il sangue dell'Unicron non possa ripristinare la tua mente".
Quanto aveva potuto avere ragione una sola volta nella sua misera vita.
Ora, l'oscuro signore dei decepticon, nella prima grande guerra con l'acerrimo Optimus Prime, aveva adottato un piano di bordata al tempo noto pure alle recenti unità dei vorn della Secondina del suo ex vice, che consisteva nella trucidante, sconsiderata distruzione, operata con la propria imbattibile nave da guerra, di un bersaglio illuso dall'interno di vittoria da parte delle sceltissime spie decepticon di cui disponeva. Starscream, Airachnid, Thundercracker, Soundwave, fino a quegli scellerati di Knockout e il suo deceduto assistente, vantavano collezionate sui propri gradi innumerevoli di questo tipo di vittorie.
Ma la sua Cassidy ... era quella la mossa giusta da fare?
O lo avrebbe forse tradito?
C'era in qualche luogo nascosto ad attenderlo un altro diabolico signore del Caos come l'Unicron?
Esitava.
Come
Un
Autobot.
"Gli Skyfire?" Chiese sviando se stesso meno che Nightwing.
"Eseguono copertura all'esterno, quel condor di Starscream mi ha detto che se la sta spassando."
Strinse i denti in uno sghembo farfugliare. Se non altro non li avrebbe avuti sulla coscienza.
"Predaking!" Ruggì. " Radi al suolo la capsula dell'umano chiamato Strange, io  aggancio La Mercenaria e quella rimasta.

Sterzato il mezzo tra gli impercettibili cigolii dei carrelli di atterraggio di un phantom alla più infima raffica di vento sul lato nord dell'aeroporto militare dimenticato da Primus e chiunque, Arcee e Smokescreen si appostarono esausti dietro la Ducati semidistrutta, dopo una caccia spietata che perdurava da più di un megaciclo.
"Potevi esserci tu al suo posto" non si fece scrupolo la McLaren a causarle tormento.
"Ho un conto in sospeso con il Comandante dai tempi di Jasper e lo sai bene. Sai anche quanto non sopporterei di vederti ferita, l'ultima volta ..."
Infieriva, chiacchierava, sbraitava a bocca larga, quella che tanto volentieri gli avrebbe cucito la castana dagli occhi avio. La sua voce graffiata in riverbero le impediva di riflettere, di calcolare bene il momento opportuno per scardinare la turbina esatta dell'f35 per non tarpare tre vite, della quale una in particolare non le aveva proprio fatto niente. Di calcolare se valesse realmente la pena arrendersi, consegnarsi alla Sentenza che le dava la caccia o cacciarla in ultimo, con la medesima assenza di pietà.
Dopo Detroit, era stata mesi a rimuginare sulla totale assenza di cortesia del fato nei confronti di Redwing Skyfire. Presumibile la sola colpa imputabile alla ragazzina era l'essere stata protoformata nella famiglia sbagliata. Nella capitale sbagliata. E lei le aveva tarpato un'ala.
"Abbiamo un riscontro, così la mia sorellina può dormire ricariche tranquille: anche Redwing è viva e sta bene, sono sui nostri radar"
Mise giù le palpebre di nuovo.
Bumblebee ci aveva provato, ma il senso di colpa non l'avrebbe mai veramente lasciata andare e neanche Starscream.
E lei in quanto tale che poteva fare a parte cedere?
"Arcee!!" Il gracidare del giovane ancora a riportarla al reale mentre la milionesima esplosione da razzo li inchiodava a terra, qualche metro avanti.
Una comunicazione hackerata interna alla sua rice.
Un inequivocabile cacofonico verso di scherno come riscontro.
"Sostenevano fosse impossibile, l'autobot di nome Arcee è troppo veloce, troppo prudente per essere catturata. Eppure eccoti qui" La graffiava l'altro capo del meccanismo.
Smokescreen ancora non si era dato per vinto.
"Chi è?! Che cosa c'è ancora?"
"Shh. " Incalzò determinata a non farsi ammaliare. "Che cosa vuoi, Comandante? Stavamo proprio per abbattervi, non fosse bastata Detroit "
"Ahahah, ho sempre apprezzato la tua indole, mia cara" ringhiò quello al microfono della cuffia "ma temo che come da programma sia il contrario e che a meno non vogliate tingere di rosso questo bianchissimo romantico paesaggio, tu stia comunque per portarci alla posizione delle chiavi dei gingilli, dimmi, non è così?" Ribadì avviando il razzo a ricerca automatica sulle loro coordinate.
"I demolitori affronteranno Megatron, Bee e Remix sono da soli" colava la McLaren l'ultima goccia "Arcee, tu devi lasciarmi ..."
"Io ho il comando e so benissimo cosa devo fare, ammasso di scarto, adesso chiudi quella bocca o lo faccio io, sono stata abbastanza chiara?!" Strepitò la Target a ricetrasmittente sempre comunicante, con intonazione da sergente vosniano sulla stolta fisionomia del partner.
"Io ehehm" tossì esterrefatto l'ex vice dalla cabina di pilotaggio - quasi ammirato, non si fosse trattato di lui e non si fosse trattato della miserabile - "non ero proprio a conoscenza di queste tue predisposizioni ah ... tuttavia" aggiunse poi a mezzabocca, cercando con ogni circuito di mantenersi posato e malvagio; Arcee nella neve diventava rossa come lava. Una sguaiata risata a contralto accompagnò dal Lockheed Martin un francesissimo
"A questo punto dovreste convogliare a giusta e sacrosanta interfacc ..."
"Lo zio Star?! Nahh, forse con il trono di Megatron e poi gli piacciono le rosse ..."
"State zitti!".
Reputazione sotto venti chilometri di iceberg, la cecchina senza alcuna scelta scortò mesta la prima linea decepticon alla latitudine concordata.

Sick of Seek - By Redwing Skyfire Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora