Un mondo a parte ~ Rafe Cameron

Mi sveglio sul divano dello Château con un torcicollo che probabilmente mi accompagnerà fino alla vecchiaia. Ho dormito? Tecnicamente sì. Ho riposato? Assolutamente no. Tra le zanzare, il russare di Pope e JJ che nel sonno si è praticamente impossessato di tutta la coperta, avrei dormito meglio sopra una pila di sassi.

"Bene, un'altra notte di lusso" mormoro, stiracchiandomi mentre cerco di non inciampare in una pila di vestiti e bottiglie vuote.

Kiara è già sveglia, seduta al tavolo a bere quello che immagino sia caffè. "Sembra che tu abbia combattuto contro un orso," dice con un sorriso, guardandomi.

"Probabilmente avrei avuto più chance di vincere," rispondo, mentre mi passo una mano tra i capelli arruffati.

John B sbuca dalla cucina con una padella in mano. "Uova strapazzate o carbonizzate?" chiede, mostrandomi un miscuglio indefinito che potrebbe essere entrambi.

"Passo, grazie. Ho un debole per la mia salute intestinale," ribatto, strappandogli un pezzo di pane dalla mano.

Dopo una colazione che definire modesta sarebbe un complimento, ci prepariamo per uscire. Il sole è alto, e l'umidità ha già preso possesso di ogni centimetro della mia pelle. JJ è al molo, intento a sistemare lo scafo di John B, ma continua a evitare il mio sguardo.

Non posso ignorarlo più a lungo. Mi avvicino e lo guardo, aspettando che sia lui a dire qualcosa. Ma JJ, da bravo testardo qual è, non si muove.

"Ok, cowboy, vuoi spiegarmi che ti prende?" gli chiedo, incrociando le braccia.

"Non è niente," risponde, senza smettere di armeggiare con il motore.

"Ah sì? Perché sembra che tu abbia il muso lungo da ieri sera?"

Finalmente si volta a guardarmi, e c'è qualcosa nei suoi occhi che mi fa gelare il sangue.

"Non è che mi rode, Jo. È che mi dispiace vederti fare stronzate."

Alzo un sopracciglio. "Stronzate tipo cosa?"

"Tipo messaggiare con quel pezzo di—" si ferma, mordendosi la lingua.

"Rafe?" chiedo, completando la frase per lui.

JJ annuisce lentamente. "Sì, Rafe. L'ho visto sul tuo telefono ieri sera. Ti scrive per scusarsi? Seriamente? E tu gli rispondi pure?"

Mi sento scoperta, come se JJ avesse appena tirato via una coperta sotto la quale cercavo di nascondere tutto. "Non sai come stanno le cose, JJ," dico, cercando di mantenere la calma.

"Non voglio sapere come stanno. Voglio solo che tu non ti faccia fregare. È Rafe Cameron, Jo. Ed é uno stronzo."

La tensione tra di noi è quasi insopportabile. "Pensi che io sia così stupida da non saperlo?" gli rispondo, alzando la voce.

JJ scuote la testa, deluso. "Non penso che tu sia stupida, Jo. Penso che lui sia bravo a incasinare tutto, e non voglio che tu ci finisca in mezzo."

Mi allontano senza dire altro, perché so che non troverei le parole giuste.

Più tardi, quando siamo finalmente sulla barca, il vento tra i capelli e il sole che scotta la pelle, mi sento un po' più leggera. John B è al timone, Pope sistema delle vecchie reti, e Kiara è seduta accanto a me, con i piedi immersi nell'acqua, si va a pesca.

"Ti va di parlare?" chiede Kiara, gettandomi un'occhiata furtiva.

"Non particolarmente," rispondo, ma il sorriso sulle sue labbra mi fa capire che non ho scelta.

"JJ ti ha fatto la predica?"

"Se così vogliamo chiamarla," sbuffo. "Ha letto un messaggio di Rafe sul mio telefono e ha deciso che questo fa di me la sua nuova fidanzata."