"Ci sono legami che non hanno bisogno di parole, perché esistono prima del linguaggio e durano oltre il silenzio."
— David Grossman_____
POV Antonia:
Il silenzio è assordante. Tutti i riflettori sono su di me, ma io non riesco a sentire nulla. Non vedo nulla. È come se il mondo si fosse fermato e l'unico suono che sento sia il battito del mio cuore. Ogni battito è più forte, più veloce. Ogni respiro sembra spezzarsi in gola. "Ce la farò?" Mi chiedo, ma la risposta non arriva. Le mani tremano, il corpo è rigido. Sono in piedi, sulla linea di partenza, ma mi sembra di essere già a metà del percorso, con tutta la fatica e l'incertezza alle spalle.
Poi, la voce di Maria risuona forte nel silenzio:
"Antonia è la quinta finalista di Amici 24."
Il mondo mi esplode intorno. Il mio corpo è come paralizzato, le gambe non sembrano reggermi. Non riesco a respirare per un secondo. Il mio cuore sta per scoppiare, ma non posso credere che sia successo davvero. Sento il mio corpo tremare, ma cerco di nasconderlo. Sto cercando di restare calma, di non farmi travolgere. Ma è troppo tardi. Il pianto sale veloce, inarrestabile. Non posso fermarlo. Non voglio.
Sono in finale. In finale. Non so come, non so perché, ma ci sono.____
Tutto quello che pensavo fosse un sogno ad occhi aperti è diventato realtà, eppure non riesco a realizzarlo completamente. La mia mente è un caos, le emozioni si mescolano tutte insieme e non so quale siano quelle più forti.
Poi mi chiamano. "Devi andare in studio a provare," mi dicono. Ma io lo so, lo sento. Non è per provare. C'è qualcosa di diverso, di speciale, nell'aria. Quando entro, la vista della mia scrivania mi fa gelare il sangue. È come se mi riportasse indietro nel tempo, a quei momenti in cui ero solo una ragazzina che cantava davanti a questa scrivania, sognando il giorno in cui sarei stata qui. Qui. In finale.Mi siedo. Ogni centimetro di questo posto mi parla, ogni angolo ha una storia. Le emozioni salgono e mi stringono il petto. Non riesco a credere che questo sogno, che sembrava così lontano, ora è davanti a me. È vero, è tutto vero.
Poi sento qualcosa. Una voce. La riconosco prima ancora di vederlo.
"Totó!" La sua voce mi fa girare, e un sorriso mi spunta sul volto senza che possa fermarlo. Canta, proprio come quando ero piccola. È papà. La canzone che mi ha sempre fatto cantare con lui, quella che ci legava da sempre. Non posso fare a meno di ridere, mentre sento quel calore familiare che mi riempie il cuore.
Mi alzo di corsa, e lo abbraccio forte. "papà" gli dico, con la voce che mi si spezza un po' nella gola. Lui mi stringe come se non ci fosse mai stata distanza tra noi. In un attimo, tutto sembra tornare come prima, quando avevo bisogno della sua forza per sognare e adesso... adesso quel sogno si sta realizzando.
"Ce l'hai fatta, Totó," mi dice con una tenerezza che non ha bisogno di parole. E in un attimo, la sua presenza, il suo abbraccio, mi fanno sentire finalmente a casa. Mi mancava così tanto. Mi mancavano loro, tutti e due.
Poco dopo, la porta si riapre di nuovo. So chi sta per entrare.
Mamma.
La sua presenza la sento nell'aria prima ancora di vederla. La riconosco da come cammina, dal modo in cui sorride, con quegli occhi pieni di amore e comprensione.Non aspetto nemmeno che entri. Le corro incontro e la abbraccio, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Non ci sono parole, non servono. Il nostro abbraccio dice tutto. È come tornare a casa, sentire che nessuna distanza, nessun tempo, potrà mai spezzare il legame che ci unisce.
Poi, dopo qualche istante, mamma mi guarda, con quella luce nei suoi occhi che mi fa capire che sta per farmi una domanda che sa già la risposta. "A guagliotta, e comm' sta?" Mi chiede, con quel tono inconfondibile, sorridendo.

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Notes between us?
Teen FictionDue anime in guerra, un cuore che deve imparare a battere insieme. Cristiana, la ribelle dall'animo indomito, e Antonia, la giovane che sta cercando di ricostruire se stessa. In un mondo di luci e ombre, la loro relazione inizia con l'odio e l'indif...