«Ti prego, aiutami» disse George, prima di chiudere gli occhi e accasciarsi contro Lee, senza forze. Lui lo sorresse, cercando di tirarlo su e si avviò verso il divano, dove stese il suo amico ferito, cercando di fare attenzione a non toccare la spalla sanguinante.
«Pam!» disse Lee. «Pam! Vieni subito qua!» urlò il ragazzo, non ricevendo risposta dalla fidanzata che dormiva nella camera a pochi passi da loro. La porta della stanza si aprì e la bionda si affacciò con uno sguardo preoccupato.
«Mi spieghi perché urli? Sono le tre e-» la ragazza sbiancò alla vista di George, riverso sul divano. Il suo sguardo si posò sul sangue sparso sul pavimento, sul pomello della porta e sul pigiama di Lee.
«Cos'è successo?» disse preoccupata, avvicinandosi e inginocchiandosi accanto al fidanzato.
«Non lo so, ho aperto la porta e l'ho trovato così. Adesso ho bisogno del tuo aiuto, Pam».
La ragazza annuì, seria. Continuò a spostare lo sguardo da Lee a George, che nel frattempo aveva perso i sensi.
«Ho bisogno che tu vada in bagno, nel mobile, dentro al secondo sportello troverai una boccetta viola scuro con scritto "Essenza di Dittamo". La prendi e me la porti qua. Ok?»
«Ok, vado» esclamò mentre si alzava, per poi scomparire dentro la porta del bagno.
«Accio bacchetta».
In pochissimi secondi, la bacchetta di Lee si depositò tra le sue mani, e lui riuscì nuovamente a rivolgere l'attenzione a George, che era sempre incosciente.
«Eccolo, l'ho trovato! Che cos'è questo di preciso? Non l'ho mai sentito dire, è una specie di medicinale omeopatico? Perché...» Pam si interruppe. La sua attenzione venne catturata da quello che le sembrava un bastoncino di legno spesso, che Lee teneva tra le mani.
«Che cos'è quello?»
Lee, accucciato di fronte a George, si irrigidì. Senza rispondere, si girò verso la ragazza e le prese la boccetta di colore viola scuro dalle mani. Tolse delicatamente il maglione che George indossava, notando che era quello con la F ricamata sopra, e iniziò a versare il contenuto sulla ferita aperta.
George aprì improvvisamente gli occhi, sentendo il bruciore procuratogli dal contatto del liquido magico con la sua pelle. Non riusciva a parlare, ma solo ad emettere gemiti di dolore. Cercò di alzarsi, ma Lee fu più veloce di lui e con una lieve spinta lo ributtò indietro sul divano.
«Adesso non muoverti, devo prima sistemare la ferita».
George annuì. I suoi occhi color nocciola erano spalancati, rivolti al soffitto, le pupille dilatate.
Lee prese la bacchetta in mano e la puntò verso la ferita sulla spalla del ragazzo. Si schiarì la gola prima di pronunciare «Epismendo». Il sangue cessò di colare copiosamente e le ferite piano piano iniziarono a richiudersi. Tirando un sospiro di sollievo, Lee guardò negli occhi George, con uno sguardo carico di preoccupazione.
«Mi hai fatto prendere un colpo. Che cavolo hai combinato?»
George stava per aprire bocca e rispondere quando fu interrotto dalla voce di Pam.
«E quello cosa cazzo era?» Entrambi si girarono a guardare il volto pallido della ragazza, in piedi in mezzo alla sala. Aveva osservato tutta la scena in silenzio ed era rimasta a bocca aperta, completamente confusa.
Lee si fece scuro in volto. «Forse è meglio che ci sediamo, Pam. C'è qualcosa che devi sapere su me e George».
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Being without You~ George Weasley
Fanfiction?Italian Academy Awards 2021: Premio come miglior attore protagonista? La vita di George Weasley non è più la stessa dopo gli eventi della guerra. Senza Fred, la persona con cui ha passato ogni secondo fin dal suo primo respiro, si trova alla deriva...